Curarsi anche attraverso il cibo e senza ricorrere ai soliti medicinali. L’ayurveda lo ritiene possibile e infatti prova a cambiare l’approccio alle patologie. L’ayurveda è infatti una cura che parte anche dall’alimentazione.
Come spiegano gli esperti l’ayurveda considera il cibo come cura e contrariamente alla medicina occidentale, affronta la malattia non tenendo conto del trattamento dei sintomi visibili e per questo superficiali, ma valutando l’intero aspetto fisico e mentale dell’individuo.
L’alimentazione ayurvedica come spiega bene Laleggepertutti
è ancora oggi molto interessante, dal punto di vista squisitamente nutrizionale, per focalizzarsi maggiormente sul mantenimento della vitalità psico-fisica e sulla prevenzione delle malattie. Secondo questa disciplina, che utilizza una serie di simbolismi per arrivare semplicemente ed efficacemente a tutti, anche alle persone meno istruite, il corpo umano è composto di prana, l’energia primaria, la forza vitale fondamentale che si manifesta nei cinque aspetti di terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Secondo l’ayurveda, ogni squilibrio di questi elementi viene gestito dal nostro corpo come malattia, disagio o dolore. Questi elementi si possono mantenere in armonia attraverso la respirazione, l’alimentazione, l’acqua, la luce del sole, l’esercizio fisico e il sonno. I cibi stessi hanno proprietà terapeutiche, proprietà che sono in larga parte definite dal principio attivo del gusto o rasa. L’arte di utilizzare le spezie e le erbe occupa una parte sostanziale in questo tipo di alimentazione: si tratta di cucinare per rendere il cibo migliore ma soprattutto per accrescerne il valore nutritivo-terapeutico per chi lo riceve.
Molti di noi utilizzano già i principi di questa paramedicina senza saperlo ma magari sottovalutano l’impatto positivo o negativo dell’alimentazione sugli individui.