Una ricerca molto interessante spiega che il segreto del mantenersi in forma degli anziani di oggi, è tutto da rintracciare in alcune varianti del DNA. In pratica è scritto nei geni se il nostro invecchiamento sarà lineare, senza acciacchi e con la garanzia di conservare una mente sempre lucida.
Gli anziani che stanno bene sono stati ribattezzati i ‘wellderly‘. I ricercatori dello Scripps Translational Science Institute sulla rivista ‘Cell’ hanno dimostrato che hanno varianti genetiche protettive contro il declino cognitivo.
“I wellderly, come li abbiamo definiti, sono individui eccezionali, che vivono 90 anni e oltre senza sviluppare una patologia cronica significativa”, spiega il direttore dello Scripps Eric Topol, uno degli autori dello studio. “I nostri risultati indicano che la protezione dal declino cognitivo è associata, non necessariamente con un legame causa-effetto, con la durata della vita in salute”.
“La maggior parte degli scienziati di tutto il mondo sta studiando la malattia, ma ciò che realmente vogliamo capire è cosa ci mantiene in buona salute. Questo è quello che ha fatto questo studio”, sottolinea il presidente del Dipartimento di Genetica della Stanford University, Michael Snyder, che non è stato coinvolto con la ricerca.
John Rawlings, 90 anni, di San Diego, è uno dei partecipanti allo studio. Nato nell’Indiana e veterano della II guerra mondiale, ha iniziato a giocare a softball a 70 anni ed è anche un avido lettore.
“Quando ho compiuto 90 anni, hanno detto ‘facciamo una grande festa’ – racconta Rawlings – Ho risposto ‘è meglio aspettare fino a quando ne faccio 100′”.
Per la ricerca il team ha sequenziato l’intero genoma di 600 persone, confrontando il Dna con i dati genetici raccolti da 1.507 soggetti adulti della popolazione generale. C’è chi li chiama già super anziani.