Coloro che soffrono d’insonnia o hanno problemi a trascorrere una nottata tranquilla non saranno molto felici di sapere che è come ubriacarsi. Lo stato psicofisico dettato dal poco sonno è molto simile a quello procurato dall’abuso di alcol.
Una notizia che serve ad introdurre tanti strumenti, come l’app dell’University of Michigan che aiuta a capire come mai non si dorma poi così bene e per quale motivo. Uno studio pionieristico a livello globale è stato raccontato così dall’Adnkronos:
ha sfruttato modelli matematici, un’app sullo smartphone e l’analisi dei big data per mettere in luce il ruolo di società e biologia nel definire le nostre abitudini di sonno. Risultato? In generale e un po’ a sorpresa le donne dormono più degli uomini, concedendosi in media mezz’ora di riposo in più a notte. Mentre a stare meno a letto sono gli uomini di mezza età.
Lo studio, condotto da matematici dell’University of Michigan, ha usato un’applicazione gratuita che riduce il jetlag per raccogliere i dati sul sonno di migliaia di persone in 100 nazioni.
“Sembra che la nostra società regoli il momento di andare a dormire mentre un orologio interno quello della sveglia; inoltre andare a dormire tardi è legato spesso a una perdita di sonno”, sintetizza Daniel Forger, dell’UM Medical School. “Allo stesso tempo, abbiamo trovato un forte ‘effetto sveglia’ degli orologi biologici interni delle persone”. Insomma, in barba a chi non apre gli occhi se non sente sirene, musica o campanelli, uomini e donne escono dal letto “non solo grazie al suono delle sveglie”. Questi risultati, dice lo studioso, “ci aiutano a quantificare il braccio di ferro tra tempo solare e tempo sociale”.
Superati i problemi del cambio di stagione, occorrerà fare tesoro di altri consigli per dormire bene e in modo sano.