I bambini possono mangiare ogni cosa, tutto sta nel capire se sono allergici, nel somministrare con moderazione i cibi nuovi che possono provocare irritazioni acute. Tutto sta nello scegliere i modi ma anche nel definire i tempi e su questo la scienza si spacca.
Da una parte ci sono i medici che ritengono che le fragole si possano assaggiare dai 6 mesi in su a patto di controllare che dopo gli assaggi non ci siano alterazioni e allergie nei bambini. Altri medici più cauti ritengono che si debba aspettare almeno un paio d’anni per introdurre questi alimenti nella dieta dei bambini. Altri ancora trattano le fragole esattamente come i pomodori e gli altri alimenti allergizzanti. La Stampa ha riassunto così le possibili conseguenze di un’intolleranza alle fragole, da valutare:
Se il bimbo dovesse essere intollerante alle fragole lo scoprireste perché manifesterebbe arrossamenti su viso e collo, e in alcuni casi anche dove la pelle è entrata in contatto con frutto (le manine per esempio); inoltre la reazione allergica alla fragola può causare prurito, che il bimbo non mancherà di manifestare, e in casi gravi anche gonfiori.
Il tutto per dire che all’inizio è bene cominciare a dare questo frutto a piccole dosi, aspettando poi almeno 3 giorni prima di introdurre un nuovo cibo per verificare che non vi siano reazioni. Ma perché le fragole causano allergia? Spiega sempre La Stampa:
Le fragole sono frutti cosiddetti istamino-liberatori (come i pomodori, il cioccolato, le uova, il pesce), ovvero stimolano l’organismo a produrre istamina, e grandi quantità di istamina possono scatenare sintomi da allergia alimentare.