L’intolleranza alimentare al pesce può causare forti mal di pancia. Si tratta spesso di una ipersensibilità alimentare che si può gestire essendo sempre più consapevoli della dieta. La prima cosa da fare però, è quella di capire quali sono i sintomi dell’intolleranza.
Mettere in relazione il tipo di pesce mangiato con una particolare reazione è importante ma bisogna essere attenti a non sovrapporre il classico mal di pancia con un fastidio alimentare. Ecco i sintomi più frequenti elencati da GreenStyle. Mal di pancia e gonfiore addominale dopo i pasti possono essere legati a problemi di digestione, tuttavia ci sono dei casi in cui si arriva perfino a manifestazioni di vomito e dissenteria.
L’allergia o intolleranza al pesce si manifesta soprattutto a livello cutaneo, dopodiché bisogna considerare le specificità dell’allergia:
- pesce azzurro, come sardine, sgombri, acciughe, e tonno e salmone sono ricchi di istamina, o tiramina, soprattutto se pescati già da qualche giorno;
- crostacei e frutti di mare, invece, contengono sostanze istamino liberatrici.
I disturbi che si verificano più di frequente sono proprio quelli che classicamente si manifestano con la liberazione di istamina, quindi:
- orticaria, prurito generalizzato o anche eczema con evidente formazione di ponfi
- gonfiore alla bocca, soprattutto delle labbra;
- ipotensione, mal di testa e palpitazioni cardiache.
Il pesce e i suoi derivati – soprattutto farine, oli e gelatine – sono diffusi come ingredienti o anche eccipienti di prodotti alimentari o per la preparazione di cibi, farmaci ed integratori. Questo è un dato da considerare soprattutto da parte di chi si ritiene immune dal contatto con il pesce. Come specifica GreenStyle, il collagene si usa per preparare proprio le gelatine, comuni sia nell’industria alimentare che farmaceutica.