Il tatuaggio è un piacere, un piccolo modo per esprimersi e lasciare che il corpo comunichi qualcosa agli altri attraverso una “modifica” permanente. Dopo tanti anni in cui si è parlato della sicurezza dei tatuatori e della loro strumentazione, arriva un allarme legato all’inchiostro killer.
L’inchiostro killer circola in Italia ed è stata proprio l’Associazione italiana tatuatori riuniti a dare l’allarme dopo una serie di segnalazioni arrivate al ministero della Salute e ai Nas. Il presidente dell’associazione è stato intervistato dall’Adnkronos Salute cui ha espresso tutta la sua preoccupazione alimentata anche dal fatto che il prodotto incriminato ha un costo molto contenuto.
“Questo inchiostro – spiega Serra all’AdnKronos Salute – denominato ‘Dynamic’, viene esportato dalla Killer Ink e venduto soprattutto nelle fiere di tatuaggi. Costa un po’ meno di un inchiostro di qualità usato in studi certificati. A dire il vero alcuni importatori appongono etichette su cui è scritto che non deve essere usato per i tattoo. Ma temo che questa avvertenza non scoraggi gli abusivi che in Italia sono 10 per ogni tatuatore a norma. E del resto anche queste etichette-avviso sono del tutto fuori dalle regole”.
“Siamo molto preoccupati. Si tratta di un prodotto che costa poco e, a quanto sappiamo, molto scuro, con buoni risultati su disegno. Ma è estremamente pericoloso”, conclude Serra che si appella a chi ha deciso di fare un tattoo: “E’ importante rivolgersi a professionisti preparati e certificati, facendo attenzione anche agli inchiostri usati. Meglio evitare gli abusivi, i tatuatori improvvisati e i tatuaggi a bassissimo costo”.
Nell’inchiostro killer sarebbero contenuti metalli pesanti e altre sostanze cancerogene.