Il diabete non deve essere trascurato d’estate nemmeno quando si va in villeggiatura. Questa patologia infatti non conosce ferie, anzi durante i periodi di vacanza è ancora maggiormente in agguato visto che ci si lascia andare anche a pranzi e cene un po’ troppo ricchi.
L’esperto consultato dall’Andkronos ha messo in evidenza che ci sono cinque regole da seguire per tenere a bada il diabete anche durante le vacanze. Cinque comportamenti che aiutano a controllare la glicemia.
- Guardarsi dalla disidratazione visto che il caldo è in aumento, si possono perdere liquidi ma si assumono anche dei farmaci diuretici che contribuiscono alla disidratazione. I diuretici, utili a controllare la pressione alta, oppure le gliflozine, sono terapie di ultima generazione che controllano la glicemia favorendo l’eliminazione di glucosio con le urine. Fondamentale è monitorare con maggiore frequenza la pressione arteriosa, facendo attenzione ai primi campanelli di allarme di una possibile disidratazione.
- Fedeltà alla tavola. Significa attenersi anche in vacanza al proprio stile alimentare, senza trasgredire, soprattutto quando si frequentano alberghi e ristoranti. Alimenti nuovi, esotici o non assunti abitualmente possono dare adito a una ‘reazione’ glicemica imprevista o provocare anche ipoglicemie; dunque se si mangiano cibi insoliti o strani, la raccomandazione è effettuare un autocontrollo più frequente della glicemia.
- Sport sì, ma con saggezza nel senso che l’estate non ci autorizza a praticare sport estremi che richiedono un impegno fisico intendo e possono favorire l’aumento eccessivo di glicemia. Con il diabete è bene privilegiare attività moderate, di tipo aerobico.
- Farmaci e dispositivi vanno conservati al fresco perché le alte temperature estive possono alterare le caratteristiche dei farmaci, riducendone l’efficacia.
- Un’indicazione forse insolita è quella di non camminare mai a piedi scalzi. Il diabete, specie in persone che ne sono affette da molti anni, può comportare problemi di neuropatia, con perdita della sensibilità tattile, dolorifica e termica. Camminare a piedi nudi non è una buona pratica perché può esporre il diabetico a traumi, microferite, contusioni, ustioni senza avvertire dolore.