Non soltanto i produttori di zucchero ma le lobby che fanno riferimento a questo prodotto. Da 50 anni questi soggetti manipolano i risultati delle ricerche scientifiche in cui si evidenzia il rapporto tra l’abuso di zucchero e l’insorgenza di malattie cardiache. A parlare è la Jama Internal Medicine.
Un ricercatore della University of California di San Francisco ha portato alla luce tantissimi documenti, prodotti nell’arco di 50 anni e ora pubblicati su Jama Internal Medicine che stabiliscono un legame tra lo zucchero e le malattie cardiache. Purtroppo da 50 anni a questa parte tutti i risultati delle ricerche sono stati manipolati dalla Sugar Research Foundation.
Questo mittente ha fatto in modo che più dello zucchero finissero alla gogna i grassi saturi cui è stato attribuito l’onere di favorire l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Per anni, dunque, l’attenzione è stata distolta dal vero responsabile di tante patologie cardiache: lo zucchero!
Il New York Times ha deciso di vederci chiaro sulla vicenda e ha scoperto che la Sugar Association, ex Surgar Research Foundation ha pagato 3 scienziati di Harvard per pubblicare un documento sul compito svolto dallo zucchero e sul quello svolto dai grassi, quando sopraggiunge un infarto. Questo documento è costato bene 50 mila dollari alla fondazione che l’ha fatto perfino pubblicare sul New England Journal of Medicine.
È una strategia molto intelligente -spiega Glantz – perché le review, soprattutto se vengono pubblicate su riviste prestigiose, tendono a modellare il dibattito scientifico globale. I documenti appena scoperti sono importanti perché il dibattito sui danni di zuccheri e grassi saturi è tuttora in corso.
Adesso però sorgerà il dubbio rispetto a tutte le ricerche per via dell’esistenza di tante lobbies.