Mettere una tassa per i fumatori doveva essere funzionale ad aumentare le risorse a disposizione del comparto sanitario. Invece adesso sembra che il governo abbia trovato nuovi fondi per la sanità e quindi abbia deciso di eliminare la tassa sul fumo.
A questo punto sembra che tutto il discorso sulla salute e il benessere sia stato ridotto ad una questione meramente economica. La tassa sul fumo doveva scoraggiare i fumatori e perseverare nel vizio invece adesso si scopre che è stata eliminata perché sono stati trovati altri fondi per la sanità. Ma il numero di fumatori è diminuito? Ma il numero delle morti legate al fumo è diminuito? Queste probabilmente sono le domande da porsi.
Sull’argomento, comunque, è intervenuto Renzi dicendo:
“I fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere. Certo il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio: voleva dieci e ha avuto uno. I soldi per la sanità aumenteranno e non ci sarà nessun intervento sui pacchetti di sigarette. Se ci saranno tagli – sottolinea – non sarà sul passato, ma sulle richieste dei ministeri”.
Molti fanno presente che così come doveva essere tassato il singolo pacchetto di sigarette, allo stesso modo si doveva intervenire sulle singole bottiglie di alcolici. Nello stesso intervento il premier fa riferimento al rispetto delle regole da parte dell’Italia ma c’è da chiedersi: siamo sicuri che tutti coloro che vendono sigarette e alcolici rispettino le regole?
Per esempio non si dovrebbero vendere questi prodotti ai minorenni ma le statistiche sui fumatori under18 non fanno sperare per il meglio.