Se non si usa il copriwater, anche nei bagni pubblici dove la pulizia lascia a desiderare, non sembra si rischi il contagio di qualsivoglia malattia. Lo dicono gli esperti e spiegano anche il motivo.
Quando si è “costretti” ad usare il bagno pubblico, la prima cosa che si fa è quella di tappezzare il water di carta igienica. I più fortunati trovano i famosi copriwater mentre coloro che non sono avvezzi a questo genere di “protezioni” sfruttano la carta igienica per pulire la tavoletta prima di espletare i propri bisogni. Tutte opzioni legittime ma qual è l’atteggiamento più efficace? Cosa ci mette davvero al riparo da malattie e infezioni?
Gli infettivologi esperti spiegano che non si corre alcun rischio nell’appoggiarsi su un water pubblico. È vero che sul sedile possono esserci batteri causa di malattie ma con il copriwater non vengono ammazzati. In tal senso bisogna considerare che la nostra pelle è già di per sé una barriera protettiva. In secondo luogo bisogna considerare che tanti virus, tra cui quello dell’herpes e quello dell’HIV, sopravvivono davvero pochissimo fuori dal corpo umano. Il contagio potrebbe avvenire rapidamente soltanto se il virus riuscisse a penetrare all’interno del corpo attraverso un taglio o una membrana mucosa, quindi attraverso la bocca, o attraverso il retto, parti del corpo che generalmente non sono appoggiate sul sedile di un bagno.
Come ribadisce anche il Dottor William Schaffner, specialista di malattie infettive alla Vanderbilt University Medical Center, negli USA: il water non è un veicolo di trasmissione di agenti infettanti perché nessuna parte del corpo considerata a rischio viene a contatto con i batteri.
In più bisogna considerare che i copriwater che tanti ritengono una soluzione indispensabile, sono molto sottili, scappano via e non rappresentano una barriera insormontabile. Ci avevate mai pensato? Cosa fate di solito nei bagni pubblici?