All’asilo solo se vaccinati: succede in Emilia Romagna, dove è stata approvata una legge che prevede l’ingresso dei piccoli alla scuola materna solo se si sono sottoposti a regolari vaccinazioni. Si tratta della prima regione che compie un passo del genere. 27 voti favorevoli (Pd), 5 no (M5s) e 10 astenuti (Sel, Ln, Fdi, Fi). L’articolo 6, che è quello che affronta il tema della l’obbligatorietà dei vaccini, è stato votato da Pd, Sel, Fdi, Fi; contrario il M5s, astenuta la Lega.
Fa discutere dunque questa legge che entrerà in vigore in tutta l’Emilia Romagna. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha spiegato il perché di questa decisione definendola a tutela della sanità pubblica che con la nuova regolamentazione ci guadagnerà senza dubbio.
La nostra legge è a tutela della salute pubblica, cioè delle nostre comunità, e soprattutto dei bambini più deboli, quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e che sono quindi più esposti a contagi. Con questa misura si apre la strada perché anche altre regioni seguano l’esempio. L’obbligo di vaccinazione per l’accesso ai servizi educativi 0-3 anni attiene a un principio di “responsabilità sociale” sui bambini, per impedire che le malattie circolino
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Per mandare i bambini all’asilo, dunque, in Emilia Romagna sarà indispensabile prima sottoporli a vaccinazione. Una misura che la Regione ha definito necessaria per bloccare eventuali epidemie. Una decisione che fa discutere, all’indomani del polverone alzato solo lo scorso mese dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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