Dal 26 luglio, entrerà in vigore l’utilizzo del “Green pass”, il certificato che attesta la ricevuta vaccinazione e consente gli spostamenti e l’accesso ai luoghi chiusi, concerti, stadi, palestre ed eventi. Non solo: il green pass, sarà richiesto anche per accedere ai mezzi di trasporto quali aerei, navi e treni e in tutti gli spazi in cui il virus e le sue varianti possano diffondersi in modo importante. Il green pass all’italiana, sarà attivato su due livelli: il primo, da luglio 2021, il secondo da settembre in poi. Secondo il governo Draghi, in questa prima fase, il certificato di vaccinazione, servirà per accedere ai ristoranti al chiuso e per spostarsi fuori regione. Da settembre, solo coloro che avranno ricevuto la doppia dose potranno spostarsi con i mezzi di trasporto ed accedere ai luoghi chiusi e agli eventi dove si prevede un maggior assembramento.
Il green pass completo dovrebbe assumere piena validità nel mese di settembre: questa la proposta del consulente del Ministro Speranza. Questa soluzione, consentirebbe il tempo necessario ai vaccinati in attesa della seconda dose di accedere ad alcuni servizi, muniti della prima certificazione e della mascherina in attesa di ricevere la seconda dose di vaccino e il green pass completo. Inoltre, nel prossimo decreto, si potrebbe varare l’ipotesi di far accedere agli eventi anche coloro che hanno ricevuto solo una prima dose del vaccino, imponendo però l’obbligo agli organizzatori degli eventi di gestire il controllo del possesso della certificazione, imponendo l’obbligo della mascherina.
Nelle prossime ore, si discuterà inoltre la proroga dello stato di emergenza fino alla fine del 2021, in vista della presenza della nuova variante Delta, che potrebbe diffondersi con maggiore facilità con l’apertura delle scuole, le future elezioni e il ritorno in presenza di molti lavoratori. Per questi motivi è probabile che anche il lavoro in smart working sarà prorogato per altri mesi, in attesa del completamento della campagna vaccinale.
Il Governo Draghi, dovrà inoltre discutere sul possibile cambio di colore delle Regioni, decisione, che ha sollevato non poche polemiche. La cabina di Regia, fa affidamento ai dati: al numero di casi in proporzione al numero di abitanti e all’aumento dei ricoveri. Si pensa inoltre di rendere obbligatorio il vaccino sia per il personale sanitario che ha rifiutato la vaccinazione, sia per quello scolastico. Lo scopo resta la messa in sicurezza della popolazione, e l’uscita definitiva dallo stato d’emergenza. Nelle prossime ore, sarà ufficiale il responso del Governo.