Ufficiale l’arrivo del benessere emotivo nelle scuole in Italia

di Daniele Pace Commenta

Alcune indicazioni aggiuntive, a proposito di un progetto particolarmente interessante

Il benessere emotivo arriva a scuola. Un nuovo progetto per il mondo della scuola si sta sviluppando in Trentino con l’introduzione di un professore che possa aiutare gli alunni nei momenti di maggiore difficoltà. Sarà denominato FaBER, acronimo di docente Facilitatore del Benessere Emotivo e Relazionale. Una figura che si troverà ad avere competente in grado di assistere quegli alunni che dovranno affrontare momenti più complicati.

benessere emotivo

In cosa consiste l’arrivo del benessere emotivo a scuola

Parliamo di un progetto pilota, quindi un esperimento per le scuole, con la Provincia di Trento che avrà l’onore di avviarsi in questa nuova metodologia di insegnamento. In poche parole in ogni istituto ci sarà quest’insegnante che, dopo un determinato percorso formativo, sarà un vero e proprio supporto per la scuola, dando vita ad un ambiente più positivo e accogliente.

L’obiettivo è di far sentire ogni alunno a proprio agio. Sarà una sorta di confidente che ascolterà i dubbi, le incertezze, ma soprattutto i vari malesseri che affliggono quotidianamente i ragazzi più giovani. Il FaBER avrà il compito di promuovere il benessere emotivo e le relazioni positive tra studenti, professori, ma in generale con l’intero personale scolastico.

Ci saranno dei veri e propri sportelli psicologici dove ascoltare gli studenti, ma anche i genitori, provando a creare un ambiente più sano dal punto di vista emotivo, ma anche psicologico. Molti si chiedono se sia necessaria una figura del genere, ma viste le tante vicende piuttosto complesse che devono affrontare gli adolescenti, spesso cresciuti in ambienti ostili e sempre più influenzati dalle mode dei social, un supporto di questo tipo potrebbe rendere il percorso scolastico più salutare.

Bisogna dare ai giovani la forza e la consapevolezza di poter superare le varie difficoltà emotive e relazionali che possono incontrare durante la loro crescita, soprattutto non temendo il giudizio esterno. Avere una persona in grado di infondere fiducia nei propri mezzi è senza dubbio un passo importante per uscire dai momenti più complicati. In Trentino quindi parte questo progetto FaBER con l’entusiasmo di chi semplicemente vuole aiutare anche le famiglie ad avere un dialogo diverso con i propri figli e con la scuola, dove spesso il clima è più ostile.

In poche parole questa figura del FaBER è stata pensata per consentire la progettazione di attività per il benessere, come laboratori che insegnano a gestire emozioni come rabbia, frustrazione o ansia o attività di dialogo per migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia.

Non solo perché ritroviamo anche la promozione di relazioni collaborative, ossia lo sviluppo di una sorta di squadra tra studenti e docenti per riuscire ad aumentare il senso di appartenenza. Infine c’è quel supporto individuale e di gruppo indispensabile per ascoltare gli studenti in situazioni emotive complesse. Investire quindi su questo benessere emotivo potrebbe essere una svolta per le scuole italiane. Finalmente maggiore attenzione al benessere emotivo.

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