I sostenitori della cromoterapia non hanno dubbi: la cura che sfrutta le bande luminose colorate (dal violetto al rosso) è efficace per ogni problema dell’ organismo. Qualche esempio? Il rosso, applicato alle caviglie, regola un flusso troppo abbondante, e sul viso attenua le rughe. Il viola concentrato sui punti critici, combatte il grasso in eccesso. La cromoterapia è basata sul principio della risonanza, secondo il quale energie simili si condizionano a vicenda.
Ogni cellula del nostro corpo, vista al microscopio, emana una luce colorata, diversa per ogni organo e tessuto. Quando, applicando dall’esterno lo stesso colore, le vibrazioni di questo entrano in contatto con quelle dell’organismo, stabiliscono il giusto ritmo vibratorio e aiutano a ripristinare uno stato di armonia psicologica e fisica.
Le tecniche previste dalla cromoterapia sono molteplici. Si possono usare, per esempio, lampadine colorate alla cui luce si espone la parte da trattare, oppure una penna che emette un raggio per agire sui punti del’agopuntura e dei meridiani (la cosiddetta cromo puntura). In linea generale i colori caldi (rosso, arancione, giallo, verde chiaro) servono per dare energia quando manca, quindi per esempio quando ci si sente stanchi e con la pressione bassa. I colori freddi (verde scuro, blu, viola e indaco), invece, attenuano un’energia eccessiva, sono utili contro i dolori.
In cromoterapia non è consigliabile il fai da te: la luce colorata va semplice applicata in modo localizzato e per un periodo di tempo preciso. Anche la scelta del colore non deve essere casuale, perché ogni tinta ha un proprio effetto, ci vuole l’aiuto di un esperto. Non esiste un diploma in cromoterapia, anche se ci sono anche dei medici che praticano questa tecnica, perché la cromoterapia non può mai sostituire le cure tradizionali, ma solo affiancarle, come le altre cure dolci.
Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica dell’Università degli Studi di Milano: www.naturmed.unimi.it
Scuola di Naturopatia Riza: www.scuola-naturopatia.riza.it
