Ne trovi quanti ne vuoi, i secondi piatti precotti sono ormai una realtà sulla nostra tavola, veloci da preparare, ideali per chi ha poco tempo a disposizione. Li trovi nel banco frigo, dalle cotolette agli hamburger passando dai roll farciti. Si preparano nel forno, in padella, nel microonde, in alcuni casi anche nel tostapane. Ma qual è il segreto che li rende così veloci da preparare? Ma la domanda che ci si deve porre è se i secondi piatti precotti sono sani e sicuri.
Le cotolette di pollo e tacchino è uno dei secondi piatti precotti più utilizzati, ottima fonte proteica, se non è indicato che si tratta di petti o filetti, sono a base di carne ricostituita, vale a dire diverse parti di pollo o tacchino, o entrambi, pressate: con la cottura un loro componente, il collagene, si scioglie e amalgama il tutto. La dicitura “carne meccanicamente separata”, invece, si riferisce a briciole di pollo e tacchino ricavate con speciali macchine che scarnificano le ossa.
In ogni caso, però, è carne a tutti gli effetti e quella di pollo magro, digeribile è una buona fonte di ferro, di facile assorbimento. L’impanatura di solito è pre-fritta ma ora c’è anche in versione leggera, grazie a sistemi di cottura come quella in corrente d’aria a temperature elevate.
Le preparazioni con farciture e contorni, invece, possono riservare sorprese. Più sono elaborati e più additivi puoi trovare: poiché i loro effetti combinati sono poco conosciuti è meglio evitarli. Il glutammato di sodio esalta il sapore, a volte è aggiunto a prodotti di scarsa qualità. I nitrati e i nitriti, invece, sono conservanti che possono generare nell’organismo sostanze cancerogene. Infine, occhio se sei intollerante al latte: potrebbe esserci. L’uovo in polvere, invece, è più sicuro di quello fresco.
Per escludere la presenza di batteri nei secondi piatti precotti, oltre a controllare le scadenze e a rispettare la catena del freddo, cucina questi prodotti a un’alta temperatura: in tavola devono scottare.
Dunque, i secondi piatti precotti sono un’ottima scelta, a patto di metterli in tavola non più di due volte a settimana, alternandoli ad alimenti freschi preparati da te.