L’ Agopuntura è una terapia che deriva dall’antica Medicina Cinese.
Oggi l’ Agopuntura viene sempre più studiata e interpretata non solo secondo i canoni tradizionali ma anche secondo le conoscenze scientifiche della Medicina Ufficiale.
Il riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’ agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere.
L’EQUILIBRIO JINN E YANG
Nell’antica medicina cinese, si ritiene che all’interno del corpo umano l’energia vitale scorre lungo tredici canali (erroneamente tradotti dai missionari e viaggiatori occidentali con la parola meridiani). Il corpo umano è quindi suddiviso e studiato secondo una mappa anatomica, all’interno della quale scorre l’energia.
Alcune variazioni del corpo umano obbediscono inoltre ai ritmi stagionali, alle oscillazioni di temperatura e di umidità, alla progressione delle ore. L’organismo umano, in altre parole, riproduce in se stesso l’intero universo regolato da due forze in antagonismo e in equilibrio: lo yang, l’energia maschile che si richiama all’attività, alla tenacia, al calore, al giorno, alla luce, al ciclo solare, al clima secco; lo jinn, che risponde all’inattività, alla ricezione, alla femminilità, al freddo, alla notte, al ciclo lunare, all’oscurità, al clima umido.
Se in un organismo prevalga uno o l’altro dei due principi energetici, si verifica una patologia che in ultima analisi può definirsi uno squilibrio di forze.
Mediante l’applicazione di alcuni strumenti aggressivi, come gli aghi, si può disperdere l’eccesso di energia oppure di tonificare e di promuovere l’energia di cui si lamentava l’assenza.
Tutto questo è possibile a condizione se vengono rispettati:
1. il percorso dei canali (a loro volta suddivisi in canali jang e canali jinn)
2. le leggi naturali (stagioni, quattro elementi, ore del giorno e della notte)
3. la collocazione degli aghi su certi punti della cute ritenuti chiavi per l’apertura o la chiusura dell’energia.
APPLICAZIONI DELL’AGOPUNTURA
Oggi la principale applicazione dell’agopuntura riguarda la neuro-stimolazione percutanea nella terapia del dolore.
Si osservano sorprendenti risultati nei confronti delle patologie allergiche (rinite, asma, dermatosi), delle forme infiammatorie a carico di alcune mucose (sinusiti, gastriti, bronchiti). Buoni risultati si ottengono anche per alcune turbe del sistema nervoso (insonnie, cefalee, anoressie, amenorree, depressioni, impotenza, tabagismo) e a favore dell’apparato vascolare, come l’ipertensione arteriosa moderata.
COME SI PRATICA L’AGOPUNTURA
L’agopuntura deve essere esercitata da un medico, offrendosi come uno dei tanti metodi e strumenti terapeutici da applicare in alternativa o a completamento di altri presidii della moderna medicina.
Il ciclo delle sedute viene ipotizzato dal medico, ma non deve protrarsi oltre un certo limite. In genere con un arco di 8 12 sedute la patologia cronica viene efficacemente superata.
L’agopuntura, il più delle volte, si rivela una terapia lenta ma con effetti benefici più duraturi che in altre; l’importante è che dopo le prime sedute, si avveri una modificazione o di attenuazione o anche di peggioramento dei sintomi (il paziente non dovrà in tal caso perdersi d’animo) ambedue segnali di una risposta in corso da parte dell’organismo. I fallimenti sono statisticamente inferiori ai suc¬cessi, purché si resti nel campo riconosciuto di efficacia.
L’agopuntura è, come ogni altra terapia, soggetta a successi e fallimenti e soprattutto subisce variazioni secondo la risposta dei diversi organismi. Il suo enorme vantaggio risiede nell’attrezzare l’organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la patologia in questione
A cura di Manuela Torregiani
Agopuntura e Medicina Ufficiale
di 7 Febbraio 2008Commenta