Ad un anticoncezionale una donna chiede che sia sicuro, quelli ormonali lo sono, basti pensare che la pillola, se è presa con regolarità e non viene dimenticata, garantisce un’efficacia pari al 100%. Oggi, però, gli esperti richiamano l’attenzione su un problema indipendente dalla distrazione personale, ma che può rendere inefficace l’azione dell’anticoncezionale di tipo ormonale presi per bocca, anche se la donna non si scorda mai una compressa. Si tratta del problema delle intolleranze alimentari, in particolare quella al glutine (celiachia) e al lattosio.
Le intolleranze alimentari possono scatenarsi se la pillola prescelta ha tra i componenti anche il lattosio o il glutine, la proteina responsabile della celiachia. Una donna, in questo caso, può essere soggetta a disturbi di vario tipo, che a volte non sembrano avere alcuna relazione con l’anticoncezionale. Non solo: si possono verificare problemi di malassorbimento a livello intestinale, che ostacolano l’azione contraccettiva. In caso di intolleranze a glutine e lattosio è bene che la donna scelga il metodo contraccettivo con la maggior affidabilità possibile, preferendo modalità di somministrazione alternative a quella per bocca, come quella vaginale e, soprattutto, quella trans dermica. In caso di intolleranze a glutine e lattosio è bene che la donna scelga il metodo contraccettivo con la maggior affidabilità possibile, preferendo modalità di somministrazione alternative a quella per bocca, come quella vaginale e, soprattutto, quella trans dermica.
Per le intolleranze alimentari l’attenzione a tavola non basta, sia nel caso della celiachia sia in quello dell’intolleranza al lattosio, il primo approccio di cura consiste nell’eliminare tutti i cibi proibiti. Ma fare attenzione a ciò che si mangia non è sufficiente. Infatti, anche la minima quantità di glutine presente come eccipiente nei medicinali potrebbe peggiorare i sintomi, specie nelle forme più serie di intolleranza. Anche piccole dosi di glutine o di lattosio possono essere dannose e provocare frequenti episodi di diarrea. Ma l’aspetto più preoccupante è che questi malesseri interferiscono con l’assorbimento dei farmaci presi per bocca.
Gli esperti hanno recentemente segnalato un dato rilevante, al quale finora non è stata attribuita importanza: la diffusione di alcune intolleranze, che possono interferire con l’azione contraccettiva. L’intolleranza al lattosio o al glutine (celiachia) possono scatenare disturbi se chi ne soffre usa un anticoncezionale che li contiene tra gli eccipienti, cioè quelle sostanze che vengono utilizzate per “addensare” i componenti della pillola. La celiachia e l’intolleranza al lattosio sono vere malattie e le donne che ne soffrono sono sempre di più: oltre 5 milioni sono intolleranti al lattosio, mentre la celiachia si manifesta due ore o tre volte più spesso che nell’uomo. Oggi, oltre 140 mila donne in età fertile sono potenzialmente celiache.
Cos’è l’intolleranza al glutine (celiachia), i sintomi
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, il complesso proteico contenuto nella maggior parte dei cereali. L’organismo di chi ne soffre non ha la capacità di digerirlo, quindi la sostanza provoca una costante infiammazione a carico dei villi intestinali, le microsporgenze che rivestono internamente l’intestino. Tutto questo provoca una sindrome da malassorbimento che si manifesta con dolori addominali ricorrenti, diarrea cronica e perdita di peso. Non solo: ci possono essere sintomi non strettamente gastrointestinali, che rendono talvolta difficile fare pensare a un’intolleranza di origine alimentare, come disturbi del ciclo mestruale e della fertilità, anemia e irritazioni cutanee.
Cos’è l’intolleranza al lattosio, i sintomi
L’intolleranza al lattosio è una sindrome che si manifesta con diarrea, dolori e crampi addominali, flatulenza, gonfiore e mal di testa, scatenati dall’indigestione di lattosio, uno zucchero complesso presente nel latte e in altri alimenti. La causa è la ridotta capacità dell’intestino di assorbire questa sostanza. Le persone che ne soffrono hanno una carenza o una totale assenza dell’enzima lattasi, che consente di digerire il lattosio dividendolo in glucosio e galattosio, i due zuccheri che lo compongono.
serena 23 Ottobre 2013 il 16:17
Allora io che sono celiaca che pillola prendo mi dite qualche nome