La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva. La mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte posteriore delle palpebre. In base alla gravità, la congiuntivite può essere semplice o infettiva. Nel primo caso, in genere, la congiuntivite è originata da agenti esterni, come ad esempio la polvere, il fumo, il vento o agenti inquinanti, che provocano un’infiammazione con conseguente dolore, fotofobia e lacrimazione.
La congiuntivite infettiva, invece, è la presenta nel sacco congiuntivale di batteri come lo strepotococco o lo strafilococco. Questi generano un’infezione di maggiore intensità, che si manifesta con secrezioni di colore giallo o verdognolo, con gonfiore e arrossamento delle palpebre. Il rischio maggiore di questa infiammazione è dato dal fatto che è estremamente contagiosa e si propaga facilmente.
Oltre ad una terapia specifica per la congiuntivite prescritta dal medico, è opportuno osservare alcuni accorgimenti igienici. Evitate, ad esempio di toccare gli occhi, per non diffondere l’infezione da un occhio all’altro; curate l’igiene delle mani e non condividete lo stesso asciugamano con altre persone; ma utilizzate prodotti cosmetici per occhi fino alla completa guarigione; dopo aver applicato il collirio (evitando il contatto tra l’occhio e la punta del contagocce) chiudete gli occhi per qualche minuto e piegate a testa all’indietro. Se dopo 2/3 giorni il problema non migliora, è opportuno rivolgersi al proprio medico, come anche se compare febbre, se la vista si offusca o se il dolore aumenta.