Per far passare il mal di gola, generalmente si ricorre all’automedicazione con farmaci di vario tipo. E questo è il primo errore che si commette, ma non l’unico. All’inizio possono essere utili analgesici e antinfiammatori, ma se non si hanno miglioramenti dopo uno o due giorni, se si hanno altri sintomi, come tosse secca, male alle orecchie e disfonia, è opportuno consultare il medico. Auto prescriversi una cura, magari utilizzata in passato, è sbagliato perché il mal di gola della volta prima poteva avere una causa diversa oppure già la prima volta non era stato curato bene.
Gli antibiotici vanno assunti solo quando c’è un’infezione batterica perché contro i virus sono inefficaci. Quello giusto può essere scelto solo dal medico. Un antibiotico non mirato può far precipitare il mal di gola in un ascesso peritonsillare, che causa anche difficoltà ad aprire la bocca. Di solito è sufficiente una visita dell’otorino, ma se non passa dopo un paio di settimane è necessario effettuare un tampone faringeo o un monotest.
Non si deve mai interrompere la cura prima del tempo. Il rischio è di sviluppare resistenza al principio attivo che si stava usando, cosicché la volta successiva quel farmaco non potrà più essere prescritto perché inefficace. Interrompere una cura significa non guarire del tutto e, già indeboliti dalla malattia, aumentare le possibilità di avere ricadute.
Continuare a comportarsi come se il mal di gola fosse un compagno con il quale convivere, in attesa che se ne vada da solo è rischioso per se stessi e per gli altri. Non curandosi, si è a rischio di complicazioni, bisogna stare in casa perché il freddo irrita le mucose e le rende più permeabili ai virus.
I rimedi casalinghi per il mal di gola hanno aspetti positivi che non vanno sottovalutati. In generale li accomuna il fatto che possono rafforzare le difese naturali di un organismo debilitato. Basta pensare al latte e miele. Altri invece sono utili per dare sollievo, anche se passeggero, come per esempio tenere la sciarpa intorno al collo. Non sono comunque dannosi se non sostituiscono le cure prescritte dal medico. Tra le cure casalinghe i suffumigi di acqua e bicarbonato o camomilla sono tra i rimedi più efficaci.
Per il mal di gola e le affezioni delle vie aeree superiori, l’aerosol non funziona: le goccioline di medicamento prodotte dall’aerosol sono talmente piccole che si fermano in quantità trascurabile a livello del naso, della faringe e della laringe e non riescono a curare il problema. In certi casi poi, l’aerosol può addirittura peggiorare la situazione in atto perché secca le mucose della gola rendendo così più acuto il dolore.
Le caramelle e i colluttori disinfettanti cambiano il pH della mucosa della bocca e possono provocare modificazioni della risposta immunologica del cavo orale. La loro azione, se troppo prolungata nel tempo, può alterare l’equilibrio della flora batterica naturale del cavo orale. La cura del mal di gola con questi farmaci non dovrebbe continuare per più di uno – due giorni e l’assunzione quotidiana di pastiglie o l’esecuzione di sciacqui si dovrebbe limitare a ciò che viene indicato nel foglietto illustrativo.