Forse non lo sapevate ma la danza del ventre può far bruciare fino a 300 calorie all’ora! Combinata con una dieta salutare e una alimentazione consapevole, la danza del ventre può essere parte di un programma per perdere peso mantenendo salute e benessere. Sì, perché la danza del ventre, particolarmente adatta per modellare ventre e fianchi , ha anche molti effetti terapeutici! Un primo esempio? E’ ottima per la schiena: durante la danza, i movimenti di anca, i cerchi, le figure di otto fanno sì che le giunture ed i legamenti della parte bassa della schiena e del bacino si muovano attraverso sequenze dolci e ripetitive, questi movimenti aiutano a dare sollievo dallo stress alla schiena, agendo contro la compressione dei dischi che deriva da una vita sedentaria. Piccoli gruppi di muscoli della schiena che di solito non vengono usati, vengono allenati e fortificati. I muscoli tonificati migliorano la postura ed aiutano a prevenire i dolori di schiena che possono essere causati dalla lordosi. Ma anche le braccia e le spalle sono tenute in esercizio: i cerchi ed i movimenti sinuosi del serpente tonificano i muscoli. Questo effetto tonificante è spesso evidente sin dall’inizio, in quanto le braccia sono un elemento importante della danza anche per i principianti, e vengono quindi esercitate sin dai primi incontri. Sarà una sorpresa per molti scoprire che la danza del ventre non nasce per essere uno spettacolo che allieta gli uomini, ma come una danza delle donne per le donne che si ricollega ad antichi culti religiosi legati alla madre terra che propiziavano e celebravano la fertilità nelle antiche società matriarcali della Mesopotamia. Si narra che essa venisse danzata in cerchio intorno alla partoriente dalle altre donne che, in questo modo, partecipavano simbolicamente alla messa alla luce del nascituro, o ancora che fosse utilizzata durante le festività agricole per propiziare un buon raccolto. La sua natura veniva associata dunque ad una femminilità-fertilità e non vissuta esclusivamente come sensualità. A questo punto si potrebbe cominciare a dubitare che si stia parlando della stessa danza del ventre che si crede di conoscere, perchè l’immaginario occidentale è ricco di danzatrici del ventre che si esibiscono per gli uomini, sottolineando più l’esperienza relazionale-sensuale legata a questa danza.
Redazione
Progetto nazionale contro anoressia e bulimia
Al via il primo progetto nazionale per contrastare l’emergenza sociale dell’anoressia, della bulimia e degli altri disturbi alimentari, che investono una percentuale crescente di italiani. Il progetto, che si avvale di risorse per circa un milione di euro, è stato sottoscritto dal Ministro della Salute, Livia Turco, e dal Ministro per le Politiche giovanili e le Attività sportive, Giovanna Melandri, nell’ambito del programma Guadagnare salute. I settori di intervento sono in particolare la scuola, i media, lo sport e la cosiddetta diet industry, con l’obiettivo di depotenziare i modelli culturali che rischiano di contribuire alla diffusione dei disturbi alimentari. “È vero che si tratta di disturbi di tipo psichiatrico – ha detto il ministro Meandri – ma si tratta di fenomeni che hanno anche uno stretto rapporto con il contesto culturale e sociale. Ci sono dunque dei fattori di rischio di tipo socio-culturale, a partire dalla sempre più diffusa domanda di un modello estetico di magrezza estrema”. Il progetto vede il coinvolgimento di scuole, mass-media e mondo dello sport, partirà dal mese di aprile. In Italia sono due milioni le vittime. Due i livelli di intervento in cui si articola il progetto. Il primo riguarda le buone pratiche di cura esistenti: attraverso una rete-osservatorio di 5 centri pubblici sentinella si elaborerà innanzitutto una mappa dei servizi di assistenza in Italia effettuando anche un monitoraggio delle tipologie di cura. Il ministro della salute Livia Turco ha sottolineato l’importanza che ci sia una rete nazionale per l’orientamento alla cura di queste patologie, perché il più delle volte le famiglie sono disorientate e non sanno a chi e quali sono i luoghi più appropriati cui rivolgersi per far curare i propri figli.
Disordini alimentari: allarme drunkoressia
Emerge in Usa il nuovo volto dell’ anoressia: la chiamano drunkoressia. Ubriache e magre da morire: è la variante di chi smette di mangiare per poter bere di più. “Ci
Capoeira: arti marziali a suon di musica
La capoeira è un’ arte marziale che, grazie alla musica e al canto, diverte e appassiona moltissimo. Il ballo permette di bruciare calorie e tonificare i muscoli, in un’ora si bruciano dalle 300 alle 600 calorie, si rassodano i glutei, si tonificano addominali e cosce, si migliora la postura. La capoeira coinvolge tutti i muscoli: sia gli esercizi di riscaldamento sia i movimenti della capoeira allungano e rendono elastici i muscoli. L’allungamento muscolare contrasta la rigidità e i difetti di postura tipici della vita sedentaria. La persona, quindi, è più sciolta e flessibile e i muscoli sono potenziali armoniosamente, perché l’ allenamento è graduale. Come tutte le attività aerobiche rafforza il sistema cardiocircolatorio: il cuore riesce a compiere gli stessi sforzi con minore lavoro e impegno. In quest’ arte marziale difensiva è essenziale sapere attaccare, difendersi o spostarsi ed essere coordinati a livello di braccia, gambe, testa e schiena. Con la pratica si impara a conoscere il proprio corpo e a stabilire una comunicazione fra corpo e mente. L’abbigliamento è costituito da maglietta e pantaloni (chiamati abada) di colore bianco, che in Brasile è il colore della festa. LO SPIRITO DELLA CAPOEIRA La capoeira è una lotta a suon di musica, un ballo che utilizza tecniche proprie delle arti marziali. E’ una pratica che si sviluppa tra gli schiavi africani deportati in Brasile durante la colonizzazione portoghese. Nasce come mezzo per allenarsi a combattere dissimulando la lotta con la danza. La capoeira è arte marziale perché durante i combattimenti si utilizzano diversi tipi di calci noti alle arti marziali, ma non ha un codice di regole precise, non usa quasi mai né le mani né i pugni, non è uno sport violento dato che i colpi raramente vengono assestati. La sua espressione massima è la roda che letteralmente significa ruota e che indica il luogo dove avviene la sessione di capoeira. I capoeristi si riuniscono formando un cerchio all’interno del quale due di loro giocano a turno. Dopo una prima fase di studio dell’altro cominciano le mosse di attacco e contrattacco, movimenti connessi tra loro dal passo di danza base della capoeira, la ginga (letteralmente dondolamento). Gli attacchi sono più sottointesi che reali, i giocatori, come al tempo degli schiavi africani che avevano le mani legate, usano molto le gambe, il piede che si allunga in un calcio non tocca quasi mai l’avversario. Ci si sfiora in un gioco continuo di improvvisazione in cui ogni giocatore cerca di rendere impossibile il movimento dell’altro, di anticiparne le azioni controllando lo spazio a disposizione, evitando i colpi, contrattaccando, distraendo l’avversario senza mai opporgli la propria forza fisica. I colpi della capoeira sono oltre 1200 con tante acrobazie a testa in giù. Fondamentale è tenersi in equilibrio su mani e piedi.
Energethica : salone dell’ energia rinnovabile e sostenibile, Genova 6-8 marzo 2008
Le fonti rinnovabili in fiera. Il 3° Energethica dal 06-08 marzo 2008 a Genova è più di una semplice fiera commerciale: propone un ampio progetto per lo sviluppo del settore delle energie provenienti da fonti rinnovabili e dell’ energia sostenibile. L’energia è alla base dello sviluppo socio-economico. Se si vuole però mirare ad uno sviluppo sostenibile, anche la produzione dell’ energia deve seguire il concetto della sostenibilità e cioè provocare meno danno possibile all’ ambiente con il minor spreco di risorse possibile. Ma il termine ” rinnovabile ” non sempre significa energia pulita. Dato che almeno per i prossimi 80 anni a fare la parte del leone nella produzione di energia saranno con ampia probabilità le fonti convenzionali e fossili, il progetto fiera Energethica mira principalmente alle energie provenienti da fonti rinnovabili, ma anche a soluzioni integrative tra fonti convenzionali e rinnovabili nonché a soluzioni convenzionali riviste sotto il profilo dell’efficienza e dello sforzo della limitazione del danno all’ ambiente. Si tratta di una vera e propria piattaforma di scambio nell’ambito dell’ energia etica e sostenibile, che affronta l’argomento in modo trasparente e aperto a tutte quelle soluzioni che offrono un vantaggio effettivo per chi in questo momento ed in un futuro sostenibile popola questo pianeta. Basta aprire un quotidiano o una rivista qualsiasi per imbattersi in un articolo su produzione, distribuzione o consumo di energia: cambiamenti climatici legati alle emissioni CO2, dipendenza energetica, aumento dei costi, rischio black-out, vantaggi risultanti dall’impiego di energia rinnovabile, risparmio energetico ed efficienza sono temi all’ordine del giorno. Energethica fornisce risposte concrete su: approvvigionamento di energia sostenibile (destinata sia all’ autoconsumo, sia alla produzione commerciale), e metodologie per risparmiare energia.
Salus: salone della salute e del benessere, Padova 14-16 marzo 2008
Salute e benessere sono oggi tra i settori più richiesti e in crescita. Nelle giornate del 14, 15 e 16 marzo 2008, a Padova, Salus (salone della salute e del benessere) proporrà tre eventi insieme in un unico format espositivo come risposta alla sempre maggiore richiesta globale di benessere psicofisico. Nell’ Area Salus verranno allestite zone dedicate al settore naturale (salute naturale, vivere sano e nutrizione salutistica), al wellness e al turismo del benessere. Nell’ Area Herbora ci saranno spazi dedicati all’erboristeria, alla medicina naturale e olistica, ai prodotti fito-farmaceutici, a cosmetici e dietetici, agli integratori alimentari. Per finire, nell’ Area Pianeta Salus (la fiera virtuale) ci sarà una piattaforma virtuale del benessere composta da televisore e digitale terrestre, web, sky e cellulare. Un progetto in grado di proporre al consumatore finale una vasta panoramica su prodotti e servizi mirati al raggiungimento e al mantenimento della propria salute. La novità per gli espositori: attraverso la piattaforma multimediale di nuova generazione che comprende la televisione satellitare Sky 930, terrestre, web con e-commerce e cellulare wap, Salus Herbora offre inoltre agli espositori l’opportunità di essere visibili e attivi all’interno del panorama della salute e del benessere tutto l’anno. Tutte le attività promosse e le novità degli espositori verranno documentate dalla televisione. Con Pianeta Salus, saranno realizzate delle trasmissioni speciali sulla fiera, sugli espositori e sui loro prodotti, per portare Salus e Herbora anche nelle case di quanti non hanno avuto la possibilità di visitare la fiera in prima persona.
Naturalmente: fiera del benessere e buon vivere, Piacenza 7-9 marzo 2008
Naturalmente è un evento di PiacenzaExpo che ha lo scopo di promuovere la produzione, distribuzione e consumo dei prodotti dell’agricoltura biologica, e far conoscere le tecniche alternative per il proprio benessere. L’edizione 2008 si basa sulla filosofia del Benessere & Buon Vivere. L’area benessere comprende il settore del biologico e del vivere naturale. La qualità della vita, lo star bene con se stessi, la protezione della propria salute, il rispetto della natura sono al centro della manifestazione. L’area benessere comprende anche dimostrazioni tecnico-culturali, presentazioni ed eventi per stabilire uno scambio con i visitatori e per condividere un momento di crescita e di approfondimento. Sarà allestita la 3° Mostra Fotografica Nazionale a cura di Apitalia “Voli d’ape” e la galleria “Le Regine del Miele – Donne protagoniste dell’apicoltura”, mostra fotografica a cura di Fausto Ridolfi. I SETTORI DEL BENESSERE Salute: prodotti da erboristeria; erbe, piante officinali ed essenze; integratori e salute naturale; prodotti per la prevenzione, la cura, l’igiene e il benessere psicofisico. Ambiente: prodotti e materiali ecocompatibili; energie rinnovabili. Cultura: armonia corpo mente; qualità della vita; rapporto uomo ambiente; sementi e concimi per l’agricoltura ecocompatibile; macchine, attrezzature ed imballaggi per l’agricoltura ecocompatibile e l’industria alimentare. Nell’area Buon Vivere, viene presentata l’arte del buon vivere come scoperta di tipicità e specialità enogastronomiche. Questo contesto è un’occasione per diffondere le diverse culture del nostro paese, i prodotti agroalimentari tipici e locali. Buon vivere non è solo una vetrina di tipicità, ma vanta anche un programma interattivo in cui il visitatore sarà coinvolto in una serie di laboratori e degustazioni guidate. “Abbiamo predisposto – spiega il direttore di PiacenzaExpo, Raul Barbieri – un programma in collaborazione con l’Istituto alberghiero di Piacenza che permetteranno al visitatore di vivere la mostra da protagonista, scoprendo e degustando sotto la guida degli esperti le specialità locali”. L’idea è quella di favorire l’acquisizione di conoscenze specifiche sui prodotti e sugli abbinamenti più adatti con l’obiettivo di valorizzare le nostre tipicità, contribuendo contemporaneamente a migliorare l’educazione alimentare dei consumatori.
Collagene porcino per aumentare le labbra
Ridefinire i contorni o aumentare le labbra con un effetto naturale, senza test cutanei preliminari e per 12 mesi. È possibile grazie ad un filler iniettabile a base di collagene porcino (si chiama Evolence), presentato tra le novità del Congresso Internazionale della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica (Sies) a Bologna. Il filler è in commercio già da alcuni anni per il trattamento delle rughe facciali ed è ora anche indicato per le labbra. Finora il collagene iniettabile maggiormente utilizzato era di provenienza bovina, con un effetto però limitato nel tempo (in media di 3-6 mesi). Anche l’ acido ialuronico, ampiamente utilizzato per la sua buona biocompatibilità e gli scarsi effetti collaterali, si degrada abbastanza rapidamente e richiede la ripetizione del trattamento due o tre volte l’anno. “Il collagene di origine porcina – spiega il dottor Maurizio Cavallini, docente al master di Medicina e Chirurgia Estetica dell’Università di Milano – è il materiale che più si avvicina al collagene umano e per questo viene facilmente accettato dall’organismo fino a diventare parte integrante della pelle del viso”. Il collagene porcino è quindi piu’ efficace di quello bovino. Il collagene porcino alla base di Evolence è il frutto della tecnologia innovativa Glymatrix, che sfrutta uno zucchero di origine naturale (il D-Ribosio) per imitare il modo in cui il collagene viene naturalmente prodotto nell’organismo. Questa tecnologia è stata sviluppata da ColBar LifeSciences LTd, azienda biotecnologia specializzata in ingegneria dei tessuti e medicina estetica. Il collagene porcino e’ iniettato con la stessa tecnica degli impianti di collagene bovino.
Lifting viso-collo senza cicatrici: endoscopia e lipofilling per le rughe
Ringiovanimento del volto senza cicatrici grazie alla tecnica endoscopica – Ringiovanire il viso, collo compreso, in modo soft è possibile con il lifting endoscopico, un intervento chirurgico mini invasivo che si colloca a metà strada tra chirurgia estetica e medicina estetica. L’ intervento è stato illustrato da Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna, al Congresso internazionale di medicina, odontoiatria e chirurgia estetica che si è tenuto a febbraio proprio a Bologna con l’intervento su: Lifting mini invasivo del volto: ruolo dell’endoscopia del lipofilling e nuovi sistemi di sospensione. “Il lifting endoscopico – afferma Gennai – prende le mosse dalle recenti scoperte nel campo dell’ invecchiamento del viso, che lo attribuiscono a due fattori: la discesa dei tessuti e la perdita di adipe, che causano le rughe e conferiscono un aspetto stanco. L’endoscopia permette di ottenere i risultati eccellenti raggiungibili solo con il bisturi, abbinati a un’ invasività minima che ricorda le metodiche soft della medicina estetica”. Il lifting endoscopico corregge i segni del tempo in modo soft e senza cicatrici, gli interventi chirurgici che prevedono di “ tirare e tagliare ” la pelle e spianare le rughe diventano obsolete. Il lifting endoscopico è stato inventato negli anni ’90 negli Stati Uniti da Nicanor Isse e Alessandro Gennai è stato il primo a portarlo in Italia, dopo averlo appreso in America direttamente da Isse. IN COSA CONSISTE? Senza che sia necessario tagliare i capelli, vengono eseguite sulla sommità della fronte quattro o cinque incisioni di un centimetro e mezzo, che non lasciano cicatrici. Da qui viene introdotta una piccola telecamera di 4 millimetri di diametro che riproduce su un monitor la visione di quanto accade sotto la pelle, consentendo così di riposizionare, con l’ausilio di microstrumenti, i tessuti profondi con maggiore precisione e fissarli con nuovi sistemi, come i nuovissimi fili con i coni e i gancini frontali riassorbibili. Le caratteristiche del viso restano inalterate e grazie al lipofilling, cioè l’innesto di tessuto adiposo precedentemente prelevato da altre parti del corpo, si ridonano i volumi del viso giovanile. L’uso dell’ endoscopia offre innumerevoli vantaggi: cicatrici limitate e tutte celate tra i capelli; nessuna incisione sul viso; tempi di guarigione più rapidi; assenza di complicanze legate alla cicatrizzazione e al trofismo della cute; minori rischi di lesioni nervose e vascolari; risultato più naturale.
Ecoballe: i dubbi sul termovalorizzatore per lo smaltimento dei rifiuti
In Campania, in piena emergenza rifiuti, si torna a parlare di termovalorizzatori. Le recenti proteste dei cittadini contro la costruzione di un termovalorizzatore vicino ai centri abitati riportano ad un tema particolarmente importante per il sistema della gestione dei rifiuti in Italia. Perché nessuna comunità di cittadini vuole ospitare sul proprio territorio un termovalorizzatore? Un termovalorizzatore è di fatto un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore (in questo caso si parla di teleriscaldamento utilizzato al posto del metano in uso a Brescia, Torino e Milano), riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi inceneritori che si limitavano alla sola termodistruzione dei rifiuti senza produrre energia. L’impiego dei termovalorizzatori sembra essere una via di uscita dal problema delle discariche ormai stracolme. Pur essendo molto meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, i termovalorizzatori non eliminano in ogni caso l’ emissione di diossine nei fumi di scarico dispersi nell’atmosfera circostante. Motivo che già di per sé è sufficiente per comprendere lo stato d’animo dei cittadini e le mobilitazioni sociali in questo senso. La termovalorizzazione per assolvere al suo compito in maniera ottimale dovrebbe non precedere bensì seguire un processo accurato di raccolta differenziata (separando accuratamente il vetro dalla plastica, dalla carta, dall’alluminio, etc). Anche la materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette ecoballe) dovrebbe avere caratteristiche tali da scongiurare quanto più possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell’ambiente, e ciò dipende solo da una corretta e attenta raccolta differenziata, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza. Il termine termovalorizzatore, seppur di uso comune, è talvolta criticato in quanto sarebbe fuorviante. Infatti, secondo le più moderne teorie sulla corretta gestione dei rifiuti gli unici modi per “valorizzare” un rifiuto dovrebbero essere il riuso ed il riciclo, mentre l’incenerimento (anche se con recupero energetico) costituirebbe semplice smaltimento e sarebbe dunque da preferirsi solo alla discarica controllata.
Festa della donna: convegno su bellezza e salute a Roma
Frontis, società di medicina estetica, con il patrocinio del IV Municipio e del Consiglio Regionale del Lazio, organizza sabato 8 marzo presso l’Ateneo Salesiano di Roma, l’evento gratuito ” Bellezza e salute: l’arte di mantenerle “, riservato al pubblico femminile. Il convegno affronterà il tema della bellezza e salute della donna in tutte le fasi della propria vita, compresi il periodo della gravidanza e dell’allattamento, attraverso la corretta nutrizione, la cura della cellulite, delle varici e il ringiovanimento del viso. Ognuna di queste tematiche verrà affrontata dal punto di vista medico-estetico integrato (medicina tradizionale, omeopatica, fitoterapica) grazie alla relazione della Dott.ssa Paola Fiori (medico estetico, omeopata, omotossicologa, chirurgo) e approfondito e illustrato con alcune dimostrazioni pratiche. Durante il convegno saranno presenti stands con personale specializzato che fornirà ulteriori informazioni sui prodotti e servizi più accreditati. La partecipazione all’ evento sarà gratuita. Le prime 50 partecipanti iscritte riceveranno inoltre un buono per una visita medico-estetica gratuita. Tutte le donne riceveranno piacevoli omaggi e potranno usufruire di promozioni offerte per l’occasione.
Pillola Ru 486 e interruzione volontaria della gravidanza
La pillola RU-486 è l’ alternativa farmacologia all’ aborto volontario chirurgico: è possibile interrompere la gravidanza senza sottoporsi all’ intervento chirurgico. La Ru 486 è un prodotto chimico a base di mifepristone, un potente antiormone che interrompe l’annidamento dell’embrione nell’utero e provoca l’ aborto del concepito se assunta entro il secondo mese di gravidanza. Viene assunta dalla donna come una normale pastiglia. Trascorsi tre giorni, i medici somministrano alla madre una sostanza che induce le contrazioni e provoca l’ espulsione dell’ embrione. La somministrazione della pastiglia deve avvenire in ambiente ospedaliero. Negli Stati uniti, già a metà degli anni 80, i pro-life si mobilitarono contro la “French pill” (pillola francese): la Ru 486. Con questo metodo una donna sceglie di non diventare madre ma, appunto, cambia il metodo. L’aborto esiste già, e nonostante non manchino polemiche al riguardo, proprio un’ articolo della legge 194 (il n. 15) prescrive che si continuino a cercare le soluzioni migliori perché l’ aborto sia il meno possibile traumatico e pericoloso per la donna. A 20 anni dalla sua adozione in Francia, dopo essere stata registrata in 15 paesi dell’Unione europea, dopo che nel 2005 l’Organizzazione mondiale della sanità l’ha inserita nella lista dei farmaci essenziali, sbarca anche in Italia la RU-486. Non tanto per scelta delle autorità sanitarie del nostro Paese, ma sulla base della sua approvazione da parte della quasi totalità dei paesi membri dell’Unione: Exelgyn Laboratoires, che la produce, ha infatti avviato una procedura di mutuo riconoscimento. Le donne che decidono di interrompere la gravidanza potranno scegliere fra due procedure: quella tradizionale chirurgica, che prevede ricovero, anestesia, intervento da effettuare entro le prime 12 settimane di gestazione; e quella medica o farmacologica, che consiste nella somministrazione in ospedale di due pillole.
Bellezza batte fumo: smettere ti fa bella
Resi noti i risultati della campagna di sensibilizzazione portata avanti da Lilt e Comune di Milano in questi mesi. Secondo i dati raccolti smettere di fumare ha giovato sia in termini di ringiovanimento della pelle che sul fronte della forma fisica. Un ringiovanimento medio della pelle di 13 anni e una diminuzione o mantenimento del peso corporeo per il 75% delle fumatrici milanesi coinvolte nella campagna “ Smettere ti fa bella. Bellezza batte fumo 1-0 ”. Questi i risultati più rilevanti del progetto-pilota per la lotta contro il tabagismo femminile che, per la prima volta in Italia, ha permesso di valutare i benefici, non solo fisici ma anche estetici, derivanti dall’abbandono della sigaretta su un campione di 46 donne seguite da un team di psicologi, dermatologi e nutrizionisti nel periodo febbraio-novembre 2007. Milano, la città italiana con la più alta percentuale di fumatrici, ha fatto da “apripista” nella sensibilizzazione a un vizio che coinvolge una donna su quattro, il 19,2% contro il 17,6% nel resto del Paese. “Con il progetto Bellezza batte fumo – ha dichiarato l’assessore alla Salute Landi di Chiavenna – abbiamo aggredito il vizio del tabagismo nelle donne con dolcezza. Sembra un ossimoro, ma si è trattato proprio di meglio riuscire nell’intento perché abbiamo avvicinato le donne, anziché terrorizzarle: non abbiamo snocciolato dati allarmanti per spaventarle, ma abbiamo mostrato loro come avrebbero potuto migliorare il proprio aspetto estetico e accrescere la propria autostima gettando via la sigaretta. Puntare sulla bellezza, sulla prevenzione dell’ invecchiamento della pelle, è stato un segnale forte ed è stato recepito immediatamente. Con Bellezza batte fumo abbiamo dimostrato alle donne che non si vince perché si ha la sigaretta in mano che fa sentire più forti, ma si vince giorno dopo giorno con un viso più fresco, con la pelle più elastica e soprattutto con i polmoni più liberi”.
Concorso fotografico EYES ON THE PLANET: uno scatto per l’ Amazzonia
La fotografia come strumento per salvaguardare l’ambiente, in particolare la foresta amazzonica. Attraverso Eyes on the planet si vuole promuovere la sensibilità ambientale. Le immagini migliori saranno messe all’asta e il ricavato sarà utilizzato dal Wwf e Slow Food per progetti in Brasile. Il concorso fotografico internazionale Eyes on the planet vuole promuovere la sensibilità ambientale attraverso strumenti universali come la fotografia e Internet. Giovani fotografi e semplici appassionati di fotografia potranno raccontare il loro punto di vista sull’ambiente. L’iniziativa è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che, dal 1 marzo, potranno collegarsi al sito www.eyesontheplanet.org per registrarsi e caricare la propria foto in digitale, in una delle quattro categorie tematiche previste:
• Environment: immagini che evidenzino come azioni che sembrano trascurabili preludano a disastri di ampia portata e al contrario come i grandi cambiamenti possano nascere dai gesti più semplici e quotidiani;
• People: storie di vita, testimonianze, gesti di solidarietà e di coraggio, donne e uomini che si adoperano per un mondo migliore;
• Climate: l’impatto disastroso dei mutamenti climatici richiama l’uomo al proprio senso di responsabilità e lo esorta a mettere in discussione il suo stile di vita;
• Food: la difesa dell’ambiente passa anche attraverso la tutela della cultura e del territorio d’origine dei prodotti alimentari.