L’ avena: un cereale energetico e tonificante con proprietà terapeutiche

 L’ avena sativa è una graminacea molto coltivata nel nord dell’ Europa (Germania, Scandinavia e Russia) perché tollera bene le basse temperature e la pioggia durante la fase finale del suo ciclo vegetativo. L’ uso dell’ avena nell’ alimentazione umana risale all’ antichità, scozzesi, irlandesi e polacchi ne fanno molto uso nella preparazione di gustosi piatti tradizionali, in Italia è comunemente usata come foraggio per gli animali, specialmente per i cavalli, e molto poco per l’ alimentazione umana.

Nonostante l’ avena sia poco utilizzata nella dieta di tutti i giorni, questo cereale è molto interessante grazie alla sua composizione chimica e alla sua originale struttura fisica. In primo luogo è il più ricco in lipidi, in particolare contiene lipidi insaturi derivati dall’acido oleico e un’ elevata percentuale di acido linoleico, uno tra gli acidi grassi essenziali più importante dal punto di vista nutrizionale. Inoltre è il più ricco di proteine (ne contiene tra il 10-16% della sua composizione), in particolare lisina, un composto organico dalle alte capacità nutritive ed è noto per il suo apporto in elementi minerali e vitamine, in particolare acido pantotenico e tiamina.

Evento. II Festa Nazionale degli “Orti in Condotta”. Un’ occasione per comprendere che la salute passa anche dalla tavola

 Fondazione L. Bonduelle è sostenitore ufficiale del progetto “Orto in Condotta” di Slow Food, un percorso educativo triennale che prevede la coltivazione di orti nelle scuole e lo svolgimento di attività didattiche correlate con l’ obiettivo di introdurre bambini e ragazzi ad una sana alimentazione.

A questo scopo è stata organizzata la II Festa Nazionale degli “Orti in Condotta”, che avrà luogo il prossimo 11 novembre nelle 130 scuole italiane coinvolte. Nella giornata di San Martino, che segna simbolicamente la fine delle attività agricole, 4000 studenti festeggeranno la “messa a riposo” dei 211 orti scolastici, sparsi su tutto il territorio nazionale, a cui si sono dedicati con passione e cura durante lo scorso anno scolastico, insieme agli insegnanti, ai genitori e ai parenti.

La patata: previene l’ arteriosclerosi, cura la tosse, ricarica l’ organismo

 La patata è una pianta perenne con tuberi carnosi che crescono sotto terra e ne costituiscono la parte commestibile. La patata predilige i climi temperati ma la lunga pratica agricola ha consentito di mettere a punto varietà in grado di adattarsi a qualsiasi clima. Vera campionessa di efficienza, è commestibile fino all’ 85%, rende di più e più rapidamente, in meno terreno e in condizioni climatiche più dure rispetto a grano, mais o riso. Anche il sapore della patata varia enormemente e questo ne spiega la versatilità in cucina, dove viene impiegata nella preparazione di primi e secondi piatti, antipasti e dessert.

LA PATATA FONTE DI POTASSIO
Il contenuto in fibre di una patata di normali dimensioni (circa 150 gr.) è pari all’ equivalente di pane integrale, pasta e cereali. Rilevante la quantità di carboidrati presenti nella patata sotto forma di amidi (circa 26 gr. in una patata media). Per le popolazioni del nord questo ortaggio rimane una delle fonti più importanti di vitamina C (variabile fra i 15-25 mg. per ogni 100 gr.) e del complesso B. Presenti percentuali anche se minime di tiamina, riboflavina, magnesio, fosforo, ferro, zinco.

Alterazioni alimentari: quanto è importante la prevenzione

 Poche e semplici le regole per prevenire le tossinfezioni da cibi guasti, ordine e pulizia, innanzitutto

Le cause più comuni delle alterazioni microbiologiche sono:
– prodotti già contaminati all’ origine;
– cibi lasciati raffreddare a temperatura ambiente, con i germi che così si riproducono rapidamente;
– fare trascorrere molto tempo tra la preparazione e il consumo dei cibi;
– insufficiente cottura dei preparati alimentari, specialmente quelli a base di carne;
– uso di alimenti crudi, tipo frutti di mare raccolti in acque inquinate;
– insufficiente pulizia delle attrezzature, degli utensili e dell’ ambiente cucina con presenza di rifiuti che richiamano mosche ed altri insetti veicoli di microbi.

Frequentemente le tossinfezioni sono da imputare alla cosiddetta “contaminazione crociata”, provocata dal trasferimento dei microrganismi da un alimento all’ altro mediante il contatto diretto o gli attrezzi.

Un esempio fra tutti è il piano di lavoro con cui vengono a contatto gli alimenti crudi e cotti, o fra di loro non compatibili, come carne, pesce, uova, frutta, verdura, dolciumi freschi o appartenenti ad altre tipologie merceologiche. Senza dimenticare i microbi trasmessi da un alimento all’ altro da stoviglie ed affettatrici. Altra rilevante causa di propagazione microbica è la preparazione manuale dei cibi, tagliatura, impastatura, farcitura, lavaggio di frutta e verdura, operazioni che facilitano la propagazione microbica, è necessario dunque lavarle accuratamente prima e dopo ogni operazione.

Cioccolato meglio del sesso: un sostituto alla pillola contro depressione e sindrome premestruale

 Una barretta fondente meglio del sesso per le donne italiane. E’ il cioccolato la più sicura fonte di piacere per il 60% delle rappresentanti del gentil sesso. Una su quattro lo preferisce in assoluto agli incontri sotto le lenzuola, ma la percentuale sale al 68% durante la fase premestruale, e addirittura all’ 83% nei giorni del ciclo. Le virtù più apprezzate di bon bon e cioccolatini? Migliora l’ umore (97%), favorisce l’ eccitazione (50%), allevia i dolori e i fastidi che molte sperimentano nella settimana che precede la mestruazione (33%), come irritabilità, alterazioni del sonno, gonfiore, mal di testa. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dal progetto “Scegli tu” della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) su 506 persone, presentato a Perugia, in occasione di Eurochocolate.

IL CIOCCOLATO CONTRO LA SINDROME PREMESTRUALE
Tanto che il cioccolato si rivela decisamente più utilizzato come rimedio fai da te per questi disturbi dei giorni del ciclo, rispetto alla pillola contraccettiva. Che è invece “la soluzione migliore per questi problemi, in grado di modificare le alterazioni ormonali e neurochimiche responsabili della sindrome premestruale – afferma Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano – In particolare, sono efficaci quelle a base di drospirenone, l’ unico progestinico capace di aumentare le endorfine, le nostre molecole della gioia, a livello del sistema nervoso centrale“.

In forma perfetta con la dieta di Miss Italia: ecco il manuale con le regole d’ oro della miss. Il libro della dieta

 Occhio a pomodoro e mozzarella: la tanto estiva caprese provoca ritenzione idrica e rallenta il metabolismo. Per una linea a prova di cellulite, meglio evitare anche scorpacciate di minestrone: conserva i sali di tutte le verdure, che, bollendo, si aggregano in cristalli capaci di trattenere acqua. A rivelare segreti di bellezza e inattese insidie celati nel piatto è un manuale pensato per le giovani concorrenti impegnate nella 70esima edizione del concorso di Miss Italia, che fin dalla copertina evoca il mondo delle fiabe, dove al posto della carrozza di Cenerentola c’ è una bella pentola fiammante.

IL LIBRO DEI SEGRETI PER RESTARE IN FORMA
C’era una volta la solita minestra… le virtù degli alimenti e delle loro associazioni tra tabù e false credenze“, è un po’ manuale, un po’ libro di segreti.
Distribuito a Salsomaggiore Terme – spiega l’ autrice, Sara Farnetti, specialista in Medicina interna e alimentazione funzionale del Policlinico Gemelli di Roma – è stato protagonista anche di una serie di incontri con le ragazze, che hanno compilato degli opuscoli per permetterci di conoscere meglio il loro stile alimentare. E’ pensato per informare in modo divertente, aiutando a considerare l’ alimentazione come un’ alleata della bellezza“.

GLI ERRORI ALIMENTARI DELLE RAGAZZE
Anche perché ragazze e non più giovani fanno molti errori, pensando magari di tenere lontani i chili di troppo. “Insegniamo a conoscere gli alimenti che attivano il metabolismo, e a non abolire i carboidrati della pasta: per non litigare con la bilancia – anticipa – meglio però non consumarne troppi durante lo stesso pasto. Dunque, dopo un bel piatto di spaghetti, niente patate arrosto o supplì“.

Celiachia: i sintomi dell’ intolleranza al glutine

 Un fastidioso gonfiore persistente dopo ogni pasto, un disturbo gastrointestinale che non vuole andare via: sono questi i segnali più conosciuti della celiachia, l’ intolleranza permanente al glutine che determina un’ infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale. In Italia sanno di esserlo 75.000 persone, ma circa 500.000 aspettano ancora la giusta diagnosi: l’ iter diagnostico dei pazienti parte quasi sempre dal medico di medicina generale, soprattutto nel caso di pazienti adulti. Tuttavia, se i malesseri tipici sono facilmente identificabili e noti, non sempre i segnali della celiachia sono così chiari ed evidenti.

I SINTOMI DELLA CELIACHIA
I sintomi della celiachia possono essere infatti estremamente vari, e in alcuni casi, a prima vista assenti. Accanto alla sintomatologia gastrointestinale più evidente esiste una enorme varietà di sintomi extraintestinali, che generalmente si presentano in età adulta, come la dermatite erpetiforme, la poliabortività, l’ osteoporosi. Solo un ascolto attento e profondo, al momento dell’ anamnesi, ai disturbi del paziente può far comprendere al medico di famiglia che si possa trattare proprio di intolleranza al glutine.

Bambini e alimentazione corretta: arriva il decalogo per mamme e papà

 Saltare la colazione – ne abbiamo parlato molte altre volte – insidia la linea e il rendimento scolastico dei piccoli italiani.La distribuzione appropriata degli alimenti dopo il risveglio garantisce un apporto energetico distribuito in tutta la giornata, per cui tra bambini e adolescenti abituati a fare la prima colazione la percentuale di obesità o sovrappeso è inferiore rispetto a coloro che non la consumano. Inoltre l’apporto energetico mattutino facilita apprendimento e concentrazione, per cui migliora anche il rendimento scolastico“. Lo ha detto Sergio Bernasconi, direttore della clinica pediatria e dipartimento materno-infantile dell’Università di Parma organizzatore delle ‘Giornate pediatriche “A. Laurinsich”‘, che si sono appena svolte a Parma.

UNO STUDIO SULLA PRIMA COLAZIONE
Nel corso dell’ incontro è stato presentato il ‘documento di consenso sul ruolo della prima colazione’. Un gruppo di nove società scientifiche, coordinate dalla Nutrition Foundation of Italy, ha elaborato un documento condiviso sui requisiti che deve avere il primo pasto della giornata. “Durante i lavori del convegno – ha spiegato all’ ADNKRONOS SALUTE il pediatra milanese Italo Farnetani, che ha moderato l’ incontro – c’ è stata una sessione in cui alcuni esperti, pediatri e nutrizionisti, insieme al pubblico, hanno discusso le caratteristiche della prima colazione doc“. In base ai dati emersi, Farnetani ha elaborato un decalogo per i genitori, che riassume le caratteristiche irrinunciabili di questo pasto, che deve essere goloso, bilanciato e mai monotono.

Invecchiamento e alimentazione: meno calorie nella dieta fanno ringiovanire

 Una sforbiciata alle calorie per vivere più a lungo e rallentare il temuto invecchiamento. La ‘cura’, senz’altro invisa ai golosi, potrebbe rivelarsi un vero e proprio elisir di lunga vita. Sulle scimmie, per lo meno, il rimedio sembra funzionare. Nello studio condotto dal Wisconsin National Primate Research Center e durato ben 20 anni, i primati a stecchetto sono vissuti il 20% in più con una riduzione delle calorie del 30%. Che, tradotto per noi uomini, equivarrebbe più o meno a sei anni di vita guadagnati. Ma la ricerca, pubblicata sulla rivista Science, fa suo un imperativo: tagliare sì, ma mantenendo una dieta controllata ed equilibrata, ricca di tutte le proprietà nutritive indispensabili all’organismo.

MENO CALORIE, MENO MALATTIE LETALI
Così facendo, per lo meno nelle scimmie, la vita si allunga, e scendono di ben tre volte le possibilità di morire di diabete, cancro, malattie cardiovascolari e atrofia cerebrali, ovvero i grandi big killer in cui ci si imbatte più facilmente con l’ andare degli anni.

Alimentazione sana: le regole dietetiche dell’ Ayurveda

 Le regole dietetiche dell’ Ayurveda si basano su specifici principi. Innanzitutto non esiste una dieta che sia adatta per tutti. Inoltre è importante non solo ciò che si mangia, ma anche, e soprattutto, come lo si digerisce. Il sapore di ogni alimento (Rasa) è strettamente associato alle sue proprietà nutrizionali. Infine, la modalità di preparazione dei cibi ne influenza in maniera determinante le proprietà. Ecco allora alcuni preziosi consigli dalla filosofia ayurvedica per un’ alimentazione corretta…

– Consumare i pasti rimanendo seduti, possibilmente alla stessa ora, in un ambiente tranquillo e con la mente serena. Durante i pasti evitare di lavorare, leggere o guardare la televisione.

– Non mangiare troppo velocemente. Masticare bene. Non alzarsi da tavola troppo sazi o ancora affamati.

– Evitare di mangiare se non si è ancora digerito il pasto precedente.
– Durante il pasto bere acqua a temperatura ambiente, secondo la propria sete. E’ sconsigliabile bere nella mezz’ ora che precede il pasto e nell’ ora che lo segue.