Eritema solare, prevenzione e trattamento delle scottature

 Se dopo che avete preso il sole avvertite alcuni sintomi fastidiosi comeprurito, dolore, senso di bruciore, presenza di bolle, o sincope, può darsi che non vi siate semplicemente scottati: vi trovate di fronte ad un eritema solare.
L’ eritema solare è un’ustione di primo grado che si manifesta successivamente ad una prolungata esposizione ai raggi UV senza la dovuta protezione o comunque con una protezione inadeguata. Di solito i sintomi si manifestano diverse ore dopo l’ esposizione e variano a seconda della gravità dell’ ustione. Istologicamente compaiono delle discheratosi. Erroneamente si intende anche la lucite estivale benigna, forma di dermatite polimorfa solare, come una forma di eritema solare.
Solitamente il trattamento dell’ eritema avviene tramite la somministrazione farmacologica di corticosteroidi, ovvero farmaci a base di cortisone, ma esistono anche rimedi naturali.
Naturalmente, il nostro augurio è quello che non vi scottiate, e per questo è necessaria un’ adeguata protezione della pelle, specialmente per i soggetti particolarmente sensibili.

Irsutismo nella donna e peli superflui: il 15% delle donne è affetto da eccesso di peli

 I detti popolari in materia si moltiplicano, ma per molte donne non è un problema da ridere… anzi. Fonte di ribrezzo o di insolito fascino, l’ eccesso di peluria è un problema che affligge dal 5 al 15% delle donne. In molti dei casi, probabilmente, si tratta di disturbi ormonali. I ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (in Gran Bretagna), si sono occupati del fenomeno ed hanno condotto una ricerca, da cui è risultato un documento in cui sollecitano le donne troppo pelose a non vergognarsi di rivolgersi al medico: la sindrome dell’ ovaio policistico è infatti all’origine del problema nel 70-80% dei casi.
Secondo Rebecca Swingler, specialista in ostetricia e ginecologia del St. Michael’s Hospital di Bristol e autrice del rapporto, l’ irsutismo è un problema stressante e particolarmente penoso per le giovani donne.

Cura dei capelli: rimedi naturali per la cura dei capelli contro sole e vento in vacanza

 La primavera è ormai inoltrata e in molti, con i ponti offerti dalle feste di Pasqua e delle festività si apprestano a partire per qualche piccola vacanza. Se andate al mare, in posti caldi e ventosi, è allora bene pensare anche ai capelli prima di partire. I prodotti naturali per proteggerli, nutrirli e lucidarli sono moltissimi. Vediamo le novità di quest’ anno.

OLIO DI MACASSAR

Un rimedio rinforzante, nutriente e lucidante. In uso da secoli nelle isole Molucche, l’ olio di Macassar è un autentico impacco di bellezza: ridà vigore e luminosità ai capelli inariditi ed impoveriti da vento, sole, mare, decolorazioni o permanenti ravvicinate. Rinforza i capelli, li abbellisce e li nutre intensamente lasciandoli soffici e voluminosi. E’ l’ ideale per proteggerli anche in spiaggia. L’ olio di Macassar è in vendita anche sotto forma di maschere capillari volumizzanti.

Le alghe come rimedio cosmetico per cellulite e smagliature: crema corpo, fanghi e trattamenti fai-da-te

 Si nutrono delle ricchezze del mare e concentrano fino a 50.000 volte le ricchezze dell’ ambiente marino: sono le alghe, preziose alleate per combattere la cellulite e gli inestetismi della pelle. La straordinaria notorietà dei loro benefici le hanno fatte diventare il principale ingrediente di preparati cosmetici per la cura, la bellezza ed il benessere della persona: perchè? Le alghe sono selezionate, raccolte ed essiccate, ma mantengono le loro proprietà. Sono in grado di tonificare, levigare ed idratare i tessuti, favorendo il drenaggio e regalando al corpo equilibrio idrolipidico, nonché ritardardone l’ invecchiamento. Ecco perchè le alghe vengono impiegate in una lunga serie di cosmetici anti-cellulite ed anti-smagliature: dai fanghi d’alga al fangocrema, dagli integratori alimentari al burro corpo, dalla crema dermotermica allo scrub… vediamo tutte le proprietà di questi prodotti.

Calvizie e alopecia: rimedi naturali contro la caduta dei capelli

 Nessuno è perfetto: se a Barack Obama, dopo solo 44 giorni di presidenza degli Stati Uniti, sono venuti i capelli grigi, un motivo ci sarà… e non è solo un modo di dire. I capelli sono estremamente sensibili al nostro stile di vita, al nostro stato psico-fisico e alla nostra alimentazione. Ma cominciamo a preoccuparci sono quando iniziano a cadere. Come distinguere allora se il progressivo diradamento dei capelli fa parte del normale ciclo vitale del bulbo pilifero o se si tratta invece di qualcosa di più grave? Come capire se siamo soggetti a calvizie o alopecia?
Va subito detto che il ciclo vitale del capello prevede una nascita, un periodo di crescita più o meno lungo ed infine la morte del capello. In condizioni normali, poco dopo la caduta di un capello ne nasce un altro, che andrà a sostituire quello caduto. Questo è un processo che può durare per tutta la vita dell’ individuo. Quindi, niente paura se la mattina, quando vi alzate, trovate qualche capello sulla spazzola, nel lavandino o sul cuscino. Ciò che normale non è, invece, è che, dopo la caduta di un capello, ne ricresca un altro più assottigliato, più corto… più piccolo. O che, ancora peggio, non ricresca affatto.

Cura della pelle, un tonico naturale all’ uva per eliminare le rughe dal viso

 La cura della pelle è importantissima per mantenere un aspetto sano e vitale. Ecco perchè alcune semplici pratiche di pulizia quotidiana possono diventare alleate essenziali per combattere l’ opacità della pelle e la secchezza. Ma, oltre a detergere il viso per eliminare trucco e impurità, la nostra pelle è esposta quotidianamente all’ azione di smog, polvere e pulviscoli che rischiano di soffocarla e di bloccarne la naturale traspirazione. Come difendersi?
Innanzitutto, bisogna lavarsi il viso la mattina e la sera prima di andare a dormire. Per aiutarsi, ci si può avvalere di un detergente (a seconda del tipo di pelle) da applicarsi sul viso con un dischetto di cotone. E’ importante che il detergente utilizzato non provochi screpolature, allergie o arrossamenti. In tale caso, va cambiato.
Alcune usano anche le veline per tamponare leggermente il viso, più indicate per eliminare il sebo in eccesso, o la spugnetta. Con una precauzione: la spugnetta va lavata con sapone neutro e non va messa via prima che si sia asciugata.
I prodotti per la detersione del viso sono molteplici e tutti più o meno validi: latte detergente, acqua detergente, gel e mousse sono ormai prodotti molto diffusi, ma a questi si sta aggiungendo la moda del momento: il sapone di marsiglia puro, che non presenta controindicazioni e deterge anche le pelli più sensibili.
A questo si aggiunge poi il tonico, un toccasana per ridonare alla pelle il suo PH naturale. I detergenti, infatti, per delicati che siano, hanno l’ effetto di modificarlo ed ecco perché si ricorre a lenitivi e tonici, consigliati specialmente a chi ha una pelle delicata, che si arrossa facilmente.
Ve ne suggeriamo qui uno a base di usa, completamente naturale e da preparare in casa in pochi minuti.

Olio di Monoi per la pelle secca del corpo e per la cura dei capelli

 L’ olio di Monoi è un olio profumatissimo orginario dell’ isola polinesiana di Tahiti. Per millenni segreto della morbidezza della pelle dei polinesiani e della lucentezza e profumo dei loro capelli, quest’ olio viene tutt’ oggi utilizzato dalla popolazione locale. In lingua polinesiana monoi significa “olio profumato”e deriva dai fiori di Tiarè (Gardenia tahitensis) che vengono lasciati a macerare nell’ olio di coprah, ovvero olio estratto dalla polpa del cocco.
Nella preparazione tradizionale la polpa della noce di cocco viene ottenuta grattugiando la polpa bianca da una noce matura. Essa viene poi impastata a dei fiori di tiarè con un dosaggio di 10 boccioli di tiarè per un chilogrammo di polpa di cocco. Questo composto viene poi esposto al sole e lasciato fluidificare, fino ad ottenere l’ olio di monoi.
Oggi il processo si è modernizzato, specialmente per la produzione dell’ olio in cosmesi e le noci di cocco mature vengono aperte per l’ estrazione della polpa, che viene poi distesa su dei seccatoi e lasciata al sole per un periodo che va da una a tre settimane, finché la polpa non contenga più del 10% di umidità.

Henné e indigo, le tinture naturali per capelli con proprietà antiforfora e sebo-normalizzanti

 Tra i tanti metodi utilizzati nel corso dei secoli dalle donne per prendersi cura dei propri capelli e ravvivarne il colore, il più famoso e forse il più antico è senz’ altro l’ henné. Le donne egiziane lo utilizzavano per donare alla pelle, alle unghie e ai capelli un colorito rosso che, richiamando il fuoco, costituiva un raffinato strumento di seduzione. L’ hennè era inoltre una pianta apprezzata per le sue qualità antisettiche. L’ hennè ancora oggi trova applicazione nelle cerimonie religiose musulmane. Viene infatti utilizzato per decorare le ragazze con disegni rituali e propiziatori, come omaggio dal fidanzato alla futura sposa o come o dono per i nuovi nati. La Lawsonia, insieme a tante altre piante come la Rubia tinctorum, la Reseda luteola, la Dracena draco, il Crocus sativus, l’ Indigofera tintoria, la Juglans regia e molte altre, viene ancora oggi utilizzata per la colorazione delle fibre tessili.

Cause della forfora: stress, alimentazione, dermatite seborroica. Shampoo e Lozione antiforfora

 La forfora è una malattia del cuoio capelluto che colpisce numerose persone. La forfora è causata dalla desquamazione quotidiana delle cellule superficiali dell’ epidermide. Questa è quella che viene definita forfora “normale”.
Quando invece la desquamazione fisiologica normale si aggrava, si manifesta una forfora che è la conseguenza di processi patologici veri e propri, come nel caso della Psoriasi o della Dermatite seborroica. La forfora può essere secca o grassa.
FORFORA SECCA
La forfora secca è più frequente nei mesi invernali, negli uomini e in genere non è collegata alla caduta dei capelli. Il sintomo ricorrente della forfora secca è il prurito che provoca il bisogno di grattarsi frequentemente.
FORFORA GRASSA
La forfora grassa è caratterizzata invece dalla presenza di un’ intensa seborrea che tende a trattenere le squame della forfora, impedendone l’ allontanamento dal cuoio capelluto. Spesso la forfora grassa evidenzia una dermatite seborroica ed è frequente la caduta dei capelli.