La dieta che depura: i cibi che purificano l’ organismo e la pelle

 Seguire per un mese una dieta depurativa, oltre ad aiutare a perdere quei 2-3 chili di troppo, aiuta a disintossicare a fondo l’ organismo, riattivare le funzioni vitali, e prevenire l’ invecchiamento della pelle. Per depurarsi bisogna limitare i grassi, soprattutto di origine animale, frazionare i pasti (3 pnncipali più 2 spuntini) e consumare abbondanti porzioni di fruta e verdura. Ma quali sono i cibi che aiutano l’ organismo e la pelle?
Lo yogurt: preziosa fonte di calcio, contiene i lactobacilli che si stabiliscono nell’ intestino e lo proteggono dall’ eventuale attacco di microrganismi dannosi.
L’ olio extra verginedi oliva: l’equilibrio degli acidi grassi che lo compongono lo rende particolarmente adatto alla prevenzione di disturbi, come l’ aumento del colesterolo e dei trigliceridi (zuccheri) nel sangue.
Il pomodoro: molto usato nella nostra cucina, protegge i vasi sanguigni e il sistema immunitario, perché ricco di vitamina C. Contiene anche il licopene, una sostanza potentemente antinfiammatoria, antinvecchiamento, dalle proprietà elasticizzanti e antietà per la pelle.
Gli alimenti ricchi di fibra: sono cibi come la frutta, la verdura, i legumi, il pane e la pasta, specialmente se integrali. La fibra aiuta l’ organismo a depurarsi facilitando il lavoro dell’ intestino. E’ importantissima nella regolazione della funzionalità intestinale e nel rallentare l’ assorbimento dei grassi e degli zuccheri.
L’ acqua: è fondamentale se si vuole depurare e rigenerare l’ organismo. Bere abbondantemente (fino a 2 litri al giorno) permette di eliminare, attraverso i reni, le tossine accumulate ogni giorno dall’ organismo. L’ acqua più adatta a questo scopo è quella con pochi sali minerali disciolti (acqua oligominerale). Se non si riesce a bere acqua semplice si può ricorrere a tisane e tè non dolcificati.
Le vitamine amiche della pelle: per una pelle compatta e luminosa possono essere d’ aiuto alcune vitamine, in particolare le vitamine E, A e C, tre potenti antiossídonti noturoli, in grado di contrastare i radicali liberi, molecole prodotte doll’orgonismo che accelerano l’invecchiamento. La vitamina E è un potente antiossidante e protegge i tessuti dall’ invecchiamento. E’ presente in quantità elevata nel fegato, nel rosso d’uovo e in tutti i grassi insaturi: l’olio di oliva, ma soprattutto altri oli vegetali, come quello di germe di grano, mais, girasole, vinacciolo, soia. Il fabbisogno di questa vitamina è di 8 milligrammi al giorno (mezzo rosso d’uovo, 100 grammi di fegato, un cucchiaino di olio di girasole). La vitamina A mantiene integre le funzioni delle cellule della pelle e combatte la cute ruvida e secca. E’ diffusa in pochi alimenti animali come il fegato mentre esiste come betacarotene, un precursore che poi si trasforma in vitamina A, in molti vegetali, in particolare nei peperoni, nelle carote, nella zucca e nei vegetali con foglie verde scuro come gli spinaci. Ne servono 700 microgrammi al giorno (3 peperoni, una carota, 120 grammi di zucca). La vitamina C favorisce la formazione del collagene una sostanza che serve a sostenere la pelle. Si trova in alta percentuale nei vegetali verde scuro, nei peperoni, nei pomodori, nel ribes rosso, nel kiwi, nelle fragole, negli agrumi. Il fabbisogno giornaliero è di 60 milligrammi (bastano un’arancia, 110 grammi di fragole, 2 pomodori, mezzo peperone).

Via il gonfiore invernale: più leggeri con due diete veloci disintossicanti

 State pensando di eliminare le tossine e il senso di gonfiore accumulato durante l’ inverno? Questo è il momento giusto per rimettersi in forma. Nel passaggio dalla stagione fredda a quella primaverile si ha una naturale esigenza di equilibrio e la necessità di liberarsi dal senso di gonfiore lasciato dall’ inverno. Ma il deep-washing (bere solo liquidi per una settimana) così come digiunare a mezzogiorno bevendo succhi amarognoli sono spesso pratiche poco gradite. Ci sono molte persone (e non a torto!) che non accettano l’ idea di non poter mangiare nulla di solido nel corso di uno o più giorni. Non si tratta di un capriccio: ogni organismo ha un suo profilo biochimico cui corrispondono preferenze di sapori. Ma disintossicarsi e “ sgonfiarsi “ senza rinunciare al cibo solido e secondo i propri gusti si può. Ovviamente ci aiutano moltissimo frutta e verdura e programmi brevi (3 giorni o 7 giorni) fatti proprio per disintossicare e alleggerire l’ organismo. Ecco due programmi detox per depurarsi! Se adorate i dolci puntate sulla frutta.
Amate i cibi dal sapore zuccherino e cedete facilmente alle seduzioni di un biscotto, un pasticcino o una fetta di torta. Potete ribaltare questa piccola debolezza a vostro favore con vegetali dalle note dolci come mele, papaia, carote, orzo e zucca. Cibi ricchi di acqua che in pochi giorni riescono a depurare l’ organismo fornendo potassio. Bastano pochi accorgimenti per eliminare i gonfiori.
Schema per 3 giorni (venerdì-sabato-domenica)
Colazione: 1 bicchiere d’ acqua con un cucchiaio di limone; 1 mela; 1 yogurt di soia arricchito con un cucchiaino di germe di grano, miele vergine integrale e 3 cucchiai di frutti di bosco (vanno bene anche quelli surgelati); 2 tazze di tè (meglio se tè verde).
Pranzo: 150 g di frutta di stagione; insalata di verdura cruda con 1 cucchiaino d’ olio extravergine di oliva battuto con 2 cucchiai di succo di limone e poco sale; 2 gallette di riso integrale.
Cena: verdura al vapore a volontà; 60 g di riso semintegrale cotto con verdure e condito con olio extravergine di oliva e prezzemolo (oppure una minestra di verdure e 40 g di riso).

Metabolismo lento, dieta e attività fisica

 Sono grasso perché ho il metabolismo lento. In realtà, escludendo disfunzioni ormonali, a parità di sesso e di massa muscolare, le variazioni individuali del metabolismo sono limitate. Ciò non toglie che le persone in sovrappeso abbiano, generalmente, un metabolismo più lento di quelle magre. Ma, se non sono presenti disfunzioni ormonali, il metabolismo lento è una conseguenza del sovrappeso e non la causa: il metabolismo infatti rallenta a causa di una vita troppo sedentaria (mancanza di attività fisica) e di una scorretta alimentazione. L’incremento della massa magra e dell’attività fisica rappresenta un forte stimolo per le attività del metabolismo. Più muscoli abbiamo e più calorie consumiamo nel corso della giornata, indipendentemente dall’età, dalla funzionalità tiroidea e dal livello di attività fisica. Il muscolo è infatti un tessuto vivo in continuo rinnovamento e con richieste metaboliche nettamente superiori rispetto al tessuto adiposo (quasi dieci volte). Un miglior tono muscolare aiuta a bruciare maggiori calorie anche durante l’attività fisica. Mentre facciamo sport il nostro metabolismo aumenta notevolmente e permane elevato anche per diverse ore dal termine dell’allenamento (fino a 12 ore dopo un’ attività particolarmente intensa). Per accelerare al massimo il metabolismo è consigliato eseguire un’attività mista, caratterizzata cioè da un lavoro ad alta intensità (esercizi di tonificazione con i pesi, con le macchine o a corpo libero) seguito da un’attività aerobica come la corsa, il ciclismo o il nuoto. Per accelerare il metabolismo con una corretta attività fisica e una buona alimentazione bisogna:
– fare almeno due o tre allenamenti alla settimana di durata non inferiore ai 40 minuti
– alternare attività aerobiche con esercizi di tonificazione
– darci dentro con i pesi! Non diventerai un culturista ma contribuirai ad accelerare notevolmente il tuo metabolismo
– cambiare frequentemente il programma di allenamento, in modo da favorire gli adattamenti metabolici necessari per affrontare il nuovo stress

A dieta con il riso

 Il riso sazia quattro volte più del pane, è più digeribile della pasta, favorisce la diuresi e combatte la ritenzione idrica. Leggero e nutriente, il riso è un alimento particolarmente adatto per la dieta e per dimagrire in fretta e senza troppa fatica. Indipendentemente dalla varietà, il riso ha lo stesso potere energetico della pasta, ma sazia di più, perché dopo la cottura trattiene molta acqua e si gonfia: ne bastano 50 grammi per ottenere una porzione apportando solo 62 calorie. Il suo elevato contenuto di amidi e zuccheri comporta un processo di digestione elaborato, prolungando la sensazione di sazietà e tenendo lontana la fame a lungo. Inoltre, il riso è ricco di sali minerali e vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, che favoriscono il metabolismo facendo sì che l’organismo bruci meglio l’energia introdotta con l’alimentazione. Grazie a queste caratteristiche, la dieta del riso permette di perdere fino a tre chili in due settimane senza rinunce eccessive: l’apporto calorico giornaliero si aggira intorno alle 1200 calorie (proteine 13%, grassi 29%, carboidrati 57%). La dieta del riso ha un’ottima funzione depurativa, perché fornisce un elevato apporto di potassio e un bassissimo contenuto di sodio, la combinazione ideale per favorire la diuresi e il drenaggio dei liquidi nei tessuti. Infine, essendo privo di glutine, il riso è un alimento perfetto anche per chi è intollerante. Il menu per 2 settimane prevede l’utilizzo di tutte le varietà di riso con una particolare predilezione per il riso integrale. Quest’ultimo, infatti, è da preferire perché è il più leggero, con solo 88 calorie per etto anziché 350, ed essendo meno raffinato trattiene il maggior numero di sostanze nutritive. I modi di preparazione del riso sono molteplici, e possono essere combinati a piacere per creare un menù vario. Il piatto forte è il risotto, da mangiare 2 o 3 volte alla settimana, che mantenendo l’acqua di cottura permette di salvare le vitamine. Per condirlo basta fantasia e tante verdure! L’importante è evitare il soffritto, troppo calorico, da sostituire con la cipolla stufata in acqua e vino bianco. L’alternativa al risotto è il riso bollito, leggero e molto digeribile, che può essere condito solo con un filo d’olio e con le erbe aromatiche. Il riso può essere utilizzato anche per sostituire il pane a tavola e per accompagnare carne, pesce e formaggi.

La dieta vegetariana: uno stile di vita ?

 Spesso, quando di parla di dieta vegetariana, non si parla solo di una forma di alimentazione, ma di uno stile di vita. Il vegetariano elimina dalla dieta i prodotti derivanti dall’uccisione di animali, compresi pesci e crostacei, pur accettando l’utilizzo di altri prodotti di origine animale, ottenibili in modo non cruento, come uova, latte, formaggi e miele. Per un’ alimentazione sana, secondo chi pratica una dieta vegetariana, non è sufficiente eliminare i prodotti animali. Occorre anche eliminare alimenti raffinati come zuccheri e cereali, pietanze ricche di conservanti, alcuni tipi di grasso (anche di origine vegetale), cibi e bevande industriali. Per alcuni la dieta vegetariana sarebbe poco salutare, poichè utilizzando solo alimenti di origine vegetale, si fornirebbe al corpo una parte minore di nutrienti importanti. Tra l’esempio più spesso riportato quello delle proteine, che nei vegetali sono di valore nutritivo inferiore. Ma scegliendo con un minimo di accortezza è possibile trovare nei vegetali praticamente quasi tutto (tra le poche eccezioni il ferro, scarso, e la vitamina B12). Chi esclude solo la carne e mangia pesce, uova, latte e derivati, ha disponibilità di ogni tipo di nutriente. Chi esclude anche uova e pesce, integrando solo con latte e derivati, può secondo alcuni, rischiare carenze nutrizionali. Pur ricordando che il simbolo della forza per eccellenza, il toro, non si nutre di bistecche!