Intolleranza al latte, l’ incapacità di digerire il lattosio

E’ un problema che deriva dall’incapacità da parte del nostro apparato di digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e in alcuni suoi derivati di mucca, di capra e di pecora. L’intolleranza al latte deriva dala totale mancanza o dal deficit di un enzima detto lattasi, che ha la funzione di scomporre il lattosio nelle due molecole che lo compongono, ovvero il galattosio e il glucosio. La lattasi è prodotta naturalmente dalle cellule dell’intestino, in particolare in grande quantità nei neonati, ai quali permette di digerire il latte materno. Con la crescita, già a partire dai tre anni, la produzione enzimatica tende a diminuire e la sua quantità diventa minima attorno ai 20 anni.

Sensibilità al glutine, un nuovo disturbo della sensibilità a questa proteina

Da qualche tempo gli specialisti hanno individuato un nuovo disturbo correlato al glutine, si tratta della sensibilità al glutine, un malessere molto comune che tocca, secondo le stime, circa il 6 per cento della popolazione italiana. Un numero non indifferente di persone, se si pensa che la celiachia, considerata come diffusa, riguarda più o meno l’1 per cento delle persone. La sensibilità al glutine ha in comune con la celiachia la maggior parte dei disturbi gastrointestinali, anche se questi si verificano in modo meno evidente.

Celiachia e allergia al grano non vanno confuse, sono due forme diverse

La celiachia è una difficoltà digestiva cronica (che dura nel tempo), provocata dal contatto del glutine con la mucosa intestinale. I meccanismi che portano alla sua comparsa sono molto più complessi e difficili da individuare rispetto a quell’allergia. Secondo gli esperti, alla base della celiachia c’è un disturbo di tipo autoimmune. Questo significa che, quando la persona predisposta entra in contatto con il glutine, il sistema di difesa dell’organismo si attiva, aggredendo e distruggendo non la sostanza estranea, ma una parte dell’organismo stesso, cioè i villi dell’intestino.

I lupini riducono grassi e colesterolo, fanno bene al cuore, sono senza glutine

I lupini, come la farina che se ne ricava, sono totalmente senza glutine: per questo sono ideali per chi soffre di celiachia e, in ogni caso, non irritano l’intestino.

Dai lupini si ricava anche una farina leggera ma nutriente per il suo contenuto di proteine (43 per cento su 100 g di farina), presenti in una percentuale simile a quella della soia, paragonabile a quella della carne e superiore alle uova. Anche in forma di farina, i lupini diventano quindi un’ottima fonte alternativa alla carne: questa farina infatti può essere utilizzata per la preparazione di prodotti da forno, biscotti, sostitutivi del pane.

La dieta per l intolleranza ai latticini, 1300 calorie, i cibi da evitare

 Per superare l’intolleranza ai latticini devi dosare il consumo di proteine del latte, ma rinunci così anche alle migliori fonti di vitamina D e calcio, che servono a proteggere la salute delle ossa. Carne, pesce e uova sono ricchi di vitamina D, mentre puoi trovare il calcio nelle erbe aromatiche, con cui è consigliato insaporire tutti i piatti. Ma se hai più di 40 anni, non basta; il consiglio è prendere un integratore alimentare, da chiedere al medico curante. È soprattutto importante leggere le etichette dei cibi, in molti prodotti si nascondono le proteine del latte, che sono definite caseina, siero del latte o siero albumina.

Autotest per scoprire a cosa sei intollerante, i test da fare

 Parti dal sintomo più ricorrente e avrai prima una diagnosi, poi vedremo i test clinici da fare per approfondire l’eventuale intolleranza, valuta bene di solito come ti senti.

Sei spesso stanca. Eppure la sera non ti addormenti facilmente, ma non riesci a riposarti come vorresti. Tra gli altri disturbi che ti colpiscono più di frequente ci sono diarrea, stitichezza e una fastidiosa dermatite. Hai spesso il catarro e fai fatica a liberartene. Anche il tuo aspetto tradisce un’intolleranza: hai un po’ di pancetta e la pelle molto chiara. Potresti essere intollerante ai latticini.

Le ricette delle intolleranze, creme caramel del buonumore, 170 kcal a porzione

 La ricetta del creme caramel prevede l’uso di latte vaccino, che può essere sostituito con latte di soia, buona fronte di proteine. Ideale anche per la merenda dei bambini. Si può consumare a pranzo e a cena, l’abbinamento alla frutta va benissimo. Ti fa bene perché migliora l’umore
In genere, le intolleranze alimentari provocano ansia e malumore. Questo dolce è ottimo per favorire la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore nono come ormone del buonumore. Inoltre, fornisce vitamine del gruppo B, che contrastano stress e nervosismo. Tuttavia, come accade per tutti i dolci, occorre consumarlo con moderazione.

Le ricette per le intolleranze a grano e lieviti, riso al pollo anti gonfiore, ricetta piatto unico da 385 kcal a porzione

 Il problema delle intolleranze alimentari è molto diffuso, è necessario rinunciare spesso e volentieri a pietanze che contengono purtroppo degli ingredienti che per noi sono dannosi, non è detto però che si debba rinunciare al gusto di una buona portata, la ricetta del riso al pollo anti gonfiore è una preparazione delicata che fornisce in ottime proporzioni tutti i principi nutritivi necessari per la salute. Ideale per chi soffre, appunto, di gonfiori e colite. Il riso al pollo può essere consumato sia a pranzo che a cena, abbinato a verdure cotte e crude. Facile da preparare, 10 minuti di preparazione e 20 di cottura.

Intolleranze alimentari, cose le provoca, i rimedi naturali più efficaci

 Se mangi sempre le stesse cose rischi di favorire le intolleranze aimentari che, infatti, sono riconducibili all’accumulo nel tempo di determinate sostanze introdotte ogni giorno sempre lo stesso cibo. Ed è proprio tale periodo di latenza che spesso rende difficile comprendere che si può improvvisamente diventare intolleranti a un alimento mangiato per anni senza alcun effetto collaterale. I sintomi delle intolleranze alimentari non sono mai immediati, questo rende più difficile individuare il cibo responsabile, sia da parte della persona che del medico curante. I sintomi possono comprendere riniti, sinusiti, tosse, asma, coliti, gonfiori, stipsi, diarrea, dolori addominali gastriti, prurito anale, aritmie, palpitazioni, crampi muscolari, dolori ossei e/o articolari, eczema, acne, psoriasi.

Anche gli intolleranti al grano possono mangiare i dolci, la ricetta della torta di grano saraceno

 Chi l’ha detto che gli intorrelanti al grano non possono gustare prelibatezze quali una squisita torta, basta usare le farine senza glutine e fruttosio. Per chi sta seguendo una dieta, può pensare di includere questa torta, eliminandone altre dal menù giornaliero, sapendo che la ricetta della torta di grano saraceno ne apporta 293 di kcalorie a porzione. Ti fa bene perché è preparata con farina di grano saraceno, naturalmente priva di glutine. Quindi non favorisce i gonfiori addominali ed è adatta anche per gli intolleranti al grano e i celiaci. Inoltre, ha un buon effetto saziante.

L’intolleranza al glutine (celiachia) dipende dalla data di nascita

 La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale e triticale; più precisamente, chi è affetto da celiachia è intollerante a una frazione di glutine: la gliadina. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 150-150 persone, quindi i celiaci potenzialmente sarebbero 400 mila, ma in Italia con una diagnosi certa ce ne sono solo 75 mila. Ogni anno vengono eseguite cinquemila nuove diagnosi e nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10 per cento.

La pancia gonfia: gonfiore o cuscinetto ?

 Per trovare la giusta soluzione, bisogna innanzitutto individuare il problema. La pancia può essere dilatato per diversi motivi: può essere un accumulo di grasso, le cosiddette maniglie dell’amore, ma si può anche essere gonfio per problemi di digestione o per mal funzionamento dell’intestino. Spesso alla base della pancia gonfia vi è un’intolleranza alimentare; ma anche l’accumulo di stress può giocare un ruolo decisivo.

Benessere: polenta e verdura snellente per chi è intollerante al grano

La polenta con verdura è buona e adatta anche per i bambini, va completata con un alimento proteico, per esempio con merluzzo oppure lenticchie. Utile anche in caso di ritenzione, soprattutto questa ricetta di polenta e verdura così come preparata, è adatta all’intolleranza al grano e celiachia, sia a pranzo che a cena, le verdure da abbinare saranno cotte o crude, legumi, carne, pesce, tofu o uova. A fine pasto potrete gustare una tisana digestiva preparata con 1 c di bardana in 1 tazza di acqua calda per 5 minuti.