Laura Chiatti si è rifatta il seno

A differenza di tante altre attrici che nascondono gli evidenti aiutini del chirurgo pur di far apparire tutto dono di madre natura, la stupenda Laura Chiatti, attrice di punta del panorama cinematografico italiano, ha confessato senza alcun imbarazzo di essersi rifatta il seno. Vanità o necessità professionali, non è dato sapere quali siano i reali motivi che l’hanno spinta a prendere questa decisione, di fatto si è regalata una taglia in più di reggiseno.

Charlize Theron dice no al botox

Charlize Theron, attrice 36enne a dir poco stupenda dice “no al botox“; a differenza di molte sue colleghe lei insomma sembra essere (almeno per il momento) contraria a sfoggiare un viso di plastica. Nel corso di un’intervista dice

Alcune donne per combattere l’invecchiamento usano il Botox, e questo è fantastico. Ma io spero di poterne fare a meno ancora a lungo

 

Rachel Aldana, nona di reggiseno e continua a crescere

Non ha certo problemi di decolleté Rachel Aldana, madre natura le ha fornito un seno che non passa inosservato. È anche vero che il seno è la parte del corpo femminile che attira immediatamente l’attenzione dei signori uomini, una volta si diceva che un bel seno doveva stare in un coppa di champagne, quella era la misura ideale. In epoca moderna, invece, più si abbonda e meglio sembra andare. Ed è così che il popolo femminile, pur di avere un decolleté intrigante si sottopone ad interventi chirurgici improbabili, pur di arrivare ad una settima di reggiseno.

Paola Perego si è ridotta il seno

Vip e chirurgia plastica: un binomio praticamente perfetto! Sono infatti molte le celebrità italiane e non che ricorrono più o meno spesso al bisturi del chirurgo; c’è chi decide di farsi fare una mastoplastica ed avere un seno gigante e chi, invece come Paola Perego è passata da una quinta ad una terza.

Come ha raccontato a Gioia

Se vuole le do anche la notizia in anteprima che le ho ridotte. Non ho più le tette. Ce l’ho fatta. L’anno scorso, sono stata ferma un po’ di mesi e ho colto l’occasione per farmele ridurre. Il sogno da quando ero ragazza: da una quinta sono passata a una terza. Per la prima volta ho preso il sole in topless

Protesi Pip e cancro al seno: nessun legame

Anche oggi vi riportiamo una notizia che ha a che vedere con le protesi Pip; solamente qualche giorno fa vi abbiamo informato circa l’azione che vorrebbero intraprendere i chirurghi plastici, costituendosi parte lesa ed ora arrivano anche delle importanti precisazioni da parte di Mario Pelle Ceravolo vicepresidente di Aicpe, l’associazione che riunisce i chirurghi plastici estetici a proposito di protesi Pip e cancro al seno.

non esistono evidenze scientifiche sul fatto che ci siano legami tra le protesi e il cancro. Anzi, l’incidenza di tale patologia è inferiore a quella che si riscontra tra le donne senza protesi. Anche i dati sulla rottura delle protesi sono incerti, in quanto gli studi esistenti sono stati effettuati con metodologie differenti e quindi non comparabili. Proprio per questo, come associazione, ci stiamo attivando per realizzare uno studio relativo alle protesi Pip in Italia

In questi ultime settimane dopo lo scoppio di questo scandalo in diversi paei era scattata una vera e propria psicosi, in certi casi forse anche legittima vista la scarsità di informazioni che circolavano; speriamo quindi che le parole del vicepresidente di Aicpe siano d’aiuto verso tutte quelle donne cui sono state impiantate proprio delle protesi Pip.

Donatella Versace: viso completamente rifatto

Belle per sempre! Deve essere questo lo slogan preferito da molte vip italiane e straniere che puntualmente ricorrono al chirurgo plastico alla ricerca dell’elisir dell’eterna giovinezza arrivando anche in certi casi a cambiare faccia; è ad esempio il caso di Donatella Versace il cui viso è completamente sfigurato.

Protesi Pip: i chirurghi plastici si sentono parte lesa

Torniamo a parlare di protesi PIP perché sono arrivati i dati relativi al primo censimento di queste protesi difettose: il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha reso noto che tra il 2001 e il 2011 nel nostro paese sono stati 4525 gli impianti eseguiti usando protesi PIP. Sono però dati incompleti perché all’appello mancano ancora alcune regioni; sempre secondo quanto dichiarato dal Ministro gli impianti dichiarati sono 3802, effettuati principalmente nel centro-nord Italia.

Ricordiamo che sebbene ci sia paura non esistono (almeno ad oggi) legami certi tra protesi Pip e cancro al seno.

L’ideatore di questi impianti, Jean Claude-Mas nei giorni scorsi era stato arrestato e poco dopo rimesso in libertà; come vi abbiamo riportato in questo articolo lui aveva agito in maniera consapevole perché il gel usato in queste protesi era più economico. Ora, anche i chirurghi plastici cominciano a lamentarsi ritenendosi parte lese e, l’Aicpe, associazione che riunisce i chirurghi plastici estetici, ha deciso di denunciare la società francese Poly Implant Prothesis, produttrice delle protesi e l’ente certificatore tedesco T.U.V. Rheinfeld, chiamato ad eseguire i controlli.

All’Isola dei Famosi 9 le mamme sono tutte (o quasi) rifatte

L’Isola dei Famosi, edizione numero 9 è iniziata e se volessimo potremmo tranquillamente cambiare titolo alla trasmissione resa famosa da Simona Ventura in “Isola di plastica”; vi sarete certamente accorti che molte delle donne e mamme protagoniste sono ricorse alla chirurgia plastica e, la domanda che spesso e volentieri mi pongo (non sono ancora riuscita a trovare una risposta soddisfacente) è “perchè?”.

Nessuna di loro ne aveva un effettivo bisogno: pensiamo a Nina Moric, opinionista in studio che ha ben pensato di ricorrere al bisturi di un chirurgo plastico finendo per rovinarsi. E’ passata dall’essere una donna bellissima al mostrare un viso rotondo (tipo palla) ed un seno che non le si addice proprio.

Protesi Pip, arrestato Jean Claude Mas

E’ stato arrestato Jean Claude Mas, il fondatore della società francese diventata tristemente famosa per le protesi mammarie che potrebbero generare cancro. Lo cercavano in tutto il mondo, in realtà era a casa della sua compagna nel sud della Francia, dove è stato arrestato dalla polizia francese. Lo stesso Jean Claude Mas aveva ammesso che le protesi erano state prodotte con materiale scadente non omologato, molto più economico, rispetto all’originale, questo permetteva di risparmiare molto sui conti, permettendo un margine di guadagno superiore.

Ciglia e sopracciglia più folte con un trapianto

Per rendere le ciglia più folte ed avere uno sguardo magnetico si ricorre al mascara; se però le ciglia sono particolarmente sottili si può ricorrere ad un tipo di chirurgia plastica capace di risolvere il problema in maniera definitiva. Sto parlando di un vero e proprio trapianto di ciglia eseguito in anestesia locale; questa nuova pratica è nata negli Stati Uniti ed il guru è il chirurgo Alan Bauman, tra i primi a mettere ad eseguire l’infoltimento delle ciglia.

Voucher per liposuzione a bambina di 7 anni

Sembra che i regali di Natale più graditi siano gli interventi di chirurgia estetica e plastica, così raccontano i media, le mamme vanitose fanno regali per soddisfare le vanità delle figlie e, nel pacchettino sotto l’albero, mettono un buono per un intervento estetico, anche Poppy Burge ha ricevuto il tanto agognato buono per farsi la liposuzione. Fin qui potrebbe essere tutto normale, se non fosse per l’età della piccola, solo 7 anni. Non ne potrà usufruire prima dei sedici ma, come dicono i saggi: “Meglio prevedere che provvedere”. E deve essere stata questa l’idea di Sarah Burge, madre della piccola, soprannominata dai tabloid britannici “The Human Barbie”, che tradotto significa “La Barbie umana”, per via della sua mania per la chirurgia plastica. Lei stessa si è sottoposta ad oltre cento interventi, dunque, per lei investire £ 7.000 sterline, circa 8.500 euro per la futura liposuzione della bambina rientra nella normalità, al pari di una garanzia per la sua istruzione scolastica.

Protesi Pip: nel silicone anche additivi chimici industriali

Nuovi ed inquietanti dettagli attorno al caso delle protesi Pip; secondo quanto riferito dall’emittente radiofonica francese Rtl sembra infatti che il gel al silicone di cui sono fatte le protesi Pip aveva degli additivi chimici industriali che non erano mai stati sottoposti a test specifici. Si sta parlando di resine usate per per la produzione di carburanti, gomma, componenti per il pc e alimenti: insomma niente a che vedere con il settore medico.

Quindi queste protesi non solo sono più fragili di altre e quindi con un rischio di rottura maggiore; non solo contengono del silicone di tipo industriale (quello da usare è invece di tipo medico, più costoso ma anche più sicuro) ma adesso si scopre anche che alcuni componenti erano dei veri e propri additivi chimici: protesi che quindi sembrano essere un vero e proprio attentato alla salute.

Jean Claude Mas, l’ideatore delle protesi Pip apre una nuova società?

Jean Claude Mas, il creatore delle protesi difettose Pip di cui spesso abbiamo parlato nel nostro blog sarebbe in procinto di tornare con una nuova società sempre dedita alla produzione di protesi; la notizia riportata da Le Monde mi lascia senza parole. La domanda che sorge spontanea è “Come può un uomo salito agli onori della cronaca per avere usato protesi con del silicone industriale e accusato di diversi casi di cancro al seno (su questo punto però vorrei ribadire che non è ancora stata accertata una relazione certa tra protesi Pip e cancro) pensare di dare vita ad una nuova società sempre nello stesso settore?”

La società France Implant Technologie (FIT), che è stata creata a giugno per conto dei suoi due figli, Nicolas Lucciardi di 27 anni e Peggy Lucciardi di 24 anni, ha elaborato un piano industriale per incrementare la produzione di protesi a La Seyne-sur-Mer. L’ex capo, Jean-Claude Mas, appare nuovamente nell’organigramma come “consulente tecnico commerciale” e due ex dirigenti della PIP ricoprono cariche di responsabilità nei settori della produzione e monitoraggio della qualità.