Acne giovanile: rimedi naturali con i fiori di Bach, fitoterapia, gemmoterapia e oligoterapia catalitica

 E’ il guaio di molti giovanissimi e, anche se passa da sola con l’età, vi proponiamo alcuni rimedi tutti naturali per aiutarvi a combattere gli antipatici inestetismi sulla pelle. L’ acne è un’ affezione cutanea caratterizzata da un’aumentata secrezione delle ghiandole sebacee e da un processo infiammatorio dei follicoli polisebacei. Di solito si localizza al volto e alla parte superiore del dorso. Si distinguono forme cliniche diverse: acne volgare o giovanile, acne conglobata, acne necrotica, acne professionale e da cosmetici, acne rosacea, acne iatrogena…
Tuttavia, la lesione caratteristica comune a tutte le forme di acne è il microcomedone.

IL MICROCOMEDONE
Il microcomedone si sviluppa su cute seborroica, è formato da sebo frammisto a cellule cornee e, premendolo, ne fuoriesce un corpicciolo vermiforme biancastro. L’infiammazione di comedoni chiusi si manifesta come una papula eritematosa, lievemente rilevata, , a cui può sovrapporsi la pustola. L’estensione del processo in profondità provoca la formazione di noduli e cisti. In tal modo si distinguono l’acne volgare “punctata” o comedonica, pustolosa, nodulare e cistica. La visita medica è indicata nell’acne pustolosa, tuberosa e cicatriziale.

RIMEDI NATURALI ACNE: I FIORI DI BACH
Particolarmente efficace per l’ acne risulta l’ associazione di alcuni fiori di Bach:
– Chicory (favorisce le funzioni di eliminazione dell’organismo)
– Crab Apple (favorisce le funzioni di eliminazione dell’organismo)
– Walnut (per il mutamento psicofisico della pubertà)
Mescolare due gocce di ciascun fiore in 30ml d’acqua minerale naturale e assumerne 4 gocce 4 volte al giorno per almeno due mesi.

Omeopatia e rimedi omeopatici: granuli, globuli e gocce omeopatiche. Modalità di assunzione cure omeopatiche

 I rimedi omeopatici si presentano sotto forma di granuli, globuli e gocce.

I GRANULI
Sono prescritti in tutte le diluizioni e vanno assunti in numero da 3 a 5 per volta. E’ la forma farmaceutica pià utilizzata.

I GLOBULI
Sono sferule di saccarosio e lattosio presenti nlle monodosi. Il tubo-dose va assunto in un’ unica somministrazione e lasciato sciogliere lentamente in bocca, sotto la lingua. E’ la forma farmaceutica che assicura il massimo effetto-superficie. E’ riservata alle diluizioni medie o alte (7, 9, 15, 30, 200 CH) prescritte meno di una volta al dì o una volta al dì per un periodo limitato.

LE GOCCE
Tramite un veicolo alcolico a 30°, sono disponibili in flaconi da 15 o 30ml, Sono riservate alle basse diluizioni: TM, 1 DH, 3 DH, 6 DH. Vanno assunte pure o diluite in un po’ d’ acqua, generalmente 2-4 volte al dì, alla dose media di 15-20 per volta.

Medicina Naturale ed Omeopatia: consigli per i rimedi omeopatici e le terapie omeopatiche

 Ecco qualche accorgimento affinché la terapia omeopatica funzioni al meglio.

– Richiedere direttamente al farmacista o al medico eventuali informazioni sul rimedio omeopatico – In omeopatia i medicinali non curano una malattia, ma un insieme di sintomi che possono corrispondere a numerose malattie e a un numero illimitato di pazienti. Risulta pertanto impossibile allegare informazioni riguardanti le indicazioni o la posologia del medicinale.

– Conservare il tubetto dei granuli o dei globuli fino alla scadenza indicata – Eì opportuno rispettare la data di scadenza riportata sull’ etichetta. Il tubetto va conservato in un luogo pulito e asciutto, al riparo da eventuali eccessi termici.

– Limitare l’ uso di alcolici, tabacco e stimolanti – Benché non esista alcuna evidenza riguardo al fatto che il consumo di sigarette, caffé, tè e altri stimolanti comprometta l’ efficacia del trattamento omeopatico, è consigliabile limitare l’ uso di tali sostanze per ottenere una risposta ottimale dell’ organismo.

Omeopatia: origini e vantaggi dell’ omeopatia

 Il primo a intuire il principio di similitudine fu Ippocrate, nel I secolo a.C.: nel corso di un’ epidemia di colera ad Atene, egli utilizzò per i pazienti colpiti dalla malattia piccole dosi di elleboro bianco (Veratrum album), che ad alte dosi provoca diarrea coleriforme nei soggetti sani che l’ abbiano assunta per errore. Successivamente Paracelso (1493-1541) individuò l’ importanza del dosaggio: “La nozione di veleno dipende esclusivamente dalla dose”. Infine, Hahnemann (1755-1843) introdusse il termine omeopatia, dal greco “omoios” (simile, somigliante) e pathos (sofferenza, malattia, esperienza), e la definisce in maniera completa in tre opere fondamentali: Organon, Materia medica pura e Malattie croniche. Nel primo trattato definisce l’ omeopatia come medicina basata sulla legge di smilitudine, nel secondo raccoglie le osservazioni della sperimentazione condotta su soggetti sani somministrando sostanze attive, nell’ ultimo propone il metodo corretto per affrontare e curare le malattie croniche.

I VANTAGGI DELL’ OMEOPATIA
L’ omeopatia presenta numerosi vantaggi… eccone alcuni elencati in “Medicina Naturale dalla A alla Z” di Bruno Brigo:
– I rimedi omeopatici sono ottenuti a partire da materie prime naturali di origine vegetale, animale e minerale.
– L’ assunzione di principi attivi in piccole dosi garantisce l’ assenza di tossicità diretta e di effetti secondari.
– L’ omeopatia cura il paziente stimolando le risposte specifiche dell’ organismo per il ripristino dell’ equilibrio della salute.

Omeopatia: cos’ è e come agisce sull’ organismo umano. Cure omeopatiche

 Tutti ne abbiamo sentito parlare, si trova ormai abitualmente nelle farmacie tradizionali come nelle erboristerie, eppure sul fatto che funzioni o meno c’ è molto scetticismo diffuso… cos’ è l’ omeopatia e come agisce sul nostro organismo? Ecco alcune risposte.

OMEOPATIA E IL PRINCIPIO DI SIMILITUDINE
L’ omeopatia è un sistema clinico-terapeutico introdotto alla fine del Settecento dal medico tedesco Hahnemann, basato su somministrazione di sostanze di origine minerale, vegetale o animale in microdosi, definite “rimedi”, che vengiono preparati con particolari procedimenti di diluizione e dinamizzazione (le “diluizioni omeopatiche”).
La loro scelta avviene secondo una metodologia complessa che, sostanzialmente, interpreta il cosiddetto “principio di similitudine”. Tale principio si fonda sulla constatazione di un fenomeno generale della biologia; ogni sostanza capace di causare, a dosi ponderali, sintomi in un soggetto sano, può curare gli stessi sintomi in una persona malata, quando sia somministrata in dosi deboli.

Alimentazione sana: le regole dietetiche dell’ Ayurveda

 Le regole dietetiche dell’ Ayurveda si basano su specifici principi. Innanzitutto non esiste una dieta che sia adatta per tutti. Inoltre è importante non solo ciò che si mangia, ma anche, e soprattutto, come lo si digerisce. Il sapore di ogni alimento (Rasa) è strettamente associato alle sue proprietà nutrizionali. Infine, la modalità di preparazione dei cibi ne influenza in maniera determinante le proprietà. Ecco allora alcuni preziosi consigli dalla filosofia ayurvedica per un’ alimentazione corretta…

– Consumare i pasti rimanendo seduti, possibilmente alla stessa ora, in un ambiente tranquillo e con la mente serena. Durante i pasti evitare di lavorare, leggere o guardare la televisione.

– Non mangiare troppo velocemente. Masticare bene. Non alzarsi da tavola troppo sazi o ancora affamati.

– Evitare di mangiare se non si è ancora digerito il pasto precedente.
– Durante il pasto bere acqua a temperatura ambiente, secondo la propria sete. E’ sconsigliabile bere nella mezz’ ora che precede il pasto e nell’ ora che lo segue.

Ayurveda e Medicina Naturale: consigli salute e benessere per chi ha una costituzione Pitta

 L’ Ayurveda è un sistema terapeutico praticato da migliaia di medici e seguito da milioni di persone in India e nel mondo intero, compresi Stati Uniti ed Europa. La medicina ayurvedica tradizionale, diffusa soprattutto nel Sud dell’ India, utilizza ricette tramandate da millenni e gelosamente custodite; l’ Ayurveda moderno, insegnato nelle università indiane, ricerca invece un’ integrazione con la ricerca scientifica e clinica.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE PITTA
– Corporatura media
– Colorito roseo o rossastro
– Pelle morbida con nei e lentiggini
– Capelli biondi o ramati e tendenza alle calvizie
– Occhi brillanti, color verde o ramato
– Carattere forte e deciso
– Irritabilità, tendenza alla collera
– Temperatura cutanea calda
– Solido appetito e buona digestione
– Evacuazioni più volte al giorno
– Sonno profondo ma breve
– Preferenza per cibi e bevande freddi
– Buon oratore
– Tagliente nei giudizi
– Intelletto acuto
– Grande senso estetico

Medicina Naturale: Ayurveda e consigli per chia ha una costituzione Vata

 L’ Ayurveda è un sistema della tradizione medica indiana che basa la prevenzione e la cura delle malattie sulla modificazione dello stile di vita e la somministrazione di preparati naturali. L’ ayurveda riconosce trecostituzioni principali, ciascuna corrispondente a uno dei tre Dosha (i tre principi che governano il cosmo), e costituzioni miste derivanti dall’ intreccio delle tre fondamentali.

Scoprite qual’è la vostra! Inizieremo qui con la costituzione Vata.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE VATA
– Corporatura sottile
– Colorito olivastro
– Occhi piccoli, incavati, di colore scuro
– Pelle secca
– Capelli sottili
– Vene sporgenti
– Scroscio o crepitio articolare
– Carattere ansioso e irrequieto
– Facilità di apprendimento
– Scarsa memoria
– Indecisione, tendenza a cambiare spesso parere
– Temperatura corporea bassa
– Estremità fredde
– Appetito e digestione irregolari
– Alvo stitico
– Preferenza per cibi e bevande caldi
– Sonno leggero, disturbato
– Facile affaticabilità
– Abitudini irregolari
– Tendenza a essere sempre in movimento
– Instabilità
– Eloquio prolisso
– Tendenza a gesticolare in continuazione

Ayurveda e medicina naturale: i consigli per chi ha una costituzione Kapha. Alimentazione e stile di vita

 Secondo l’ Ayurveda, “Colui i cui Dosha sono in equilibrio, il cui appetito è buono, i cui Dhatu funzionano normalmente, i cui Mala sono in equilibrio e il cui Ego, la cui mente e i cui sensi sono permeati di beatitudine del Sé, questa è una persona sana” (Sushruta Samhita 15,38).
Dunque è importante seguire i consigli per la propria costituzione ayurvedica, in modo da mantenere l’ equilibrio tra tutti gli elementi che determinano il nostro benessere.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE KAPHA
– Costituzione robusta, tendenza all’ obesità
– Colorito pallido
– Pelle grassa
– Denti forti
– Sorriso luminoso
– Capelli spessi e forti di colore nero
– Apprendimento lento
– Buona memoria
– Pigrizia e lentezza
– Appetito scarso e digestione lenta
– Sonno lungo e profondo
– Alvo regolare
– Resistenza allo sforzo
– Preferenza per cibi caldi e asciutti e bevande calde
– Carattere amabile
– Inclinazione al perdono
– Possessività
– Forte impulso sessuale

Medicina tradizionale cinese: la digitopressione sintomatica. Meridiani e punti per curare l’ ansia

 Secondo la medicina tradizionale cinese la digitopressione è una delle otto forme di micromassaggio. Consiste nel praticare una pressione lieve, media o intensa con l’ estremità di un dito (ad esempio il pollice), la nocca del medio, il gomito o il palmo.
A partire da questo tipo di micromassaggio, in Giappone si è sviluppata una tecnica particolare, definita “shiatsu” (appoggio), che prevede l’ esecuzione delle pressioni con le dita a livello degli agopunti o lungo il dorso dei meridiani. Questa forma di trattamento viene preferita soprattutto in età pediatrica, nella terza età e nei disturbi di tipo reumatico o allergico.

MERIDIANI E PUNTI DELLA DIGITOPRESSIONE
Secondo il pensiero cinese, le premesse per la malattia si creano quando la distribuzione dell’ energia vitale diventa irregolare, per difetto o per eccesso, a livello dei singoli organi e del corpo intero. La circolazione dell’ energia vitale avviene lungo percorsi, in Occidente definiti Meridiani, rappresentati come tragitti lineari che collegano i punti dotati di potenziale attività di accelerazione, inibizione o regolazione dell’ energia, quando stimolati opportunamente.
Meridiani e punti decorrono o si localizzano lungo piani di clivaggio e linee di confine o separazione tra strutture anatomiche diverse, ove la resistenza elettrica è minore. Gli agopunti inseriti lungo la rete bioenergetica dei meridiani mettono in relazione la superficie del corpo con le logge energetiche e gli organi in profondità.