Donne coi guantoni: boom di corsi di autodifesa e kick boxing

 Altro che donne coi guanti da cucina: oggi le donne sono coi guantoni! Fitness e boxe per tenersi in forma. Invece di step, aerobica o danze latino-americane (le tradizionali discipline del fitness solitamente associate al gentil sesso) le donne scelgono sempre più corsi di autodifesa, dalle classiche arti marziali a tecniche innovative come kick boxing e beat it. Insomma le donne si difendono da sole, o almeno imparano a farlo, divertendosi e mantenendo la linea. Come succede durante i corsi di KPT (Kombat Personal Training), proposti in tutte le palestre del circuito Virgin Active Italia: un training pre-pugilistico e pugilistico che però viene rivisitato in chiave fitness e quindi permette a tutti di misurarsi con la disciplina. Una lezione dura 55 minuti, prevede un primo momento di stretching a terra, quindi la fase di combattimento, che ripropone alcuni movimenti della kick boxing. L’ allenamento KPT, che può avvenire tra allievo e personal trainer o tra due avversari, si sviluppa in un mini ring quadrato di circa 4 metri, o su un tatami. I benefici del KPT sono notevoli, e riguardano un generale potenziamento dei gruppi muscolari di braccia, gambe e addominali, una migliore resistenza cardiaca, flessibilità articolare e muscolare, oltre al contributo importante sulla concentrazione e sul senso di autostima. Quasi un’ ora di fitness da veri pugili, su un minuscolo ring, dove si pratica un allenamento divertente e coinvolgente, che permette di bruciare circa 600 calorie e di mantenersi in forma.

Il lavoro del futuro è l’ ingegnere per l’ ambiente

 L’ emergenza rifiuti apre nuove opportunità di impiego: le aziende del settore infatti sono già a caccia di giovani capaci e preparati. I rifiuti sono un problema per l’ Italia, eppure per qualche italiano potrebbero essere un’ occasione. Le cosiddette multiutility, grandi società di servizi ambientali specializzate in raccolta differenziata, smaltimento e riciclo (come la Hera, società emiliana), cercano esperti per affrontare il problema. Ma qual’ è il curriculum ideale di un manager ambientale? I più richiesti sono gli ingegneri, ma la chiave del loro successo sta nella specializzazione: dopo la laurea triennale ci sono corsi biennali in ingegneria per l’ ambiente e il territorio o in ingegneria chimica per lo sviluppo sostenibile. Ma la strada per i futuri ingegneri dell’ ambiente è lunga: concluso il percorso serve un master. Tra i migliori ci sono quelli in gestione e controllo dell’ ambiente oppure in ambiente e qualità. Chi frequenta corsi come questi ha più chances di assunzione perché ha confidenza con i temi e i linguaggi specifici del settore ambientale. Ma quali sono le aziende a caccia di nuovi talenti?

Chirurgia estetica su una bambina down

 Cambiare i tratti di una bambina down con la chirurgia estetica: è quello che vuole fare una coppia inglese, e subito sono fioccate le polemiche. Ophelia Kirwan è una bambina inglese di due anni, capelli biondi e occhi a mandorla, segno tipico della sindrome di down. Suo padre Laurence, chirurgo estetico, ha già annunciato al quotidiano Daily Mail che quando Ophelia compirà diciotto anni, attenuerà col bisturi i tratti somatici che caratterizzano la sua diversità: gli occhi troppo distanti tra loro, il naso piatto, le labbra sottili, la lingua che qualche volta sporge dalla bocca, e il collo grosso. La dichiarazione ha suscitato polemiche tra chirurghi, psicologi e associazioni di familiari di persone down: ha senso camuffare un tratto profondo dell’ identità di Ophelia? Molti pensano che sia un inganno: un ragazzo down, anche con i tratti modificati, avrà comunque un ritardo e sarà diverso dagli altri. Il presidente della società italiana chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica Mariano Bormioli, sostiene che l’ essere riconoscibili come down in realtà protegge questi bambini, fa sì che i compagni siano più accoglienti nei loro confronti.

Chi è vegetariano vive 80 anni: Dacia Maraini, Margherita Hack, Umberto Veronesi

  Dacia Maraini (scrittrice), Margherita Hack (scienziata) e Umberto Veronesi (oncologo) sono tre grandi ancora in piena attività: lavorano 10-12 ore al giorno, vanno in bicicletta, fanno sci da fondo. Il loro segreto di giovinezza: hanno detto addio alla carne. Come loro, sono già sei milioni gli italiani che hanno fatto questa scelta. La ricetta anti-invecchiamento di Veronesi, da sempre vegetariano, è fatta di un po’ di cioccolato, un po’ di sudoku per mantenere allenata la mente e niente carne. Al primo posto tra le ragioni della sua scelta c’ è un motivo autobiografico: è cresciuto in una cascina lombarda e vitelli, agnelli e puledri erano suoi compagni di giochi da bambino, il pensiero di macellarli era inaccettabile. Essere vegetariano per Veronesi è soprattutto una scelta etica: gli animali per l’ industria alimentare sono macchine da trasformazione. La sua dieta è a base di pasta, riso, uova, yogurt e tanta frutta e verdura…e adora il cioccolato: un’ iniezione di buonumore ed energia. Una dieta vegetariana è un grande aiuto per chi vuole avere una vita intensa, perché è facile da digerire e protegge dai guasti del tempo. Per l’ attività di chirurgo di Veronesi, la dieta vegetariana è di grande aiuto: in sala operatoria bisogna stare in piedi per molte ore senza perdere la concentrazione, una dieta carnivora (peggio se abbondante!) lo appesantirebbe.

Nei rifiuti finisce metà del cibo inglese

  Evidentemente gli inglesi non hanno problemi di emergenza-rifiuti o difficoltà ad arrivare con lo stipendio alla quarta settimana del mese: secondo una ricerca pubblicata in Gran Bretagna, metà del cibo prodotto finisce nei rifiuti. Uno spreco di circa 20 milioni di tonnellate di cibo all’anno. Circa 16 milioni di tonnellate di cibo viene buttato via da privati, negozi, hotel, ristoranti e aziende, il resto viene distrutto nel percorso tra campi e negozi. La ricerca è stata condotta da Lord Haskins of Skidby, ex consulente del governo dell’ agricoltura. Si tratta di uno spreco di cibo che risolverebbe i problemi della fame in molti paesi, ad esempio equivale a 40 volte quello che servirebbe al Burundi, dove il 44% della popolazione è malnutrita. La fame di parte della popolazione mondiale è un problema che si è riscontrato sempre durante la storia, ma nell’epoca moderna più che mai. Molte regioni africane o sudamericane soffrono dell’oppressione di aziende multinazionali che sfruttano le risorse del luogo approfittando della povertà dello stato e non sostengono gli abitanti dalla miseria che esse stesse provocano. In questo modo il divario non fa che crescere e nei paesi del primo mondo si continua nello spreco…

Dimagrire per pagare meno

 Tempi duri per chi è in sovrappeso in Australia: la nuova politica anti-obesità prevede polizze più alte per gli obesi. In Australia le compagnie assicurative fanno lievitare il costo delle polizze vita per gli obesi con aumenti fino al 300%. Chantell Pein, broker assicurativo, sostiene che: “essere molto sovrappeso vuol dire essere più a rischio di contrarre alcune malattie“. Il prezzo della polizza sale non appena l’ indice di massa corporea diventa superiore a 30. Per un 55enne maschio e in forma l’assicurazione costa circa 1042 euro l’anno. Se lo stesso individuo fosse obeso, il premio salirebbe a 1572 euro. Secondo i medici le compagnie vogliono lucrare sulla crisi di obesità che sta attraversando l’ Australia: una donna su due e un uomo su tre hanno problemi di peso e malattie legate all’ obesità. Il problema obesità in Australia viene trattato al pari del problema fumo in Italia e in Europa: per incentivare a smettere di fumare si alza il prezzo-tassa delle sigarette, così in Australia si alza la polizza per la ” grasso-tassa “…ma pur trattandosi di salute non è esattamente la stessa cosa….!

Jogging alla moda: la maratona sui tacchi a spillo

 Il jogging tiene in forma…in qualsiasi sua forma! Ad Amsterdam esiste infatti una maratona sui tacchi a spillo: un modo alternativo per correre e divertirsi…per chi i tacchi li sa portare ovviamente! Condizione necessaria per partecipare è indossare calzature con tacchi a spillo di lunghezza non inferiore ai 9 centimetri. La vecchia battuta “la donna fa quello che fa un uomo, solo che sta sui tacchi” si addice alla tradizionale maratona che si è tenuta il 6 marzo 2008 ad Amsterdam: hanno partecipato ben 150 maratonete. Un’anticipazione elegante e alternativa alla festa della donna! Si tratta di un evento podistico alquanto particolare giunto alla sua terza edizione e chiamato Stiletto Run. La manifestazione è infatti riservata alle sole donne, e le partecipanti hanno percorso 350 metri sui tacchi a spillo nella P.C.Hooft, la via della moda di Amsterdam. La vincitrice si è guadagnata un buono da 10 mila euro da spendere per lo shopping nei negozi del centro. Questa strana maratona non è un caso isolato. A San Pietroburgo, per esempio, è stata organizzata una gara di 100 metri su scarpe con tacchi a spillo. Anche qui l’altezza minima richiesta per il tacco era di 9 centimetri. La prima classificata ha vinto un assegno di 50.000 rubli (circa 1470 euro). Hanno ricevuto un premio anche la miglior sprinter di classe, la donna con le migliori scarpe e quella che ha mostrato più determinazione e voglia di vincere. E poi dicono che sui tacchi a spillo non si corre bene…!

Bellezza viso: è Meg Ryan la Gioconda del 2000!

 Al di là dei mutevoli stili di bellezza lanciati dalla moda, i canoni di bellezza dei maestri del rinascimento sono senza tempo e (sembra!) ancora attuali. E se Leonardo Da Vinci avesse incontrato Meg Ryan, l’avrebbe scelta come modella per un ritratto del viso ! Lo rivela uno studio americano sui criteri che Leonardo Da Vinci seguiva quando voleva dipingere un volto dalla bellezza perfetta. Tra i canoni geometrici di bellezza ancora attuali: la larghezza del viso deve essere quattro volte quella del naso; l’altezza della fronte, la parte inferiore del viso e la lunghezza del naso devono essere uguali. L’unico criterio che oggi non va più di moda è il rapporto naso-bocca: nella bellezza rinascimentale si preferiva una bocca meno piena (un rapporto di 1,5 rispetto alla larghezza del naso, mentre oggi il rapporto peferito è 1,6…colpa del silicone ??). I canoni di bellezza del rinascimento sono stati testati mostrando 420 foto (32 delle quali di volti noti) ad un gruppo di 36 volontari. Al primo posto è risultata Meg Ryan, al secondo Rock Hudson, al terzo Keanu Reves e al quarto Greta garbo! La ricerca condotta all’University of Nebraska è stata pubblicata dalla rivista Pattern Recognition. Per i ricercatori che hanno condotto lo studio, nelle donne risultano più attraenti menti piccoli, nasi minuscoli, una più ampia distanza tra gli occhi e bocche meno larghe. Negli uomini invece sono attraenti la simmetria delle punte superiori delle labbra e la simmetria del naso (…sarà solo questo?!). E allora adesso armiamoci di righello e misuriamoci la faccia! Ma ricerche americane a parte, e visto che non siamo Leonardo e non siamo “matematici”, non dimentichiamo che trucco e palestra fanno miracoli! Non saranno certo 32 volontari e un gruppo di ricercatori americani a farci sembrare brutti e “asimmetrici”…i difetti hanno sempre affascinato più del viso perfetto!

Quando il Troppo “non” Storpia!

 Per entrare nel guinness dei primati ad Angela Bismarchi mancano 5 operazioni: ha solamente 36 anni e si è già sottoposta a 42 operazioni di chirurgia estetica. Il record per Angela, è arrivare a quota 47. E pare che il prossimo intervento chirurgico sia imminente: vuole sottoporti ad un’operazione per rendere orientali i suoi occhi, in vista del Carnevale di Rio de Janeiro che quest’anno ha come tema proprio il centennale dell’immigrazione giapponese in Brasile. Per l’occasione la regina del ritocco sfilerà durante la parata della Samba. L’anno precedente la Bismarchi si era presentata al “Sambodromo” carioca vestita solo con un cerottino inguinale, con il corpo interamente dipinto nei colori verde, giallo e blu del Brasile. Era stata arrestata per oltraggio alla bandiera.