Più rischio infarto e ictus per chi fa le ore piccole e sta sveglio fino all’ alba. La ricerca dell’ Emory University

 Più rischio infarto e ictus per chi fa le ore piccole e sta sveglio fino all’ alba. La ricerca dell’ Emory University di Atlanta

Svelato il mistero del pericolo delle ore piccole. Già diversi studi hanno dimostrato che stare svegli fino all’ alba è pericoloso per il cuore: si verificano più spesso casi di ictus e infarto. Secondo un team di ricercatori dell’ Emory University di Atlanta la chiave di tutto è nei ritmi giornalieri delle cellule che formano i vasi sanguigni. Gli scienziati, infatti, hanno scoperto che l’ attività di queste cellule è al livello più basso proprio nelle primissime ore del mattino; questo ciclo della vita cellulare può rendere i vasi sanguigni meno in grado di rilassarsi, aumentando così il pericolo di problemi al cuore in un particolare momento della giornata.
Le cellule progenitrici entoteliali hanno un ruolo importante nel mantenere il rivestimento dei vasi sanuigni. Si tratta essenzialmente di cellule staminali che aiutano a rimpiazzare le cellule endoteliali che formano i vasi proprio nel punto di una lesione, e favoriscono la costruzione di nuovi vasi nelle aree prive di un adeguato rifornimento di sangue.

Nuove droghe per gli adolescenti: lo sballo virtuale in rete con suoni a bassa frequenza da provare gratis e poi venduti

 Nuove droghe per gli adolescenti: lo sballo virtuale in rete con suoni a bassa frequenza da provare gratis e poi venduti come droga

Con appositi file, secondo quanto promettono numerosi siti che li commercializzano, gli adolescenti possono spararsi nelle orecchie per ore e ore suoni particolari alla ricerca di effetti psichedelici. Questi suoni hanno un effetto-droga: a provocare il trip sono onde sonore che stimolano il cervello su frequenze bassissime e creano una sorta di sballo virtuale.
Per sballarsi on line basterebbe quindi collegarsi a internet e scaricare file dai nomi decisamente espliciti come cocaina, ecstasy, peyote, marijuana. Gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche sullo sballo virtuale hanno lanciato l’ allarme su un file che viene commercializzato on line: costa poco, è facilmente reperibile in internet, ma, avvertono gli scienziati del Cnr, le sue potenziali insidie sono ancora tutte da indagare. Con questa droga virtuale, secondo quanto promettono numerosi siti che commercializzano questi file, gli adolescenti possono infatti drogarsi virtualmente con dei suoni che creano effetti psichedelici. Le onde sonore on line, che si basano sull’ effetto binaurale dei suoni, stimolano il cervello su frequenze bassissime, tra i 3 e i 30 Hertz (i cosiddetti infrasuoni), e innescano le più diverse reazioni sollecitando l’ attività cerebrale in maniera anomala.

Musicoterapia pre-parto: ninnananna anti-stress per future mamme contro ansia, stress e depressione

 Musicoterapia pre-parto: ninnananna anti-stress per future mamme contro ansia, stress e depressione

Ninnananna non solo per il bambino, ma anche per la futura mamma prima del parto.
Sembra infatti che la musica giusta aiuti le donne in gravidanza a ridurre stress, ansia e depressione. Ma attenzione: l’ effetto anti-stress è maggiore proprio con le melodie pensate per far dormire il bebè, e con i suoni della foresta e dei cristalli, rispetto ai celeberrimi brani di musica classica, da Beethoven a Debussy.
E’ quanto emerge da uno studio sull’ effetto della musicoterapia dai ricercatori del College of Nursing della Kaohsiung Medical University di Taiwan.
Gli studiosi hanno sottoposto 116 donne in attesa alla musicoterapia e le hanno poi confrontate con 120 future mamme controllo. Il gruppo musicale ha mostrato significative riduzioni di stress, ansia e depressione già dopo solo due settimane, usando diverse tecniche di musicoterapia, spiega Chung-Hey Chen, ricercatore oggi alla National Cheng Kung University.
Invece il gruppo di controllo ha mostrato una riduzione dello stress molto minore, e nessun effetto su ansia e depressione.

Meno crisi d’ asma per bambini con genitori ottimisti e non ansiosi. La ricerca medica della Boston University (Usa)

 Meno crisi d’ asma per bambini con genitori ottimisti e non ansiosi. La ricerca medica della Boston University (Usa)
Non tutti i bambini asmatici sono uguali e a fare la differenza, quanto a sintomi, spesso è il carattere dei genitori. Secondo un gruppo di ricercatori statunitensi, infatti, se i genitori hanno grandi aspettative sulla capacità dei figli di condurre una vita normale, i bambini asmatici hanno meno crisi e sintomi fastidiosi rispetto ai coetanei con lo stesso problema ma con genitori meno ottimisti. Non solo. I bambini dei genitori ottimisti e meno ansiosi sono più bravi a usare le terapie anti-asma in modo appropriato se hanno memorizzato una routine ad hoc e se i loro genitori hanno ben compreso come fare per controllare i sintomi dell’ asma.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Department of Ambulatory Care and Prevention dell’ Harvard Medical School, dell’ Harvard Pilgrim Health Care e della Boston University (Usa).
Per la ricerca sono stati seguiti oltre 700 genitori di bambini tra i 2 e i 12 anni con asma persistente, seguiti in due strutture a Boston. I risultati suggeriscono che le aspettative dei genitori e le loro percezioni sono fattori chiave, capaci di influenzare il controllo dell’ asma dei figli, ma anche la loro capacità di usare i medicinali appositi in modo efficace.

I detersivi diluiti e i detergenti antibatterici possono rendere più potenti i batteri e lo Stafilococco aureo

 I detersivi diluiti e i detergenti antibatterici usati in ospedale e a casa possono rendere più potenti i super-batteri e lo Stafilococco aureo

Cautela con i detesivi diluiti e i detergenti antibatterici, specialmente in ospedale. Queste sostanze chimiche, studiate per ripulire l’ ambiente da microrganismi patogeni, possono infatti rivelarsi i loro migliori alleati.
Secondo uno studio, bassi livelli di questi detergenti (chiamati biocidi) possono rendere ancora più potente il pericoloso Stafilococco aureo, regalandogli una sorta di scudo contro alcuni antibiotici. I detergenti battericidi sono comunemente usati per pulire gli ospedali, ma anche gli ambienti domestici, per sterilizzare attrezzature mediche e decontaminare la pelle prima di un intervento chirurgico.
Alla giusta concentrazione queste sostanze uccidono batteri e altri microbi, ma se vengono usate con più parsimonia (o se vengono diluiti) i batteri possono sopravvivere e diventare molto più potenti di prima. E’ il caso dello Stafilococco aureo, che produce normalmente proteine in grado di pompare diverse sostanze tossiche fuori dalla cellula per difesa. Proprio questo sistema viene potenziato dai detergenti antibatterici diluiti, spiega Glenn Kaatz del Deparment of Veterans Affairs Medical Center di Detroit (Usa).

Lo stress rende superstiziosi e paranoici. La ricerca della Northwestern University nell’ Illinois

  Lo stress rende superstiziosi e paranoici. La ricerca della Northwestern University nell’ Illinois
La superstizione sembra andare di pari passo con lo stress. Pranoie da gatti neri, cornetti di corallo rosso nella borsa, mai passare sotto le scale e non scendere dal letto col piede sinistro.
Se abbiamo perso momentaneamente il controllo della nostra vita per un amore fallito, una delusione sul lavoro o un problema di salute, non deve sorprenderci un improvviso e inspiegabile (almeno all’ apparenza) aumento di scongiuri, amuleti e riti anti-sfiga nelle nostre giornate incerte. La prova scientifica, che mostra come la perdita di controllo dia spazio a paranoie e superstizione, arriva da uno studio statunitense guidato da Adam Galinsky, della Northwestern University di Evanston, nell’ Illinois, e da Jennifer Whitson, dell’ ateneo del Texas, ad Austin. Per le persone è fondamentale avere in mano le redini della propria vita e quando il controllo viene meno, ciascuno cerca di ripristinare la situazione; la superstizione, naturalmente, può fare al caso di chi si sente allo sbando. Ma anche le paranoie consentono paradossalmente di spiegare e dare un senso a ciò che ci è sfuggito di mano.

Cellule staminali da cordone ombelicale: in Piemonte aumento del 50% delle conservazioni private negli ultimi 3 mesi

 Cellule staminali da cordone ombelicale: in Piemonte aumento del 50% delle conservazioni private negli ultimi 3 mesi
L’ incontro promosso a Caraglio (Cuneo) dal Lions Club Busca e Valli e dalla società svizzera Genico ha delineato una situazione in grande movimento (per approfonfimenti sulle tematiche affrontate durante l’ incontro di Cuneo vedi l’ articolo correlato, clicca qui: Parto indolore e cellule staminali per la cura delle malattie).
Nella sola regione Piemonte, le richieste di mamme che hanno voluto crioconservare le cellule staminali del loro cordone ombelicale per il figlio sono aumentate di oltre il 50 per cento solamente negli ultimi tre mesi. Questo è emerso a Cuneo nel corso dell’ incontro organizzato dal Lions Club Busca e Valli di Cuneo in collaborazione con Genico, società svizzera che si occupa della crioconservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.
La grande partecipazione che è stata registrata al Filatoio di Caraglio (Cuneo) è il primo segno di una diffusa sensibilità esistente. Parlare di cellule staminali da cordone ombelicale e parto indolore non solo è toccare due temi di stretta attualità, ma anche incentivare un dibattito che passa dalla sfera scientifica a quella etica, da quella normativa e approda in quella affettiva. Sono temi che molto sentiti e sui quale non c’è ancora abbastanza informazione.
Soprattutto per le cellule staminali, la delicatezza deriva dall’ attuale situazione normativa: la legislazione italiana permette la donazione a fini allogenici di sangue del cordone ombelicale per l’ estrazione di cellule staminali.

Non basta una buona memoria per affrontare nuove decisioni. La ricerca della Columbia e Stanford University

 Non basta una buona memoria per affrontare nuove decisioni. La ricerca della Columbia e Stanford University

Quando dobbiamo prendere delle decisioni nuove, spesso ci facciamo guidare generalizzando a partire da una serie di esperienze del passato simili alla nuova situazione che dobbiamo affrontare.
Due ricercatori della Columbia University e della Stanford University (Daphna Shohamy e Anthony Wagner) hanno analizzato come il nostro cervello riesce a generalizzare per prendere decisioni e affrontare al meglio le nuove situazioni della vita.
Sulla base di studi precedenti i ricercatori hanno ipotizzato che la generalizzazione derivi da una codifica del cervello che si verifica mentre sperimentiamo degli eventi nuovi ma in parte simili a eventi del passato; la codifica integrativa effettuata dal nostro cervello dipende sia dall’ ippocampo sia dalle regioni dei neuroni dopamminergici del mesencefalo.
Quindi il nostro cervello associa e integra eventi del passato alla situazione presente attraverso la memoria.

Parto indolore e cellule staminali per la cura delle malattie sono i temi del convegno del 30 Ottobre 2008 a Cuneo

 Parto indolore e cellule staminali per la cura delle malattie sono i temi del convegno del 30 Ottobre 2008 a Cuneo

Cellule staminali da cordone ombelicale e parto indolore sono due temi di grandi attualità che possono rappresentare un notevole passo in avanti nella ricerca medica e scientifica.
Il Lions Club Busca e Valli insieme a Genico, società svizzera specializzata nella gestione della crioconservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale, propongono un incontro pubblico, giovedì 30 ottobre, alle ore 20,30 al Filatoio Rosso di Caraglio (Cuneo) proprio per affrontare questi delicati temi. Il titolo della conferenza è infatti : ” Staminali da cordone ombelicale e il parto indolore “. Lo scopo dell’ incontro è offrire un’ occasione di dialogo e confronto e fare informazione su due questioni molto delicate in modo il più possibile oggettivo e obiettivo.
Infatti, anche se la comunità scientifica è abbastanza concorde sul prelievo e la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale, la legislazione italiana non è ancora chiara.
C’è, di fatto, la predisposizione al prelievo e allo stoccaggio in ambito pubblico; operazioni che però non sono ancora concesse all’ ambito privato. Ma la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale è possibile: la legislazione italiana, infatti, prevede la possibilità di affidarsi a strutture straniere, naturalmente nel rispetto dei protocolli sanitari internazionali.
Conservare le cellule staminali è una scelta d’ amore, decisamente lungimirante nei confronti dei propri figli, commenta Paolo Bassanini, biologo, direttore di Genico. La ricerca medica, infatti, ha compiuto passi da gigante e, oggi, con le cellule staminali è già possibile curare numerose malattie: dalle leucemie ad alcuni tumori maligni, dalle malattie del sangue ad una serie di malattie correlate al sistema metabolico.

I disturbi stagionali dell’ umore: la Sad, la depressione d’ autunno. La ricerca medica del Friends Hospital di Filadelfia

 I disturbi stagionali dell’ umore: la Sad, la depressione d’ autunno. La ricerca medica del Friends Hospital di Filadelfia

Le persone che vivono nei Paesi settentrionali, come il Canada e gli Stati del nord degli Usa, ma anche il Nord Europa, le giornate più brevi e buie dell’ inverno possono portare una specifica forma di depressione detta Sad.
La sigla Sad sta per Seasonal affective disorder: il disturbo dell’ umore stagionale che colpisce nei mesi freddi dell’ anno. Chi ne soffre comincia a manifestare i primi sintomi già a fine autunno, dice il dottor Peter Swanljung del Friends Hospital di Filadelfia.
Le cause della Sad non sono ancora chiare ma esiste un netto legame tra depressione e luce solare.

LE CAUSE DELLA SAD E DEI DISTURBI DELL’ UMORE
LUCE DEL SOLE E SERATONINA: L’ ORMONE DEL BUONUMORE

Probabilmente, spiega Swanljung, i cambiamenti nell’ esposizione alla luce che avvengono nei mesi invernali influiscono sui livelli nel cervello di produzione di serotonina (l’ ormone del buonumore), che a sua volta influisce su energia e umore.

Allenare il cervello e la memoria protegge dall’ Alzheimer. La ricerca dell’ Istituto Scientifico San Raffaele

 Allenare il cervello e la memoria protegge dall’ Alzheimer. La ricerca dell’ Istituto Scientifico San Raffaele

Basta un cruciverba, imparare a memoria una canzone, esercitarsi a parlare una lingua straniera o ripetere le tabelline per mantenere allenato il cervello.
Questi semplici esercizi stimolato il cervello e lo proteggono dall’ Alzheimer: un cervello allenato infatti rallenta l’ insorgere dell’ Alzheimer e ne smorza i sintomi.
Lo dimostra uno studio europeo che ha coinvolto diversi centri di ricerca, coordinati dai ricercatori dell’ Università Vita-Salute San Raffaele e dell’ Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, pubblicato su Neurology.
Secondo la ricerca, le persone che tengono il cervello continuamente in esercizio e anche chi svolge attività intellettualmente impegnative o ha un grado alto di istruzione, si munisce di un ” cervello di scorta ” che entra in funzione se l’ Alzheimer colpisce, rallentandone il decorso e l’ aggressività.
Se l’ Alzheimer danneggia i neuroni e le loro connessioni, un cervello ben allenato se la cava lo stesso, utilizzando le altre connessioni sane come riserva.

Lo stress da lavoro fa male alla salute: 7 cattive abitudini dei lavoratori ossessivi

 Lo stress da lavoro fa male alla salute: 7 cattive abitudini dei lavoratori ossessivi

Lavoro, lavoro, lavoro. Per alcuni è una priorità per la quale sono disposti a rinunciare a molte cose, alcune delle quali però indispensabili, come la salute.
Dai ricercatori della Saint Louis University arriva un monito a tutti i moderni stacanovisti: esagerare col lavoro può essere pericoloso. Per aiutare le persone a capire quanto stanno sorpassando il limite, George Griffin, professore di medicina interna, ha stilato una lista di 7 CATTIVE ABITUDINI che possono funzionare da campanelli di allarme.

1 – INCAPACITA’ DI RILASSARSI: occorre invece ricordarsi che se un po’ di stress mantiene alti i livelli di adrenalina e di motivazione, troppo può provocare seri problemi di salute: dal mal di testa a problemi cardiovascolari, da tensione muscolare a disturbi del sonno fino a problemi anche più seri.