La speranza degli emodializzati è il rene artificiale impiantabile

È già in fase di sperimentazione un rene artificiale impiantabile che dà speranza a chi soffre di insufficienza renale severa. Lo studio è in corso presso l’università della California a San Francisco da un gruppo di ricercatori ed ha acceso le speranze nei malati che dipendono dalla dialisi, un rene esterno che depura il sangue e lo restituisce pulito al corpo. Questa stessa funzione la svolge il rene artificiale impiantabile, con la differenza che questa attività è costante lungo l’arco della giornata e della notte, come nel caso del rene naturale.

Ovaie: trovata una nuova spia del tumore

 I tumori delle ovaie sono abbastanza frequenti, per fortuna nella maggior parte dei casi non sono maligni, ma si tratta di cisti o altre formazioni benigne. In Europa il tumore delle ovaie, rappresenta il 5 per cento di tutti i tumori del sesso femminile. In Italia, invece, 5000 italiane si ammalano di tumore delle ovaie. La fase iniziale non presenta sintomi particolari, oppure sono sintomi atipici, quali sensazione di pressione e di pesantezza di stomaco, aumento della circonferenza addominale.

Anoressia: ecco perché ci si vede grasse

L’anoressia è ormai un’emergenza, gli effetti sono devastanti per la salute, adolescenti e giovani adulti, in prevalenza sono le donne a soffrire, la società attuale impone per le giovani ragazze canoni estetici rigorosi che richiedono anche diete severe. L’anoressia è una malattia complessa, che può anche portare alla morte, se non curata in termpo, determinata da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiede un trattamento sia del problema alimentare in sé, sia della sua natura psichica.

Le cellule staminali cureranno sclerosi, ictus e traumi vertebrali

 È una realtà all’avanguardia nel campo della medicina rigenerativa e un punto di riferimento per la ricerca in questo ambito a livello internazionale. Da anni gli scienziati dell’Unità di neuro immunologia che opera all’interno dell’Istituto di neurologia sperimentale dell’Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, studiano i meccanismi alterati che sono alla base di alcune delle più gravi malattie che colpiscono il cervello e il midollo.

Sindrome di down: un nuovo test meno invasivo per scoprila

 La diagnosi prenatale della sindrome di Down ha un’arma in più, meno invasiva di altre tecniche ora in uso. Alcuni ricercatori dell’Istituto di Neurologia e Genetica di Cipro hanno messo a punto un nuovo metodo per identificare nel sangue materno il Dna fetale, rilevando così l’eventuale presenza del terzo cromosoma 21 che caratterizza la sindrome di Down (che infatti è definita anche Trisomia 21). In fase sperimentale, il nuovo test ha permesso di individuare con precisione 14 casi di sindrome di Down.

Il sonnambulismo: tutta colpa del DNA?

 Il sonnambulismo è un genericamente un disturbo del sonno tipico dei bambini e degli adolescenti, più frequentemente nei maschi che nelle femmine. Non se ne conoscono ancora le cause ma soprattutto le cure. La caratteristica del sonnambulismo è la presenza di azioni e movimenti finalistici durante il sonno. Succede che il sonnumbulo, non rendendosi conto di nulla, durante il sonno, quando ancora non è completamente sveglio, compie azioni motorie, succede a volte nei bambini che escono di casa, vanno a farsi un giro e poi rientrano.

La mammografia dimezza i rischi di tumore al seno

 Le donne tra i 40 e i 50 anni che effettuano una mammografia all’anno hanno rischi dimezzati di andare incontro a una mastectomia (asportazione chirurgica parziale o totale della mammella) dopo una diagnosi di tumore al seno. La conferma dell’importanza di sottoporsi a questo screening a partire da una certa età arriva da uno studio condotto al London Breast Institute che fa capo al Princess Grace Hospital di Londra. Il dottor Nicholas M. Perry e la sua équipe hanno analizzato, tra il 2003 e il 2009, quasi mille donne affette dalla malattia, il 73 per cento delle quali on aveva mai fatto una mammografia. I dati hanno dimostrato che l’intervento chirurgico al seno è stato necessario nel 19 per cento delle donne che si erano sottoposte all’esame l’anno precedente all’osservazione, contro il 46 per cento di quelle che non l’avevano eseguita.

Circoncisione maschile: meno rischi di malattie sessuali e tumori, ecco a chi serve

 La circoncisione maschile è praticata soprattutto tra gli ebrei e i musulmani, per motivi di precetto religioso, è diffusa anche tra i cristiani copti e in alcune zone dell’Oceania, non si può stabilire il numero degli uomini circoncisi, oltre a quelli ospedalieri, una grande quantità di circoncisioni, viene fatta anche durante le feste rituali, che non sono censibili. Si calcola che il 20% della popolazione maschile mondiale si sia sottoposta alla circoncisione.