Se il sale in sè non è un ingrediente dannoso, ma un suo consumo eccessivo è molto frequente: esso è infatti presente in quasi tutti gli alimenti, in particolare nei prodotti confezionati o da forno, nei formaggi e nei salumi.
Una riduzione del sale nella dieta aiuta a prevenire e curare la sindrome premestruale, la cellulite e, assai più importante, l’ osteoporosi e l’ ipertensione arteriosa. In una dieta iposodica non è necessario (né consigliabile) eliminare del tutto il sale; occorre semmai ridurre i prodotti che ne contengono alte dosi. In tal caso si può continuare a salare, con moderazione, i piatti preparati in casa (pasta, riso e patate), imparando nel contempo a utilizzare spezie ed erbe per insaporire le pietanze, riscoprendo così il piacere del vero gusto dei cibi.
IL GUSTO DELLE ERBE
Le erbe aromatiche sono un’ ottima alternativa al sale e offrono molti vantaggi. Ricche di vitamine e minerali, stimolano la digestione e favoriscono la depurazione. Utilizzatele fresche e raggiungetele agli alimenti a fine cottura, per salvaguardarne il contenuto in oli essenziali.
QUANDO IL SALE FA BENE
Il sale è una preziosa fonte di iodio, sostanza presente anche nel pesce, nelle uova e nella carne, indispensabile per la sintesi di alcuni ormoni. Chi vive lontano dal mare, però, spesso non ne riceve dosi adeguate. Il metodo più efficace per assicurarsene le giuste quantità è usare il sale arricchito di iodio al posto di quello normale.