Come evitare di sprecare farmaci

Vi è un modo efficace per evitare di sprecare i farmaci scaduti negli armadietti delle case? La risposta è si. In primo luogo è fondamentale capire quando è il caso di farsi prescrivere dal medico due confezioni e quando ne basta soltanto una. Nel contempo, è opportuno che l’industria farmaceutca confezioni in maniera ottimale i flaconi e le pillole.

Amniocentesi e analisi genetiche prenatali in calo durante la gravidanza

 Le donne che decidono di sottoporsi a test invasivi come l’amniocentesi durante la gravidanza sono sempre di meno, e sono in calo anche le analisi genetiche prenatali e post natali in generale. Ciò si evince dal censimento della Società Italiana di Genetica Umana (Sigu) presentato oggi a Roma, che vede di contro un boom per le indagini genetiche sui tumori.

Quando l’impiego degli antibiotici è inappropriato

 Fare un uso massivo degli antibiotici quando non è strettamente necessario pare essere una tipica caratteristica propria degli italiani. Lo ha dichiarato a margine di un’inchiesta l’Osservatorio sull’impiego dei Medicinali. L’OsMed dell’Aifa, Agenzia italiana del Farmaco, ha fatto presente che il più delle volte l’impiego degli antibiotici è inappropriato e supera il 20% in tutte le condizioni cliniche. I consumi, oltretutto, sembrano essere diminuiti rispetto agli anni passati. Occorre, senza dubbio, analizzare a fondo questa situazione e tenere presente i casi in cui l’antibiotico non dovrebbe essere preso.

Nuovi rimedi per curare il diabete

 Mangiare di meno e scegliere gli alimenti giusti allunga la vita e aiuta a prevenire molte delle patologie che rischiano di diventare – ammesso non lo siano già – delle vere epidemie. Diabete in primis. Sono già 371 milioni i malati nel mondo ed è previsto che possano arrivare a 552 milioni nel 2030. Poco più di tre milioni e settecentomila gli italiani, quasi tutti (91 per cento) con il diabete di tipo 2, legato principalmente a cattivi stili di vita, sebbene possa esserci una predisposizione genetica.

Frutta, pane e pesce curano il diabete se consumati con moderazione

 La Harvard School of Public Health ha individuato alcuni stratagemmi per evitare il rischio di sviluppare il diabete 2 mangiando frutta. Stando allo studio, chi mangia almeno due porzioni alla settimana di mele, uva e mirtilli riduce del 23 per cento il proprio rischio se confrontato con chi mangia la stessa frutta una volta al mese, o anche meno. Contrariamente, chi consuma uno o due succhi di frutta al giorno aumenta il proprio rischio del 21 per cento.

Alimentazione, Attività fisica, Adiprox: le tre “A” che difendono la linea

Il problema della linea affligge molte persone. Non stiamo parlando dell’ossessione della magrezza che spinge alcune ragazze e ragazzi sull’orlo (e, ahimè, anche oltre) dell’anoressia, ma delle condizioni di sovrappeso moderato o grave che costituiscono una seria minaccia alla nostra salute, prima ancora che un problema estetico.

In particolare, le patologie legate all’obesità sono diverse, e di varia natura: sono tutte però accomunate dalla loro gravità e dalla tendenza, soprattutto per alcune di esse, a cronicizzare. Le principali sono il diabete di tipo 2, l’osteoartrite, il sindrome metabolico, l’ictus e le coronaropatie, i disturbi della cistifellea e del fegato, le apnee notturne. Il sovrappeso può creare gravi problemi anche alle gestanti, che rischiano di sviluppare forme di diabete gestazionale o andare incontro a preeclampsia (ipertensione durante la gravidanza).

Diabete, un italiano su tre non sa di averlo

Sono più di cinque milioni gli italiani diabetici. Parliamo, inoltre, di un numero che è destinato a crescere ulteriormente. Il più delle volte, a voler essere precisi nel novantacinque per cento dei casi, si parla di persone che hanno il diabete di tipo due. È quanto viene fuori dai dati rilasciati dall’Osservatorio ARNO Diabete. Si tratta di che sono stati elaborati in collaborazione con Cineca nonché con la Società Italiana di Diabetologia (Sid).

Per perdere peso bastano trenta minuti al giorno

 Fare sforzi con una frequenza cadenzata male si rivela pressoché inutile. Sessioni interminabili di palestra, integratori, abbonamento in piscina e lunghissime ed estenuanti salite in bici possono rivelarsi meno efficaci di una blanda attività quotidiana. Una nuova ricerca si configura come l’ennesima conferma all’orientamento che sta emergendo in quet’ultimo periodo per quanto riguarda la forma fisica e la tipologia di attività necessaria quotidianamente per tenersi in forma.

Consigli per tutelare pazienti e caregiver dall’Alzheimer

 Un’interessante’indagine “Alzheimer: deep understanding survey” portata a termine tra Milano, Roma e Napoli, per esplorare sia le problematiche e il vissuto dei caregivers e i bisogni dei pazienti, ha valutato l’impatto della malattia nel quotidiano del paziente del caregiver, nonché l’esperienza nei centri di cura e le attese di supporto.

Perché lo zucchero crea dipendenza

 Un consumo eccessivo di zuccheri si configura come una delle cause più frequenti di malattie croniche quali diabete e obesità e persino ipertensione, che da anomalia sanitaria si sono trasformate in “epidemie” a tutti gli effetti tanto che adesso rischiano di danneggiare i conti malandati degli Stati occidentali.

Fumare in gravidanza, anche i nipoti a rischio ansia

 L‘assunzione di nicotina può avere degli effetti che si trasmettono di generazione in generazione. Fumare in gravidanza non è un problema solo ed esclusivamente per madre e figlio: stando ad un recente studio condotto al Los Angeles Biomedical Research Institute at Harbor-UCLA Medical Center (Stati Uniti) che sarà presto reso pubblico sull’American Journal of Physiology-Lung Cellular and Molecular Physiology quando una donna fuma nel periodo della gestazione aumenta il rischio che anche i suoi nipoti soffrano d’asma.

Bere bevande gassate aumenta il rischio di ictus

Stando ad uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition e portato avanti da un team di ricercatori giapponesi e egiziani, bere un solo bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far incrementare fino all’83% il rischio di ictus, con una maggiore probabilità nelle donne rispetto agli uomini.