Fragole e mirtilli potrebbero essere particolarmente utili per combattere l‘invecchiamento precoce; a promuovere i frutti di bosco alcuni ricercatori del Human Nutrition Research Center on Aging alla Tufts University e dell’University of Maryland Baltimore County che hanno condotto uno studio su modello animale.
Alzheimer
Olio di oliva contro l’Alzheimer
L’olio di oliva sembra essere un alleato nel combattere l’Alzheimer; a dirlo i risultati di uno studio pubblicato all’interno della rivista ACS Chemical Neuroscience e condotto dal dottor Amal Kaddoumi insieme ad alcuni colleghi dell’Università della Louisiana. Secondo loro quindi l’olio di oliva non solo è un condimento molto buono ma è un toccasana quando si parla di Alzheimer, patologia che in tutto il mondo colpisce circa 30 milioni di persone con una prevalenza più bassa nei paesi dell’area del Mediterraneo.
Bere tè per prevenire il declino cognitivo
Per avere una memoria in forma e preservare il declino cognitivo bisogna bere tè; alcuni studiosi dell’Università della California sono gunti alla conclusione che bere tre tazze al giorno di tè aiuti a mantenere la memoria in forma.
Alzheimer: più a rischio le persone sole
Le cause della demenza precoce sono tante, un recente studio dice che per l’Alzheimer sono più a rischio le persone sole o che soffrono di solitudine. Gli psichiatri ne sono convinti, non ne sono la causa principale, certo, ma possono contribuire in maniera rilevante.
L’esercizio fisico può prevenire demenza e Alzheimer
Basterebbe mezz’ora al giorno di esercizio fisico per prevenire demenza e Alzheimer, per tre giorni a settimana, un piccolo impegno che potrebbe avere effetti benefici sulla salute del nostro cervello. Il rischio di problemi cognitivi, come demenza e potrebbero ridursi anche del 60 per cento.
Alzheimer: scarpe con Gps per i malati
Sul fronte Alzheimer ecco che si fanno largo della scarpe con dispositivo Gps per aiutare i pazienti ad essere rintracciati se dovessero allontanarsi da casa; questa Aetrex Navistar Gps Shoes è stata creata grazie alla collaborazione tra un’azienda americana specializzata in dispositivi miniaturizzati e il brand Aetrex e si può trovare in vendita nel Regno Unito al prezzo di 300 euro.
Aumentano i casi di demenza, i malati nascondono la malattia
Sono in preoccupante aumento i casi di demenza, i dati sono allarmanti, nel mondo sono circa 7,7 milioni i nuovi pazienti, un caso di demenza ogni 4 secondi. A preoccupare è anche la notizia che i malati nascondo la malattia ed i familiari tacciono. Le dimensioni del fenomeno sono pari a quelle di una pandemia. Se drammatica è la malattia, ancor più grave è la paura, di malato e di paziente, di rivolgersi ad un esperto.
Giornata Mondiale Alzheimer: 21 settembre 2012
Il 21 settembre 2012 avrà luogo la XIX Giornata Mondiale Alzheimer, una demenza degenerativa che solitamente colpisce le persone oltre i 65 anni ma che può manifestarsi anche in persone più giovani; se ne parla forse ancora troppo poco ed invece sarebbe il caso che chi di dovere si muovesse affinchè i malati di Alzheimer e le loro famiglie non vengano più lasciati da soli. Sì perchè quando si ha a che vedere con un malato di Alzheimer molto spesso a stare male, a non capire cosa fare, come comportarsi sono i familiari; persone che lentamente perdono la memoria, non riconoscono più i congiunti, i figli, i nipoti.
Alzheimer, più veloce nelle donne
Pensando all’Alzheimer il pensiero corre ad un uomo anziano, ma le cose non stanno così, ad essere colpite sono le donne e, ahinoi, l’Alzheimer è più veloce nelle donne. Ed è una realtà di questi ultimi anni, non solo, oggi le persone colpite da questa malattia invalidante sono anche i giovani. Sappiamo tutti di cosa si tratta, l’Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa, in genere compare oltre i 65 anni ma, come detto, le cose sono un po’ cambiate.
Shopping compulsivo? Forse si può curare con un farmaco per l’Alzheimer
Lo shopping quando diventa una mania, un qualcosa di compulsivo può essere anche un vero e proprio disturbo da tenere sempre sotto controllo ed ora, secondo i risultati di una ricerca condotta da alcuni psichiatri dell’Università del Minnesota (Usa) un aiuto concreto potrebbe essere rappresentato da alcuni farmaci usati per cercare di rallentare l’invecchiamento cerebrale causato dall’Alzheimer; in particolar modo hanno testato un farmaco chiamato memantina.
E, stando a quanto affermato dallo studio
I risultati dei trial clinici hanno mostrato, dopo 8 settimane, che gli uomini e le donne che prendono questa pillola hanno visto diminuire il tempo da loro dedicato allo shopping e anche la quantità di denaro speso
Ed ancora
In generale i sintomi dello shopping senza freni sono stati dimezzati, determinando anche una riduzione del livello di impulsività dei pensieri e dei comportamenti legati a questo disturbo. L’ansia da compre colpisce fino al 5,8% degli adulti, l’80% sono donne. Le persone che hanno partecipato allo studio guadagnavano in media 40.000 dollari all’anno, ma bruciavano’ il 61% del loro reddito, per lo più in vestiti