I punti critici sono cosce e glutei, oggi ci occupiamo però di braccia con gli esercizi per rassodare i tricipiti. Il rilassamento del tessuto muscolare di questa zona non è da ricollegarsi all’avanzare degli anni, ma ad un mancato allenamento che la farà apparire tonica a qualsiasi età. La buona notizia è che si può eliminare il problema in breve tempo, grazie ad un esercizio costante.
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Gli esercizi per rassodare le braccia
Siamo in piena estate e, per chi è al mare, può approfittare per fare esercizi per rassodare le braccia. Utilizzare i pesi sarebbe l’ideale, ma chi ha voglia di entrare in mare o in piscina con i manubri da palestra? Per questo vediamo questa serie di esercizi rassodanti, utili in particolare per ricompattare le flaccidità delle braccia, da eseguire con un accessorio leggero, che trovi dappertutto e che puoi riciclare dopo l’uso: due borse di plastica da riempire d’acqua, poi non ti rimane che cominciare.
Rassodare le braccia con la chirurgia estetica
Quando si vuole avere un risultato subito evidente, se la pelle è per natura poco elastica o si iniziano a vedere accumuli di grasso nell’interno delle braccia, ci si può rivolgere allo specialista chirurgo plastico o medico estetico. Esistono infatti trattamenti, chirurgici e non, che ben si adattano al miglioramento dell’estetica delle braccia. Si va per gradi, dal laser, alla liposuzione, al lifting. Le soluzioni sono infatti diverse in base al livello di lassicità o alla presenza o meno di grasso.
I consigli per avere braccia e gomiti perfetti
Dopo il gelido inverno, sta arrivando la stagione in cui oltre alle gambe, saranno protagoniste le braccia con abitini monospalla, top, t-shirt. Nessun problema se nei mesi scorsi non hai fatto troppi esercizi, i muscoli delle braccia sono pochi e non molto sviluppati e il tessuto connettivo lascia spazio alle cellule di grasso, ma se cominci ad allenarti con esercizi mirati, pesetti, nuoto, waterboxing (un misto di acquagym e tecniche di pugilato senza contatto) puoi mantenerli snelli e tonici.
Gli esercizi per rassodare l’interno braccia
Uno degli inestetismi più comuni e fastidiosi nelle donne oltre i quaranta è sicuramente il rilassamento dei tessuti delle braccia e il conseguente accumulo di grasso che inevitabilmente crea un effetto flaccido. Non scoraggiatevi però. L’estate è ancora lontana e gli abiti smanicati possono aspettare di essere indossati, voi cominciate a prendere in considerazione il problema. Ci sono degli esercizi utili a migliorare sia la tonicità dei tessuti profondi che la funzione di sostegno degli strati cutanei più esterni. Abbinando un allenamento di fitness regolare, associato a una dieta bilanciata, che privilegi proteine e carboidrati piuttosto che grassi, otterrete un buon tono muscolare in poco tempo.
Esercizi per braccia e seno: dai tono al decolté
Braccia e seno più tonici? Per rendere sodi e per migliorare il profilo di braccia, spalle e seno sono indicati sport come nuoto, tennis, ganci e destri tirati con l’ aero-boxe in palestra. Ma per chi non ha molto tempo bastano un pò di jogging o cyclette per riscaldarsi e qualche semplicissimo e velocissimo esercizio da fare a casa. Prima di eseguire gli esercizi effettuate come riscaldamento una leggera corsa, una buona camminata, anche sul posto, o un pò di bicicletta: sono tutte attività utili a mettere in moto cuore e muscoli. Iniziare con 2 allenamenti la settimana. Quando vi sentirete più in forma, aumentate a 3 e poi a 4. Se l’ obiettivo sono braccia e decolleté, per avere un bel seno basta fare questi esercizi che mettono in azione il muscolo tricipite e il grande e il piccolo pettorale:
• Procuratevi due piccoli pesi (da 1 a 3 chili): in piedi con la schiena ben dritta e i gomiti piegati, appoggiate i pesi alle spalle, poi tendete il braccio in avanti e tornate in posizione. Ripetete per 10 volte.
• Alzate laterali: prendete un peso e impugnatelo con la mano sinistra. Gambe aperte oltre le spalle, la destra, un pò piegata davanti la sinistra, che è distesa dietro. Mano destra sulla coscia destra, braccio sinistro allungato in basso. Espirando, alzate il braccio sinistro in fuori, fino all’altezza della spalla. Inspirate nel ritorno. Ripetete dall’altra parte.
Per i principianti: quando sollevate il braccio in fuori assicuratevi di tenere le spalle ben parallele al suolo, così da isolare il deltoide, il muscolo che modella la spalla. Per lo stesso motivo, durante il movimento, avvicinate le scapole tra di loro. Assicuratevi anche che la schiena non sia inarcata, che il collo sia ben allungato e il mento un pò retratto. Se volete rendere l’ esercizio più faticoso, utilizzate un peso da due o tre chili. Quando sarete più in forma, usate un paio di pesi, che impugnerete con entrambe le mani, così da sollevare le braccia allo stesso tempo. Per evitare che la schiena si inarchi, contraete i muscoli addominali: non trattenete il fiato.
In sella con lo spinning: allenamento per gambe, cosce e glutei
Lo spinning riproduce l’ allenamento su una bici da strada in un centro fitness. Si tratta di un’ attività aerobica di gruppo su una bicicletta apposita, detta bicicletta stazionaria, che nasce come preparazione in luoghi chiusi per il ciclismo su strada. Lo spinning, oltre ad essere un’ attività fisica completa dal punto di visto cardiaco, permette di lavorare in maniera omogenea sulla muscolatura delle cosce (potenzia e rassoda sia cosce che glutei) e rinforza anche i muscoli delle braccia. L’ allenamento dello spinning migliora inoltre il metabolismo energetico e aiuta in modo consistente a perdere peso e dimagrire, aumenta la resistenza e l’ elasticità. La lezione di spinning si svolge in gruppo, sotto la direzione di un istruttore che impartisce i ritmi di pedalata secondo la velocità della musica utilizzata. Le lezioni durano un’ ora e producono un ottimo allenamento aerobico con un grosso dispendio di calorie (540 Kcal/h). Lo spinning è diffuso in quasi tutte le palestre, unisce i benefici della classica cyclette al divertimento di un’ attività di gruppo con la musica. La principale differenza tra la classica cyclette e la bike dello spinning sta nella presenza di un pesante disco di ghisa (volano) che, essendo messo in rotazione dai pedali, simula con maggiore fedeltà della cyclette le condizioni di sforzo di una pedalata in bicicletta all’aria aperta (dando la possibilità di regolare l’ intensità). Rispetto al ciclismo tradizionale lo Spinning offre diversi vantaggi:
– può essere praticato sia al chiuso che all’ aperto senza essere monotono e demotivante come le cyclette tradizionali
Fianchi, glutei, cosce e addome più tonici con la danza del ventre
Forse non lo sapevate ma la danza del ventre può far bruciare fino a 300 calorie all’ora! Combinata con una dieta salutare e una alimentazione consapevole, la danza del ventre può essere parte di un programma per perdere peso mantenendo salute e benessere. Sì, perché la danza del ventre, particolarmente adatta per modellare ventre e fianchi , ha anche molti effetti terapeutici! Un primo esempio? E’ ottima per la schiena: durante la danza, i movimenti di anca, i cerchi, le figure di otto fanno sì che le giunture ed i legamenti della parte bassa della schiena e del bacino si muovano attraverso sequenze dolci e ripetitive, questi movimenti aiutano a dare sollievo dallo stress alla schiena, agendo contro la compressione dei dischi che deriva da una vita sedentaria. Piccoli gruppi di muscoli della schiena che di solito non vengono usati, vengono allenati e fortificati. I muscoli tonificati migliorano la postura ed aiutano a prevenire i dolori di schiena che possono essere causati dalla lordosi. Ma anche le braccia e le spalle sono tenute in esercizio: i cerchi ed i movimenti sinuosi del serpente tonificano i muscoli. Questo effetto tonificante è spesso evidente sin dall’inizio, in quanto le braccia sono un elemento importante della danza anche per i principianti, e vengono quindi esercitate sin dai primi incontri. Sarà una sorpresa per molti scoprire che la danza del ventre non nasce per essere uno spettacolo che allieta gli uomini, ma come una danza delle donne per le donne che si ricollega ad antichi culti religiosi legati alla madre terra che propiziavano e celebravano la fertilità nelle antiche società matriarcali della Mesopotamia. Si narra che essa venisse danzata in cerchio intorno alla partoriente dalle altre donne che, in questo modo, partecipavano simbolicamente alla messa alla luce del nascituro, o ancora che fosse utilizzata durante le festività agricole per propiziare un buon raccolto. La sua natura veniva associata dunque ad una femminilità-fertilità e non vissuta esclusivamente come sensualità. A questo punto si potrebbe cominciare a dubitare che si stia parlando della stessa danza del ventre che si crede di conoscere, perchè l’immaginario occidentale è ricco di danzatrici del ventre che si esibiscono per gli uomini, sottolineando più l’esperienza relazionale-sensuale legata a questa danza.
Capoeira: arti marziali a suon di musica
La capoeira è un’ arte marziale che, grazie alla musica e al canto, diverte e appassiona moltissimo. Il ballo permette di bruciare calorie e tonificare i muscoli, in un’ora si bruciano dalle 300 alle 600 calorie, si rassodano i glutei, si tonificano addominali e cosce, si migliora la postura. La capoeira coinvolge tutti i muscoli: sia gli esercizi di riscaldamento sia i movimenti della capoeira allungano e rendono elastici i muscoli. L’allungamento muscolare contrasta la rigidità e i difetti di postura tipici della vita sedentaria. La persona, quindi, è più sciolta e flessibile e i muscoli sono potenziali armoniosamente, perché l’ allenamento è graduale. Come tutte le attività aerobiche rafforza il sistema cardiocircolatorio: il cuore riesce a compiere gli stessi sforzi con minore lavoro e impegno. In quest’ arte marziale difensiva è essenziale sapere attaccare, difendersi o spostarsi ed essere coordinati a livello di braccia, gambe, testa e schiena. Con la pratica si impara a conoscere il proprio corpo e a stabilire una comunicazione fra corpo e mente. L’abbigliamento è costituito da maglietta e pantaloni (chiamati abada) di colore bianco, che in Brasile è il colore della festa. LO SPIRITO DELLA CAPOEIRA La capoeira è una lotta a suon di musica, un ballo che utilizza tecniche proprie delle arti marziali. E’ una pratica che si sviluppa tra gli schiavi africani deportati in Brasile durante la colonizzazione portoghese. Nasce come mezzo per allenarsi a combattere dissimulando la lotta con la danza. La capoeira è arte marziale perché durante i combattimenti si utilizzano diversi tipi di calci noti alle arti marziali, ma non ha un codice di regole precise, non usa quasi mai né le mani né i pugni, non è uno sport violento dato che i colpi raramente vengono assestati. La sua espressione massima è la roda che letteralmente significa ruota e che indica il luogo dove avviene la sessione di capoeira. I capoeristi si riuniscono formando un cerchio all’interno del quale due di loro giocano a turno. Dopo una prima fase di studio dell’altro cominciano le mosse di attacco e contrattacco, movimenti connessi tra loro dal passo di danza base della capoeira, la ginga (letteralmente dondolamento). Gli attacchi sono più sottointesi che reali, i giocatori, come al tempo degli schiavi africani che avevano le mani legate, usano molto le gambe, il piede che si allunga in un calcio non tocca quasi mai l’avversario. Ci si sfiora in un gioco continuo di improvvisazione in cui ogni giocatore cerca di rendere impossibile il movimento dell’altro, di anticiparne le azioni controllando lo spazio a disposizione, evitando i colpi, contrattaccando, distraendo l’avversario senza mai opporgli la propria forza fisica. I colpi della capoeira sono oltre 1200 con tante acrobazie a testa in giù. Fondamentale è tenersi in equilibrio su mani e piedi.