Controllare la pressione per mantenere i reni sani, ipertensione e malattia reale strettamente collegate

 Nonostante il notevole incremento registrato negli ultimi anni nel campo dei trapianti, le donazioni di organi non sono mai sufficienti. Inoltre molte persone non possono sottoporsi ad un trapianto perché troppo anziane o a causa delle complicazioni della malattia renale. Partendo da questo presupposto appare evidente l’importanza di un’adeguata prevenzione. Nel nostro paese si stima che siano oltre 2 milioni le persone che soffrono di danni renali, spesso senza saperlo, rischiando gravi complicazioni cardiovascolari o la dialisi.

Ipertensione: un rischio che si può evitare, le cause dell’ ipertensione

L’ ipertensione è molto diffusa nei paesi industrializzati, si valuta che il 50% delle persone ipertese non sa di esserlo, il rischio individuale di svilupparla durante il corso della vita è addirittura del 90%. In Italia, il 31% della popolazione è iperteso e il 17% è sul punto di diventarlo. Sono cifre allarmanti, perché l’ ipertensione è tra i primi fattori di rischio dell’ infarto e dell’ ictus, al punto che si stima sia responsabile di circa 7 milioni di morti all’ anno nel mondo. Bastano poche considerazioni a far comprendere quanto sia importante approfondire la conoscenza di questa condizione per imparare a prevenire l’ ipertensione e controllarla.

Nuovi tipi di Ipertensione: da stress, da impiegato e da pocker

 C’ è quella dell’ impiegato frustrato e c’ è quella da crisi economica. Ma ci sono anche quelle da pokerista, da esaminando, da amante insicuro, da automobilista, da tifoso e da fumatore. Sono le forme di ipertensione del Duemila: picchi di pressione alta legati allo stress di un momento, ma che alla lunga possono creare seri problemi di salute. A disegnare la nuova ‘cartina geografica’ del primo fattore di rischio cardiovascolare è una ricerca coordinata da Giuseppe Mancia, presidente del congresso annuale della Società europea dell’ ipertensione.

L’ IDENTIKIT DELL’ IPERTESO
Lo studio – spiega una nota – è stato condotto su pazienti sottoposti a un controllo della pressione arteriosa nelle 24 ore, attraverso uno strumento di registrazione ad hoc da indossare (holter pressorio). Andando a leggere i diari in cui i pazienti dovevano annotare cosa stessero facendo in quel preciso momento della giornata di rilevazione, Mancia e colleghi hanno valutato il rapporto fra picchi pressori e determinate situazioni. Risultato finale: la pressione arteriosa schizza alle stelle in almeno 7 tipologie di persone. Sette identikit dell’ iperteso ‘spot’.

1) Impiegato affaticato e non gratificato.

2) Giocatore di poker con un buon punto in mano.

3) Studente nel momento in cui comincia un esame, soprattutto universitario.

4) Amante in preda ad ansia da prestazione.

5) Automobilista in autostrada in fase di sorpasso.

6) Tifoso, specie quello davanti alla tv. In particolare, la sequenza dei calci di rigore viene definita “micidiale” per i suoi effetti sulla pressione.

7) Fumatore, perché il tabacco fa salire la pressione.