Obesity day: non tutti i grassi fanno male

Sara Farnetti, ospite dell’AdnKronos, in occasione della Giornata mondiale contro l’obesità ha ribadito l’importanza dei grassi nell’alimentazione. Non bisogna soltanto badare a carboidrati e proteine cercando di fare una classifica degli alimenti più pericolosi. Come al solito ci vuole equilibrio. 

Obesità, metà degli italiani è in sovrappeso

Sono quasi due miliardi le persone in sovrappeso nel mondo e anche in Italia una persona su due accusa qualche chilo di troppo. I dati sono stati resi noti in occasione del secondo World Obesity Day, Nazioni Unite e Fao (organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura).

Il cesareo mette i bambini a rischio obesità

Il parto cesareo è un evento non sempre scelto dalla mamma. In caso di gravidanza a rischio bisogna affidarsi al bisturi, così come in casi di estrema emergenza. Oggi che molte donne ricorrono al parto cesareo per ridurre i dolori legati all’evento, viene fuori che i bambini nati così sono maggiormente a rischio obesità. 

Obesità infantile: tutti gli errori e le soluzioni

Cala dopo 10 anni di continuo aumento, il sovrappeso e l’obesità tra i bambini, ma l’Italia resta maglia nera d’Europa assieme a Cipro. Nonostante i chili di troppo siano collegati a numerose e gravi malattie, come quelle cardiovascolari, in fatti di alimentazione l’Italia si dimostra poco consapevole.

L’obesità è un fattore di rischio per la pubertà precoce

 Appare alquanto preoccupante una correlazione sussistente tra obesità e pubertà precoce. Gli esperti hanno provato a dare una spiegazione anche dal punto di vista ormonale. Le “colpe” sono da attribuire all’insulina, presente in concentrazioni più alta nei bambini in sovrappeso e responsabile di un’anticipata maturazione ossea, condizione essenziale per dare il via allo sviluppo sessuale. Una ricerca appena pubblicata su Pediatrics ha infine fugato il campo dai dubbi: l’obesità è un fattore di rischio per la pubertà precoce.

Non guardare la tv aiuta i bambini a restare in forma

 Quando i bambini cenano assieme al resto della famiglia, magari senza il sottofondo della tv e attendendo in maniera corretta che tutti terminino di consumare la propria cena, sia i bimbi che i genitori sono aiutati a non aumentare di peso e a mantenere un indice di massa corporea nella norma. A suggerirlo sono i risultati di uno studio americano e olandese, coordinato dalla Cornell University e dalla Wageningen University, pubblicato sulla rivista Obesity.

Obesità e diabete, quali legami esistono?

 L’obesità non si configura esclusivamente come un problema di peso: i chili in aumento sono un fattore di rischio per differenti problemi di salute, primi fra tutti le malattie cardiovascolari e il diabete.

Bassare i riscaldamenti per combattere l’obesità

 La guerra all’obesità passa addirittura dal termosifone prima ancora che dalla bilancia. Uno studio coordinato a Torino e pubblicato sull’International Journal of Obesity ha concesso di scoprire che l’elevata temperatura nelle abitazioni (20-21 gradi piuttosto che 19) contribuisce a diminuire la «spesa energetica» del nostro organismo, agevolando l’aumento patologico del peso.