Giornata Mondiale contro la meningite: 24 aprile 2013

Si celebra oggi, 24 aprile 2013 la Giornata Mondiale contro la meningite; una malattia che richiede cure immediate e che nel nostro paese ogni anno vede 3000 casi.

COS’E’ LA MENINGITE

E’ una malattia che può essere virale ed è la forma più comune (di solito si riesce a curare nell’arco di una settimana, massimo dieci giorni) oppure batterica, più rara e che può avere conseguenze anche serie;  la meningite è un’infiammazione che interessa le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi).

Meningite: sintomi, prevenzione e cura

All’inizio è abbastanza difficile da riconoscere la meningite. Infatti, soprattutto nelle prime fasi, si manifesta con sintomi poco caratteristici. Tipicamente esordisce con una febbre anche molto alta, che fa subito pensare all’influenza. La persona colpita può accusare mal di testa, vomito e nausea. Solo in alcuni casi provoca una rigidità a livello della nuca, un segno inconfondibile, che deve far sospettare subito la presenza della meningite. Nei casi più seri possono subentrare convulsioni e alterazioni del livello di conoscenza. Agli stadi più avanzati, la pelle può riempirsi di macchie violacee, significa che la meningite si è diffusa in tutto l’organismo (setticemia).

Infezioni da pneumococco: un nuovo vaccino che protegge da meningite, sepsi, polmonite e otite

 Ogni anno, in tutto il mondo, le infezioni da pneumococco uccidono 1.600.000 persone, tra i quali circa un milione di bambini. I dati arrivano dall’ Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per una campagna di sensibilizzazione al vaccino. Nei Paesi che hanno adottato la vaccinazione antipneumococcica nei programmi di immunizzazione nazionale, come ad esempio l’ Italia, è stato infatti possibile ridurre del 95% l’ incidenza di patologie invasive da sierotipi vaccinali, come meningite e sepsi, che possono portare a morte o a invalidità permanenti.

PERCHE’ FARE IL VACCINO
L’ immunizzazione tramite il vaccino protegge anche dalle infezioni pneumococciche non invasive, come quelle che causano polmonite e otite in particolare, meno gravi ma più frequenti, e per le quali sono spesso necessari ricoveri ospedalieri e lunghe terapie antibiotiche.

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