Tumore al seno: si contrasta con Omega 3

Il tumore al seno può essere contrastato con gli Omega 3: a stabilirlo un gruppo di ricercatori dell’Università di Guelph in Canada. Secondo loro una dieta ricca di Omega 3 può riurre del 30% le probabilità di contrarre il cancro al seno, uno dei più diffusi tra le donne; questo studio (il primo che dimostra in maniera scientifica i benefici degli Omega 3 quando si parla di cancro al seno), i cui risultati sono stati pubblicati all’interno del Journal of Nutritional Biochemistry, sembrano essere particolarmente interessanti.

Per giungere a questa conclusione hanno esaminato dei topi; si è visto come alcuni di questi, che erano stati geneticamente modificati e che producevano gli Omega 3 avevano a differenza degli altri (quelli che non avevano gli Omega 3) il 30% in meno di probabilità in meno di contrarre il cancro al seno.

La cucina giapponese, è poco calorica e previene alcuni tumori

Cinese, giapponese, indiana, araba, greca, per un italiano che voglia scoprire la cucina etnica non c’è che l’imbarazzo della scelta. Secondo la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), ci sono quattromila ristoranti che propongono le tradizioni di altri paesi. La parte del leone la fanno i locali cinesi, ma anche quelli giapponesi e mediorientali sono in aumento. Del resto gli italiani scelgono spesso l’esotico anche quando mangiano a casa: lo dimostra l’aumento delle vendite di cibi etnici nei supermercati.

Fondazione Umberto Veronesi, L’Oréal Paris e Coop insieme contro il tumore al seno

Non ci stancheremo mai di ripetere che quando si parla di tumore al seno la principale arma principale a nostra disposizione è la prevenzione attraverso l’autopalpazione ed esami medici eseguiti in maniera costante a partire almeno dai 25 anni di età che possono permettere di scoprire l’eventuale presenza di noduli o di altri segni che possono un giorno causare una neoplasia. Spesso inoltre, proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo delicato tema vengono organizzati diversi ed importanti eventi come quello che vede insieme Fondazione Umberto Veronesi, L’Oréal Paris e Coop che tornano anche quest’anno con l’iniziativa “Campagna Nastro Oro. Il tumore al seno non si può prevenire. Si deve.”.

Dal 26 aprile al 9 maggio negli Ipermercati COOP e dal 17 maggio al 30 maggio nei Supermercati COOP, per ogni suo prodotto acquistato, L’Oréal Paris devolve 50 centesimi alla Fondazione Umberto Veronesi che finanzierà borse di studio per medici senologi ed il progetto vede come protagoniste Stefania e Amanda Sandrelli e Valentina Lodovini.

Visite gratuite al seno per la festa della donna 2012

In occasione della festa della donna torna anche quest’anno l’iniziativa promossa da Andos (Associazione nazionale donne operate al seno) per una diagnosi corretta e precoce del tumore al seno; la campagna che si chiama “Senologie aperte per tutte” è stata realizzata in collaborazione con il Sistema Sanitario della Regione Lombardia.

Tumore al seno, la prevenzione è fondamentale

Individuare un tumore al seno il prima possibile significa avere una opportunità di guarire, questo è possibile solo sottoponendosi ai controlli regolari. Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una costante riduzione della mortalità, il tumore al seno è ancora il più frequente nella popolazione femminile. La sua incidenza è in costante crescita, anche in Italia. Tra le cause ci sono l’allungamento dell’età media della popolazione femminile e l’aumento dei fattori di rischio come obesità, fumo e alimentazione scorretta. Vincere il tumore al seno è possibile nella stragrande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alle diagnosi precoce.

Quattro caffè al giorno proteggono dal tumore da bocca e gola

 Bere quattro o più caffè al giorno protegge dal rischio di essere colpiti da un tumore della bocca o della gola. Lo rivela una ricerca condotta qualche mese dagli esperti americani dell’università dello Utah a Salt Lake City, negli Stati Uniti, e pubblicata sulla rivista di oncologia Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention. I ricercatori americani hanno messo a confronto le abitudini alimentari quotidiane di un gruppo di oltre quattordicimila persone in Europa, Asia e Stati Uniti, mettendole in relazione con il loro stato di salute.

Tumore al seno: diventa meno aggressivo se si inibisce la proteina hMena

 Uno studio tutto italiano, pubblicato sulla rivista scientifica “Plos-One”, ha dimostrato che il tumore al seno, il più diffuso fra le donne (solo in Italia ne vengono diagnosticati ogni anno circa 40 mila), se si interrompe la comunicazione tra alcune proteine che provocano il tumore al seno. In particolare, inibendo l’azione della proteina hMena che ha un ruolo fondamentale nelle neoplasie mammarie, si ha un rallentamento del tumore al seno Her2, uno dei più difficili da curare.

La mammografia dimezza i rischi di tumore al seno

 Le donne tra i 40 e i 50 anni che effettuano una mammografia all’anno hanno rischi dimezzati di andare incontro a una mastectomia (asportazione chirurgica parziale o totale della mammella) dopo una diagnosi di tumore al seno. La conferma dell’importanza di sottoporsi a questo screening a partire da una certa età arriva da uno studio condotto al London Breast Institute che fa capo al Princess Grace Hospital di Londra. Il dottor Nicholas M. Perry e la sua équipe hanno analizzato, tra il 2003 e il 2009, quasi mille donne affette dalla malattia, il 73 per cento delle quali on aveva mai fatto una mammografia. I dati hanno dimostrato che l’intervento chirurgico al seno è stato necessario nel 19 per cento delle donne che si erano sottoposte all’esame l’anno precedente all’osservazione, contro il 46 per cento di quelle che non l’avevano eseguita.

Tumore al seno: l’importanza della prevenzione, come fare l’autopalpazione del seno

Quando si parla di salute femminile ci si riferisce soprattutto agli organi dell’apparato genitale e riproduttori e ad alcuni disturbi, come la menopausa, ma ci sono anche novità in materia di tumore al seno, cancro del collo dell’utero, menopausa e altre patologie tutte femminili. Una buona notizia è che il tumore al seno è in diminuzione, calano i decessi, grazie anche alla prevenzione ed all’evoluzione delle terapie di questi ultimi anni.

Arriva in Italia un nuovo esame per la prevenzione del tumore al seno

 Per individuare in anticipo il rischio di andare incontro al tumore al seno, oggi esiste un esame delle urine che valuta il rapporto tra 2 metaboliti (prodotti del metabolismo): l’ estrone 2 e l’ estrone 16. Messo a punto negli Stati Uniti, il test arriva in Italia grazie all’ attività di ricerca del centro di analisi Fleming di Brescia.

Si è dimostrato, infatti, che il tumore al seno è ormone-sensibile ed è per questo che la prolungata esposizione agli estrogeni (principali ormoni femminili) è un fattore di rischio determinante per lo sviluppo del tumore al seno.

Salute: contro il tumore a seno l’ aspirina potrebbe essere un valido aiuto contro il tumore al seno

 La notizia delle benefice proprietà di una comune aspirina arriva da uno studio della Harvard Medical School pubblicata sul Journal of Clinical Oncology, potrebbe essere un prezioso alleato contro il tumore al seno, la mortalità si ridurrebbe del 71% e le probabilità di una ricaduta per chi ha sofferto di tumore al seno del 60%.

Dalla lunga ricerca medica condotta sui dati clinici di circa 238.000 infermiere è emerso che le donne che assumono dalle 2 alle 5 aspirine a settimana per altre patologie corrono meno rischi di mortalità a causa del tumore al seno rispetto a quelle non assumono la comune pasticca effervescente.

Un bicchiere di vino rosso al giorno protegge il cuore, combatte il colesterolo, vince i radicali liberi

 Il troppo storpia, l’ uso eccessivo di alcol danneggia, come qualsiasi cosa fatta in eccesso, nel nostro caso si parla di un sano bicchiere di vino rosso, come dice il detto popolare il buon vino fa buon sangue, oggi è anche il risultato di una ricerca dell’ Università Cattolica di Campobasso nella quale si evidenziano i benefici del vino rosso.

Un bicchiere di vino rosso al giorno potenzierebbe la resistenza delle cellule e consentirebbe di tollerare meglio la radioterapia usata per combattere il tumore al seno. Uno dei tanti effetti protettivi del vino, soprattutto il rosso, è dovuto alla sua ricchezza di resveratrolo, un antiossidante che pare rinforzi anche le cellule del sangue e lo renda più fluido, riducendo i rischi cardiovascolari.

Prevenzione dei tumori: il ruolo dell’ alimentazione e degli stili di vita

 LUMEN organizza in collaborazione con il comune di Cremona e l’ Istituto Nazionale dei Tumori di Milano una conferenza dedicata alla prevenzione dei tumori

LUMEN, associazione per la medicina naturale di Piacenza, organizza mercoledì 13 gennaio alle ore 17.30 una conferenza gratuita al Teatro Monteverdi di Cremona, con la straordinaria relazione della Professor Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano e della naturopata Milena Simeoni, direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN di Piacenza. Aprirà il dibattito la dr.ssa Jane Alquati, assessore per le Pari Opportunità del Comune di Cremona.

L’ evento, organizzato in collaborazione con il Comune di Cremona e patrocinato dalla Provincia della stessa città, è dedicato alla prevenzione dei tumori, in particolare il cancro al seno.

Tumore al seno: chi pratica attività fisica ha il 20% in meno di probabilità di contrarlo

 Per difendersi dal cancro al seno meglio tenere pronte tuta e scarpe da ginnastica. “L’ attività fisica è una delle più efficaci armi di prevenzione sia del tumore, che delle recidive. In pratica ha un effetto simile a quello di una pillola, ma senza i costi e gli effetti collaterali”. Parola di Pierfranco Conte, direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia dell’ università di Modena e Reggio Emilia, intervenuto a Orlando al congresso dell’ American Society of Clinical Oncology (Asco), dove una specifica sessione ha indagato sui benefici dell’ attività fisica, confermando le parole dell’ oncologo italiano.

DONNE IN MOVIMENTO, MENO RISCHI
Le donne fanno movimento con regolarità – spiega – riducono del 20% il rischio di ammalarsi di tumore al seno. Un effetto piu’ evidente dopo la menopausa, quando ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il pericolo del 6%. Ma anche chi è malata può trarne enormi benefici: 3-5 ore di attività aerobica ogni sette giorni – assicura – dimezzano il rischio di morte per questo tumore“.

LO SPORT CONTRO LE RECIDIVE

Inoltre lo sport è un’ arma anti-recidive, con un effetto “pari a quello delle terapie oggi più utilizzate a questo scopo, ma senza i costi e gli effetti collaterali connessi. Anche dall’ Asco – sottolinea Conte – emerge l’ importanza di sensibilizzare gli oncologi su questo tema. Purtroppo oggi gli specialisti, anche italiani, sono ancora poco consapevoli della rilevanza di questi aspetti e quindi dedicano ancora troppa poca attenzione agli stili di vita, nella prevenzione ma anche come alleati della cura“.