Medicina naturale: la meditazione per il benessere e la salute

 Quante volte capita di avere una giornata storta e di continuare a rimuginare pensieri negativi per ore o fino al giorno dopo? La meditazione è una tecnica che insegna l’ assenza del pensiero e il riposo della mente, aiuta a vedere le proprie emozioni con distacco per capirle davvero (ansia e preoccupazioni svaniscono). Chi non conosce la meditazione può pensare che richieda dedizione “religiosa”, ma anche se la meditazione è una pratica di origine indiana e di tradizione buddista, non dipende da nessun credo. Chiunque si può avvicinare alla meditazione, bastano costanza e pazienza per ottenere risultati sia sul benessere che sulla salute. Gli studi scientifici dimostrano che chi segue un percorso di meditazione usa meno farmaci. Se ne sono accorte subito le polizze americane che già prevedono sconti più alti per chi fa meditazione ! Per meditare basta un angolo tranquillo e silenzioso, non serve indossare la tuta da ginnastica e sdraiarsi sopra un tappetino come per chi pratica yoga. Basta anche una sedia (non una poltrona che favorisce il sonno!) dove accomodarsi, chiudere gli occhi e rilassare il corpo. E’ sufficiente mezz’ ora per ottenere benefici fisici e psichici, l’ importante è riuscire ad allenarsi un pò ogni giorno. Così ci si abitua a fermare i pensieri, la cosa più difficile per i principianti. Con un buon maestro non servono mesi per imparare le tecniche di meditazione: in una settimana intensiva si capisce che cosa vuol dire meditare e si impara a farlo anche da soli a casa. Con un insegnante è più facile non perdersi nei propri pensieri ed entrare nell’ atmosfera giusta.

Il kit anti-droga in farmacia

 Anche quest’ anno, il comune di Milano, per contrastare l’ uso delle sostanze stupefacenti da parte dei giovani, ha inviato a 35mila famiglie del materiale informativo e un coupon per ritirare un apposito kit anti-droga in farmacia. Nella lettera sono indicati, inoltre, gli interlocutori ai quali le famiglie possono rivolgersi qualora ve ne sia la necessità, come la Linea Verde Antidroga (tel. 800 458854, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12), un numero messo a disposizione da qualche anno dal Comune di Milano. È presente anche una scheda, elaborata dal Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedaliera Riguarda Ca’ Granda di Milano, contenente tutti i sintomi e gli effetti derivanti dall’ uso di cannabis, eroina, cocaina, ecstasy e anfetamine. Il kit antidroga può essere ritirato presso 360 farmacie milanesi. È sufficiente presentarsi con il tagliando anonimo e prendere il proprio kit che consentirà di fare un esame delle urine casalingo in grado di rilevare la presenza di sei diverse tipologie di sostanze stupefacenti. I numeri dell’ operazione:
• 387 farmacie private e comunali coinvolte nella seconda fase del progetto
• 10 i kit che verranno consegnati ad ogni farmacia per un totale di 3870 test
• spesa complessiva a carico del Comune: 16mila euro
Ma un’ iniziativa di questo tipo, pur garantendo il completo anonimato, quanto può funzionare? E soprattutto, quanto è applicabile? Dato che sono i genitori che, nel dubbio di un figlio a rischio, dovrebbero principalmente intervenire e far utilizzare il test…cosa non sempre facile.

Milano: un camper per il diritto alla salute

 A Milano è stato inaugurato il camper dello star bene: la salute è un bene prezioso, essere e mantenersi sani è un dovere per sé e per gli altri. Un’ iniziativa nata dalla consapevolezza che in città serve un’ azione di tutela della salute dei cittadini milanesi e di tutti coloro che vi risiedono. Dal mese di aprile sarà quindi operativa l’ iniziativa dell’assessore alla Salute del Comune di Milano per la prevenzione, l’educazione e il controllo del territorio: progetto-laboratorio Immigrazione sana, il primo passo verso l’integrazione è quello di avere condizioni di buona salute. L’immigrazione è un fenomeno che va governato. Se è compito del legislatore garantire un percorso di ingresso nella legalità, è poi compito dell’Amministrazione locale assicurare che la cittadinanza rifletta i canoni del rispetto dei diritti e dei doveri dei cittadini. Tra questi diritti e doveri, quello della salute è il principale fattore di virtuosa e propositiva partecipazione sociale nella comunità di residenza o di dimora abituale. Essere cittadini significa garantire che la propria salute sia protetta, che non sia un pericolo per gli altri e che gli altri non siano un pericolo per noi. Prima di tutto prevenire: l’ Assessorato alla Salute intende promuovere una concreta e responsabile integrazione degli immigrati sul versante della salute con particolare riguardo a prevenzione, educazione sanitaria e patologie infettive. I Camper Immigrazione Sana saranno due mezzi non inquinanti (un Ducato ibrido e un Doblò idrogeno) operativi da fine aprile con la finalità di fare promozione, formazione sanitaria e controllo del territorio. I due veicoli sono contrassegnati dalla scritta ben visibile “Immigrazione Sana – La salute non è solo un diritto ma anche un dovere” e dal logo dell’Assessorato alla Salute.

Progetto scuola protetta: no agli psicofarmaci sui minori

 Scuola Protetta contro la “pasticca facile”, contro il tentativo di medicalizzazione del disagio dei minori e contro la promozione dell’ uso degli psicofarmaci sui bambini irrequieti o distratti: è il progetto nazionale lanciato a Bologna dal comitato Giù le Mani dai Bambini insieme alle associazioni genitoriali italiane (CGD, AGE ed Agesc), a CISL Scuola e CGIL Formazione. Con l’introduzione in Italia di alcuni potenti psicofarmaci per minori (Ritalin e Strattera, ma anche il Prozac è stato recentemente autorizzato per i bambini dagli otto anni in su) sono stati approvati dall’ Istituto Superiore di Sanità e dall’ Agenzia Italiana del Farmaco i relativi protocolli che dovrebbero regolare la prescrizione e la somministrazione di queste molecole psicoattive ai minori. Tali protocolli sono stati criticati da una parte significativa della comunità scientifica in quanto troppo permissivi nei passaggi che regolano l’ utilizzo di questi prodotti, ed a soli due mesi dall’ approvazione sono stati attivati due tavoli per un tentativo di revisione dei protocolli in senso più restrittivo. Uno dei motivi di contestazione di queste regole è proprio la possibilità di interpretare entro certi limiti le norme che permettono di etichettare un bambino come patologico ed attivare le relative procedure terapeutiche farmacologiche. Bambini irrequieti e distratti vengono etichettati iperattivi ed indirizzati dalle famiglie – su segnalazione della scuola – direttamente ai servizi di neuropsichiatria infantile per cure spesso a base di potenti psicofarmaci. Il progetto Scuola Protetta prevede un sito internet accessibile a tutti, la possibilità di partecipare a un corso di e-Learning e di scaricare gratuitamente il “Kit Scuola Protetta ” con un insieme di documenti informativi in linguaggio divulgativo. In caso di rispondenza della scuola alle linee guida elaborate, la scuola stessa riceverà una sorta di “certificazione di qualità” con la dicitura: “Qui non medicalizziamo il disagio dei nostri alunni”. Si possono inoltre esaminare eventuali “buone pratiche” adottate da altre scuole. Sul sito l’utente può segnalare in caso di dubbio, compilando un modulo on-line, le eventuali proposte di formazione presentate da chiunque nella scuola o per la scuola, e ricevere un’ assistenza qualificata per comprendere nel dettaglio la serietà e tipologia di offerta formativa proposta e la congruenza della stessa con i requisiti minimi di serietà e competenza.

Salute: rapporto 2007 su donazione degli organi e trapianti in Italia

 Il Rapporto sull’attività di donazione degli organi e trapianti presentato il 13 marzo a Roma conferma la qualità e la sicurezza del sistema italiano in Europa con 3.021 i trapianti effettuati nel 2007. In particolare, nell’ultimo anno, sono stati 1.573 i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di rene, 1.033 hanno ricevuto il fegato, 308 il cuore, 76 il pancreas, 2 l’intestino. Ma il 2007 è stato un anno importante anche per le donazioni. Si temeva un loro crollo e invece gli italiani hanno confermato la loro fiducia nel sistema con indici di donazione allineati con quelli del 2006 (il calo è stato limitato al 3,3% ma in alcune realtà si è avuto addirittura un aumento, come in Puglia, Sicilia, Trento, Veneto e Umbria). Nel campo dei trapianti il 2007 è stato comunque un anno particolare, e lo testimoniano, ad esempio, l’ entusiasmo per il trapianto effettuato a Palermo, il primo al mondo, su un soggetto sieropositivo da HIV e, dall’altra parte, l’incredulità e lo smarrimento per quanto accaduto a febbraio a Firenze, in una struttura d’ eccellenza, quando furono prelevati e trapiantati organi infettati dal virus HIV per colpa di un tragico, quasi inspiegabile, errore umano. Due sentimenti che tuttavia trovano collocazione nella realtà del nostro sistema di trapianti. Un sistema che, come ha sottolineato il Ministro della Salute Livia Turco durante la Conferenza stampa, ha saputo reagire immediatamente dopo l’incidente con verifiche e nuove procedure di controllo e che, con il primato di Palermo, conferma l’eccellenza nei trapianti sui sieropositivi. A marzo di quest’anno, infatti, Il Ministero della Salute ha affidato all’ Organizzazione mondiale della sanità il compito di valutare la sicurezza del sistema trapianti italiano.

Giornata contro obesità e pubblicità ingannevole: bambini obesi e cibo spazzatura – 15 marzo 2008

 L’ infanzia ha un peso: i bambini vanno difesi dall’ inquinamento, dalla pubblicità ingannevole e dal cibo spazzatura. Obesità e sovrappeso sono emergenze mondiali. L’ Italia detiene il triste primato europeo del numero di bambini sovrappeso o obesi: quasi 4 su 10 -tra i 6 e i 9 anni- sono troppo cicciotelli. I governi iniziano a preoccuparsi e a correre ai ripari, ma il consumo di cibi grassi, zuccheri e alimenti troppo salati non sembra arrestarsi. Per questo Altroconsumo, insieme a Consumers International, l’organizzazione mondiale delle principali associazioni di consumatori, dedica il 15 marzo – la giornata mondiale dei consumatori – al tema dell’ obesità infantile. Il 15 marzo sarà presentato un codice internazionale di autoregolamentazione sulla pubblicità di alimenti e bevande destinate ai più piccoli. I bambini sono i più vulnerabili alla pubblicità televisiva: la pubblicità di cibi ricchi di grassi, zucchero e sale ha un impatto diretto sulle scelte dei bambini e, quindi sulla loro salute. Le fasce protette (cioè quelle destinate ai bambini) si sono dimostrate piene di messaggi pubblicitari scorretti e poco salutari sotto il profilo nutrizionale. Tra gli spot, al primo posto (due volte su dieci) troviamo prodotti come biscotti, merendine e altri alimenti ricchi di grassi e zuccheri. Lo zucchero spesso è nascosto in alimenti insospettabili: anche i prodotti senza zuccheri aggiunti, per esempio, non sempre sono meno dolci di quelli tradizionali. La razione di zuccheri aggiunti non dovrebbe superare i 10 cucchiaini o zollette al giorno, ma non è raro trovare prodotti che, con una sola porzione, coprono metà della razione giornaliera consigliata. Con un bicchiere di bibita gasata si ingeriscono più di 5 zollette di zucchero. Anche le porzioni extra-large giocano la loro parte nel problema obesità. Gli alimenti confezionati sono venduti in porzioni sempre più grandi. A questo si aggiunge il fatto che si fa poca attività fisica. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se i bambini ingrassano. Alla faccia della piramide alimentare sulle buone abitudini a tavola che mette al primo posto nella dieta quotidiana (di piccoli e adulti) il consumo di 5 porzioni di frutta e verdura.

Tecnologia al servizio dei disabili: i puntatori oculari per scrivere con gli occhi

 Si chiamano puntatori oculari (eye tracker) e permettono a una persona che concentra lo sguardo su uno schermo di scegliere con il solo movimento degli occhi una sequenza di lettere che formano parole, righe e periodi. Si tratta di una sorta di mouse oculari che una volta tarati sulla singola persona consentono a chi è costretto all’ assoluta immobilità ed è in grado di muovere solo lo sguardo di comunicare con il mondo. La Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute, ha deciso di finanziare l’acquisto di questi dispositivi per fornirli in uso a persone affette da gravissime patologie. La delibera si riferisce a persone affette da gravi patologie neurovegetative (come la sclerosi laterale amiotrofica), da sindromi post traumatiche per lesioni cervicali alte che comportano una completa tetra-paresi (cioè l’impossibilità di muovere tutti gli arti), con dipendenza da ventilatore meccanico e coloro che sono affetti dalla sindrome locked-in. Tutte persone che, pur mantenendo inalterate le capacità cognitive e le funzioni cerebrali superiori, subiscono una alterazione severa della capacità espressiva sia verbale che scritta e perdono progressivamente la facoltà di comunicazione e di relazione, rischiando di vivere nel totale isolamento. Unica risorsa, molto spesso, è il movimento degli occhi, ed ecco quindi intervenire l’utilità di questi straordinari strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie. Obiettivo del finanziamento è quello di agevolare e incentivare la comunicazione interpersonale di questi pazienti e la possibilità di mantenere una certa vita di relazione anche nelle fasi più acute e invalidanti della patologia.

Salute e bellezza: le modelle di Modeland contro anoressia e bulimia

 Modeland cambia gli standard estetici di bellezza del mondo della moda. Cynthia, Nicole, Elisa ed Enrica sono le finaliste di Modeland, quattro ragazze in salute: sono belle e in linea, ma sane (misure medie 88-65-91). Quattro modelle della porta accanto per dire no all’ anoressia in passerella come simbolo di un nuovo modello estetico, sono capaci di lanciare un messaggio-svolta alle adolescenti di tutta Italia: la magrezza malata è fuori moda. Le quattro giovani hanno infatti superato un vero e proprio test di salute, passando l’esame del nutrizionista e dello psicologo. E proprio al confine tra salute e bellezza si sono incontrate le sensibilità dell’ Assessorato alla Salute e di Modeland. La trasmissione televisiva condotta da Jonathan Kashanian e dedicata alla moda, ha sposato il codice etico del Tavolo Salute e Moda di Milano proposto dall’ Assessorato alla Salute e dall’ Assessorato alle Attività produttive. Gli ideatori del programma televisivo Modeland in onda su All Music (rete che si rivolge soprattutto ad un pubblico giovane ) e dedicato alla mondo del fashion, appoggiano le regole per la salvaguardia della salute delle indossatrici. Gli ideatori di Modeland si sono sempre battuti contro le modelle troppo magre in passerella. Ai ragazzi che arrivano al Modeland Center da ogni parte d’ Italia si controllano peso e misure, e se sono sottopeso, vengono invitati a seguire cure ingrassanti. Più di un migliaio sono stati i ragazzi della porta accanto che hanno tentato di partecipare all’ultima edizione della trasmissione nella speranza di poter sfilare su una vera passerella durante Milano Moda. Le linee guida del codice etico riguardano l’ età minima delle modelle (16 anni), l’Imc (indice di massa corporea, che per l’Oms – Organizzazione mondiale della sanità- non deve essere inferiore a 18,5 tenendo però presenti fattori geografici ed etnici), la lotta alla dipendenza, la proposta di abiti di taglie più corrispondenti alla donna mediterranea. Le vincitrici del concorso di Modelland sono la brasiliana Cynthia De Melo 21 anni (misure 90-69-96), la triestina Nicole De Vettori, 18 anni (misure 90-68-86), la ventunenne Elisa Selvaggia Folli di Salo’ –Brescia- (misure 89-62-91), e la diciannovenne Enrica Saraniti di Bronte –Catania- (misure 85-62-90). Tutte hanno in comune non solo un indice di massa corporea superiore a 18,5, ma anche il merito di aver sfilato come non professioniste a ben 6 vere sfilate della settimana della Moda per Agatha Ruiz de la Prada, Daniela Gregis, Pietro Paradiso, Archivio Privato, Andrea Turchi e Ante Vesperum Edicta. Modeland è stato il primo programma televisivo che è riuscito a portare sulle passerelle di Milano Moda delle ragazze comuni.

Dimagrire per pagare meno

 Tempi duri per chi è in sovrappeso in Australia: la nuova politica anti-obesità prevede polizze più alte per gli obesi. In Australia le compagnie assicurative fanno lievitare il costo delle polizze vita per gli obesi con aumenti fino al 300%. Chantell Pein, broker assicurativo, sostiene che: “essere molto sovrappeso vuol dire essere più a rischio di contrarre alcune malattie“. Il prezzo della polizza sale non appena l’ indice di massa corporea diventa superiore a 30. Per un 55enne maschio e in forma l’assicurazione costa circa 1042 euro l’anno. Se lo stesso individuo fosse obeso, il premio salirebbe a 1572 euro. Secondo i medici le compagnie vogliono lucrare sulla crisi di obesità che sta attraversando l’ Australia: una donna su due e un uomo su tre hanno problemi di peso e malattie legate all’ obesità. Il problema obesità in Australia viene trattato al pari del problema fumo in Italia e in Europa: per incentivare a smettere di fumare si alza il prezzo-tassa delle sigarette, così in Australia si alza la polizza per la ” grasso-tassa “…ma pur trattandosi di salute non è esattamente la stessa cosa….!

Anoressia e mass-media: approvato il codice etico per il mondo dell’ informazione

 Alla presentazione del progetto nazionale di prevenzione dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia) è stato proposto un codice etico per il mondo dell’ informazione. E’ importante infatti che i mass media non propongano modelli, messaggi e pubblicità che possano contribuire alla diffusione di anoressia e bulimia. I disturbi alimentari sono legati alla psicologia e al rapporto che i giovani hanno con la propria identità e, in questo contesto, contano molto i messaggi culturali e i modelli che vengono proposti. Da qui, l’ approvazione favorevole del Ministro della Salute alla proposta di un codice etico per i mass media ma “a patto che venga rispettato”. Anoressia e bulimia sono fenomeni in crescita, difficili da curare. In Italia, soffrono di disturbi alimentari circa due milioni di persone. Cresce anche la percentuale di uomini coinvolti: attualmente si calcola infatti che il 10 % dei 2 milioni sia di sesso maschile, e la percentuale sale al 20% se si considera la fascia di età che va dai 13 ai 17 anni. L’ anoressia non è più quindi un fenomeno solo femminile. I modelli estetici e i messaggi pubblicitari stanno facendo breccia anche tra gli uomini, tanto da far parlare di vero boom dei disturbi alimentari al maschile. Solo 5 anni fa appena l’1% degli uomini risultava colpito da disturbi alimentari. E se l’ideale femminile a rischio sono i corpi magrissimi delle modelle, i ragazzi sono attratti dal mito del culturista, del palestrato senza un filo di grasso.

Progetto nazionale contro anoressia e bulimia

 Al via il primo progetto nazionale per contrastare l’emergenza sociale dell’anoressia, della bulimia e degli altri disturbi alimentari, che investono una percentuale crescente di italiani. Il progetto, che si avvale di risorse per circa un milione di euro, è stato sottoscritto dal Ministro della Salute, Livia Turco, e dal Ministro per le Politiche giovanili e le Attività sportive, Giovanna Melandri, nell’ambito del programma Guadagnare salute. I settori di intervento sono in particolare la scuola, i media, lo sport e la cosiddetta diet industry, con l’obiettivo di depotenziare i modelli culturali che rischiano di contribuire alla diffusione dei disturbi alimentari. “È vero che si tratta di disturbi di tipo psichiatrico – ha detto il ministro Meandri – ma si tratta di fenomeni che hanno anche uno stretto rapporto con il contesto culturale e sociale. Ci sono dunque dei fattori di rischio di tipo socio-culturale, a partire dalla sempre più diffusa domanda di un modello estetico di magrezza estrema”. Il progetto vede il coinvolgimento di scuole, mass-media e mondo dello sport, partirà dal mese di aprile. In Italia sono due milioni le vittime. Due i livelli di intervento in cui si articola il progetto. Il primo riguarda le buone pratiche di cura esistenti: attraverso una rete-osservatorio di 5 centri pubblici sentinella si elaborerà innanzitutto una mappa dei servizi di assistenza in Italia effettuando anche un monitoraggio delle tipologie di cura. Il ministro della salute Livia Turco ha sottolineato l’importanza che ci sia una rete nazionale per l’orientamento alla cura di queste patologie, perché il più delle volte le famiglie sono disorientate e non sanno a chi e quali sono i luoghi più appropriati cui rivolgersi per far curare i propri figli.

Naturalmente: fiera del benessere e buon vivere, Piacenza 7-9 marzo 2008

 Naturalmente è un evento di PiacenzaExpo che ha lo scopo di promuovere la produzione, distribuzione e consumo dei prodotti dell’agricoltura biologica, e far conoscere le tecniche alternative per il proprio benessere. L’edizione 2008 si basa sulla filosofia del Benessere & Buon Vivere. L’area benessere comprende il settore del biologico e del vivere naturale. La qualità della vita, lo star bene con se stessi, la protezione della propria salute, il rispetto della natura sono al centro della manifestazione. L’area benessere comprende anche dimostrazioni tecnico-culturali, presentazioni ed eventi per stabilire uno scambio con i visitatori e per condividere un momento di crescita e di approfondimento. Sarà allestita la 3° Mostra Fotografica Nazionale a cura di Apitalia “Voli d’ape” e la galleria “Le Regine del Miele – Donne protagoniste dell’apicoltura”, mostra fotografica a cura di Fausto Ridolfi. I SETTORI DEL BENESSERE Salute: prodotti da erboristeria; erbe, piante officinali ed essenze; integratori e salute naturale; prodotti per la prevenzione, la cura, l’igiene e il benessere psicofisico. Ambiente: prodotti e materiali ecocompatibili; energie rinnovabili. Cultura: armonia corpo mente; qualità della vita; rapporto uomo ambiente; sementi e concimi per l’agricoltura ecocompatibile; macchine, attrezzature ed imballaggi per l’agricoltura ecocompatibile e l’industria alimentare. Nell’area Buon Vivere, viene presentata l’arte del buon vivere come scoperta di tipicità e specialità enogastronomiche. Questo contesto è un’occasione per diffondere le diverse culture del nostro paese, i prodotti agroalimentari tipici e locali. Buon vivere non è solo una vetrina di tipicità, ma vanta anche un programma interattivo in cui il visitatore sarà coinvolto in una serie di laboratori e degustazioni guidate. “Abbiamo predisposto – spiega il direttore di PiacenzaExpo, Raul Barbieriun programma in collaborazione con l’Istituto alberghiero di Piacenza che permetteranno al visitatore di vivere la mostra da protagonista, scoprendo e degustando sotto la guida degli esperti le specialità locali”. L’idea è quella di favorire l’acquisizione di conoscenze specifiche sui prodotti e sugli abbinamenti più adatti con l’obiettivo di valorizzare le nostre tipicità, contribuendo contemporaneamente a migliorare l’educazione alimentare dei consumatori.