Sorbitolo, il dolcificante per scoprire le intolleranze alimentari

É una sostanza naturale, stiamo parlando del sorbitolo, conosciuto anche con il nome di alditolo del glucosio, ed è contenuto nelle alghe rosse, in molte bacche e in molti frutti come mele, pere, susine, ciliege e sorbe, da cui deriva il nome. In pratica, è un dolcificante naturale, molto simile al saccarosio, che si estrae, appunto dalla frutta.

Intolleranze alimentari: un problema in crescita, gli alimenti più comuni

Un fastidioso mal di testa, senso di pesantezza oppure una strana irritazione alla pelle. Chissà quante volte abbiamo avuto questi disturbi e li abbiamo archiviati come piccoli, banali inconvenienti quotidiani, magari legati a un pranzo sbagliato, troppo abbondante oppure allo stress. Invece, dietro a questi sintomi potrebbe nascondersi un’ intolleranza alimentare, un problema molto più diffuso di quanto si possa pensare e in continua crescita. E, spesso, l’ argomento è avvolto da dubbi e confusione. Tutto questo allontana la diagnosi e rende più difficile anche la cura. Ecco perché diventa fondamentale fare chiarezza.

Intolleranze alimentari: la diagnosi con Cytotest, test di biorisonanza e test kinesiologico

 Le intolleranze alimentari comprendono un insieme di disturbi di natura diversa, a carico di vari organi, conseguenti all’ indigestione di determinati cibi. Le manifestazioni sono variabili da soggetto a soggetto e possono mutare nel tempo nello stesso individuo. Differiscono dalle allergie in quanto non sono dovute a meccanismi di tipo immunitario e regrediscono con la sospensione del cibo responsabile. Le intolleranze alimentari sono causate da carenze enzimatiche, effetti irritativi sulla mucosa intestinale di inquinanti, assunzione di farmaci, modificazione della flora intestinale e dagli effetti della fermentazione di residui alimentari nell’ intestino.

LA DIAGNOSI
Al momento attuale la diagnosi di reazione alimentare avversa è basata, soprattutto per le allergie, su test tradizionali. Maggiori difficoltà presenta la diagnosi di intolleranza alimentare, affidata a test complementari coe biorisonanza, test di citotossicità e test kinesiologico.

CYTOTEST
L’ esame viene effettuato su un campione di sangue prelevato al paziente. Il test si basa sull’ osservazione dei globuli bianchi,messi a contatto con sostanze allergeniche, si riducono. I risultati vengono interpretati in base a 4 livelli di gravità. I cibi risultati positivi vengono eliminati per un periodo di 4 mesi. Il test è ritenuto attendibile, soprattutto nelle forme di intolleranza dovute a defici enzimatico, per cui l’ alimento responsabile determina una sorta di tossicità a livello cellulare.

preload imagepreload image